Torna lo spettacolo dell’IBU Cup biathlon in Val Martello
L’IBU Cup torna in Val Martello dal 10 al 13 marzo: gare da giovedì a domenica
La Val Martello, vallata altoatesina nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio e ai piedi del Cevedale, si conferma patria del biathlon con un trittico di appuntamenti riservati all’IBU Cup dal 10 al 13 marzo.
Giovedì 10 marzo spazio alle gare sprint, 7.5 km per le donne e 10 km per gli uomini, sabato medesime specialità e distanze, mentre domenica saranno una staffetta mista ed una single mixed ad impegnare gli agonisti.
Il Centro del Biathlon altoatesino dispone di piste moderne e di un poligono all’avanguardia, ed è tutto già perfettamente allestito per rendere irresistibile la «tre-giorni» dedicata al biathlon, con in programma anche degli eventi collaterali volti ad intrattenere il pubblico fra una gara e l’altra.
La Val Martello in pochi anni è riuscita a conquistarsi uno spazio importante nel panorama mondiale in una disciplina così elettrizzante come il biathlon.
Nel 2004 furono organizzati i Campionati Italiani, «bissati» nel 2009, nel 2007 fu la volta dei Campionati del Mondo giovani e junior, mentre nel 2006 transitò la Coppa Europa, che dal 2008 è ritornata con il nome di IBU Cup.
L’impianto mondiale di biathlon della Val Martello, situato nella parte finale della vallata a 1.700 metri d’altitudine, garantisce agli appassionati innevamento impeccabile e piste in grado di esaltare sia il principiante che il fondista più esperto.
Un Centro del Biathlon capace di «produrre» le gesta del campione Youth Peter Tumler, medaglia di bronzo assieme agli altri azzurri Michael Durand e Daniele Cappellari, ai Mondiali giovanili di Cheile Gradistei in staffetta maschile.
Per l’altoatesino di scuola Val Martello si tratta del primo alloro nella manifestazione.
Gli atleti impegnati nella IBU Cup hanno da poco concluso gli appuntamenti tedeschi di Arber, e si apprestano ad affrontare quelli slovacchi di febbraio a Brezno-Osrblie.
Provvisoriamente ma saldamente al comando delle classifiche si notano solamente nazionali russi.
A comandare le graduatorie maschili si trova Matvey Eliseev, davanti a Petr Pashchenko ed Anton Babikov, quarto un altro russo, Yury Shopin.
Nelle femminili è in testa Galina Nechkasova su Olga Iakushova e Svetlana Sleptsova, mentre per la prima apparizione non russa si deve scendere al quarto posto della tedesca Nadine Horchler.
Primi azzurri Alexia Runggaldier, diciannovesima, e Pietro Dutto, trentaseiesimo.
L’evento magistralmente orchestrato dall’ASV Martello porterà alla scoperta di uno sport mai sufficientemente esaltato, in grado di poter vantare una storia plurimillenaria, persino il poeta romano Virgilio fu protagonista di una «caccia sugli sci».
Le origini del biathlon come disciplina sportiva sono invece appartenenti al settore militare, con gli scontri fra popolazioni finniche e vichinghi danesi.
La prima gara di «biathlon» ad essere documentata risale al 1767, quando le truppe di confine di Svezia e Norvegia si confrontarono in competizioni durante le quali i soldati dovettero effettuare alcune prove di tiro correndo contemporaneamente sugli sci.
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