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Bosi ultimo e felice dell’indimenticabile 45ᵃ edizione

Quel che si dice «Amare la Marcialonga»: per 9 ore 50 minuti e 11 secondi

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Amare la Marcialonga da percorrerla per 9 ore, 50 minuti e 11 secondi.
Ė la storia di Vittorio Bosi, pettorale 5863, romano, ultimo concorrente della 45ª edizione odierna, giunto a Cavalese al cospetto di un pubblico festante costituito da almeno (difficile valutare nel buio della sera) 5-6 mila unità.
«Ė da quando ho oltrepassato i 10 km che mi dico non ce la faccio, ma la volevo finire per mio zio che ne ha fatte 13 ed ora non sta bene, un uomo sportivo fantastico.»
Ma un romano de Roma dove pratica sci di fondo?
«Spesso qui in zona perché ho casa a Cavalese, sono abbastanza nordico perché i miei genitori sono di Bolzano e Trento.
«Ė la mia quarta Marcialonga, ma l’ultima l’avevo svolta nel 2011.
«Arrivare davanti a questa gente è meraviglioso, ma volevo citare i volontari che ti aiutano passo dopo passo lungo il percorso, delle persone uniche come la Marcialonga, ogni volta che la faccio è più bella. Sono arrivato ultimo ma mi sembra di aver vinto.»
 
Oggi non si disputava solo la ski-marathon tradizionale da Moena a Cavalese, ma anche la Marcialonga Young, in collaborazione con la U.S. Cornacci di Tesero, per le categorie Allievi e Giovani, mentre i Ragazzi sono scesi in campo ieri.
Erano particolarmente agguerriti i e pimpanti i fondisti della categoria Allievi in mattinata, partendo da Lago di Tesero alla volta di Cavalese, su un percorso di 9 chilometri: sotto il traguardo che da lì a poco avrebbe accolto anche il russo Chernousov è arrivato di gran lunga primo Simone Mastrobattista.
Tra le Allieve, invece, la vittoria è andata a Silvia Campione, capace di distanziare di quasi 30'' la seconda classificata.
Sullo stesso percorso si sono confrontate anche le Giovani, con Sophie Lechner protagonista. I Giovani, invece, se la sono giocata su 14 chilometri, dove l'ha spuntata Riccardo Lorenzo Masiero.
 
Le felici iniziative non sono finite qui, la classifica combinata SkiriLonga era infatti la novità assoluta di quest’anno, unendo i tempi dei figli nello Skiri Trophy XCountry con quelli dei genitori alla Marcialonga di Fiemme e Fassa.
L’iniziativa del Gruppo Sportivo Castello e del comitato Marcialonga è stata un successone, ed ha visto primeggiare la coppia composta da Luca Ferrari (classe 2006) e Giuliano Ferrari, davanti a Giacomo e Vincenzo Varesco.
La famiglia Gismondi con Maria (figlia) e Giuseppe (padre) ha conquistato il gradino più basso del podio.
Gli intenti del progetto sono molteplici, in primis dare un nuovo impulso a questa spettacolare disciplina, educativa anche per i ragazzi, incentivando i propri figli a praticarla.
 
In chiusura un commento del presidente della Marcialonga Angelo Corradini, a coronare una giornata indimenticabile.
«Pista meravigliosa, molto scorrevole, con anche i nostri gattisti e cannonieri a percorrerla: Alessandro Zorzi, Guido Trettel e Piero Baldessari.
«La decisione di non fresare gran parte della pista sabato sera, lasciandola com’era il venerdì, è stata indovinatissima e coraggiosa.
«La neve si è assestata e per i concorrenti oltre il 1.000 era molto più consistente di come sarebbe stata ad averla mossa.
«Da domani si guarda al futuro facendo i conti dell’edizione appena trascorsa, le iniziative sono andate tutte bene.
«Abbiamo trovato un equilibrio notevole, i 7.500 concorrenti ci consentono di garantire il massimo ad ognuno, ma volando con la fantasia siamo certi che alla Marcialonga si iscriverebbero anche 10.000 concorrenti.»

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