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Ski Area Alpe Cimbra, tutti i numeri in crescita

E i numeri dicono che la Ski area Alpe cimbra è una realtà consolidata e importante, al pari delle grandi località del Trentino

Un fatturato da 10 milioni considerando solo gli impianti, che sale a 70 se si allarga il conteggio a tutto il movimento economico invernale; oltre 1.500 lavoratori nella stagione turistica e più di 4.000 posti letto con più di 200 strutture alberghiere e commerciali che, negli ultimi anni, hanno investito più di 60 milioni in miglioramento e riqualificazione dell’offerta.
Numeri che dicono che la Ski area Alpe cimbra è una realtà consolidata e importante, al pari delle grandi località del Trentino.

Lo spiega il presidente della Folgariaski Denis Rech: «Qui la dimensione turistica e imprenditoriale è notevole e molto diversa da altre località. La vera esigenza è portare l’attenzione sulla programmazione futura, nell’interesse di tutta l’economia, e mi riferisco sia a quella invernale che a quella estiva. Il prossimo venerdì, 10 novembre, ci sarà l’assemblea di Folgariaski e si tratterà di un’occasione importante per discutere anche di questi temi. Tra le altre cose, ci arriviamo coi bilanci in positivo e dunque il momento è quello buono per investire e migliorare.»
In effetti, l’andamento dell’intera località è in crescita.
 
Lo spiega il presidente dell’Apt Alpe Cimbra Michael Rech: «Dal rilancio impiantistico degli anni Novanta, i numeri sono sempre saliti. La cosa si è accentuata dal 2008-2009 quando, col nuovo piano sciabile, si è avviato anche un nuovo piano di marketing con una crescita media annua del 4 o 5%; inoltre la clientela extra Italia è salita costantemente, con una forte crescita del mercato internazionale (ora al 42% delle presenze totali, quando nel 2006 era poco sopra al 20%), uno dei dati più eclatanti in Trentino.»
È stato l’intero territorio a muoversi, frutto di un grande lavoro e di una forte collaborazione e sinergia costruita nel tempo dal management delle società di sistema impianti e Apt della Ski Area Alpe Cimbra.

Spiega ancora Rech: «C’è stata una presa di coscienza degli operatori: tutti stanno investendo nel proprio lavoro, migliorando le strutture e partecipando alla governance del turismo. È da dire che nel settore delle famiglie, l’Alpe Cimbra ha saputo trovare un proprio posizionamento sul mercato, che sta premiando al punto che ripudiamo l’idea di essere considerati in un’ipotetica fascia secondaria.»
Concludendo: «Usciamo da un’estate magnifica, coi migliori dati della storia e abbiamo già indicatori di un buon inverno. Questo non significa che ci si può rilassare, è invece il momento di investire, seguendo le nuove tendenze. Da tempo siamo impegnati a sperimentare attività innovative, ma è altrettanto certo che lo sci resta elemento chiave.»

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