Baldaccini e Morlini dominano la Ciaspolada «cittadina»
I coniugi Antonella Confortola e Jonathan Wyatt sul secondo gradino del podio – Le foto, le interviste e le classifiche
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Il bergamasco Alex Baldaccini e la emiliana Isabella Morlini hanno vinto la 43ª edizione de La Ciaspolada della Val di Non e hanno calato entrambi il tris nella classicissima trentina di corsa con racchette da neve, che quest'anno è andata in scena sull'inedito e apprezzato circuito cittadino ricavato nel centro abitato del paese di Fondo.
Baldaccini e Morlini, proprio come accaduto nel 2013 e nel 2014, sono saliti assieme sul gradino più alto del podio e hanno tagliato in solitaria il traguardo allestito nei pressi del Palanaunia dopo aver coperto i primi 600 metri da località Pradiei a Fondo e, quindi, sei giri di un circuito di 900 metri con inserite due brevi ma impegnative salite.
Un percorso che è stato realizzato con neve artificiale dall'encomiabile staff della Podistica Novella presieduto da Gianni Holzknecht, sostenuto dal sempre numeroso esercito di volontari e premiato dalla presenza di 2.200 concorrenti, chi in gara per la vittoria chi guidato dallo spirito decoubertiano che da sempre contraddistingue la regina delle manifestazioni popolari italiane sulla neve.
La gara ha preso subito una propria fisionomia, con Baldaccini, il neozelandese sei volte campione del mondo della corsa in montagna Jonathan Wyatt, il veneziano Filippo Barizza e il vincitore della passata edizione Alessandro Rambaldini, che hanno animato la corsa fin dalle prime battute.
All'immissione sul circuito di Fondo, è transitato per primo Barizza, seguito a 5" di distanza da Baldaccini, Rambaldini, il giovane trentino Cesare Maestri e Wyatt.
Dopo due giri del circuito cittadino, Baldaccini ha preso il comando delle operazioni, seguito a breve distanza da Barizza e Wyatt, con Rambaldini appena dietro.
Al penultimo passaggio Wyatt è riuscito a scavalcare Barizza e a portarsi in seconda posizione, con il tenace runner veneziano poi costretto a cedere il passo anche a Rambaldini, che alla fine è riuscito a conquistare un prezioso terzo posto dopo il successo dell'anno scorso.
Il testa a testa per il successo tra Baldaccini e Wyatt ha visto primeggiare il ventisettenne bergamasco della Valle Brembana, transitato al suono della campana che indicava l'ultimo giro con 14" di vantaggio sul campione neozelandese. All'arrivo il distacco tra i due è stato di 11"5, con Rambaldini terzo a 23" e Barizza quarto a 35".
Quinta piazza per l'esperto italo-marocchino Said Boudalia, seguito in sesta e settima piazza dai due promettenti trentini Andrea Debiasi e Cesare Maestri, entrambi ottimi interpreti della corsa in montagna.
Alex Baldaccini.
Cavalcata trionfale, e successo molto più largo, per Isabella Morlini, che ha così legato indelebilmente il proprio nome a La Ciaspolada, imponendosi a sua volta per la terza volta.
L'emiliana, dopo una prima breve fase di studio, si è esibita in una progressione che non ha lasciato diritto di replica alle avversarie e ha fatto gara a sé, seguita a distanza dall'ex azzurra dello sci di fondo Antonella Confortola, che è salita sul secondo gradino del podio proprio come il marito Jonathan Wyatt, staccata all'arrivo di 1'17".
Terza la trentina Simonetta Menestrina, che ha pagato un ritardo di 1'55" ed è salita per la prima volta sul podio della classicissima della Val di Non.
Isabella Morlini.
Poi spazio ai bisonti, agli oltre 2.000 aficionados de La Ciaspolada, che hanno potuto testarsi e misurarsi sul medesimo percorso dei big e approfittare delle tante postazioni enogastronomiche che hanno lavorato a ciclo continuo per promuovere i sapori della Val di Non nelle strade e nei cortili del paese.
Nella graduatoria per società, in base al numero di iscritti, ha primeggiato la Vecchia Cantina di Covelo, davanti ai padovani della Eà Tramontana e ai Marciatori Morianesi.
In quarta posizione la prima compagine straniera, ovvero gli austriaci della Wandersportfreunde Maria Brettfall di Strass in Zillertal.
La nuova formula è piaciuta, non ultimi all'ex campione della discesa libera Kristian Ghedina e al campione olimpico della staffetta 4x10 km di Torino 2006 Cristian Zorzi, che per la prima volta si sono misurati con le ciaspole ai piedi regalando spettacolo e animando il numeroso pubblico presente sul percorso.
Una simpatia da medaglia la loro, che ha dato un tocco in più all'evento, ricordando anche la presenza - ciaspole ai piedi anche lui - di Romano Battisti, argento nel canottaggio alle Olimpiadi di Londra.
Zorzi e Ghedina hanno fatto anche da inviati di Raisport 1 per lo speciale su La Ciaspolada che verrà trasmesso domani pomeriggio alle 14,45, in replica venerdì 8 gennaio alle 2,30, alle 10,58 e alle 17,45.
Link delle classifiche della 43ª ciaspolada.
Le interviste
Alex Baldaccini (1° classificato gara maschile): «Sono tornato a La Ciaspolada dopo l'assenza per infortuno dello scorso anno. Ci tenevo a fare una bella gara e a rivincerla.
«Nella mia testa, prima di partire, avevo pensato a una condotta più accorta, ma quando mi sono accorto di aver guadagnato una decina di metri sui miei diretti concorrenti ho abbassato la testa e ho pensato solo a correre più veloce che potevo, fino al traguardo.
«Non posso che essere contento della mia prestazione. L'idea di disputare la competizione su un circuito cittadino penso sia stata vincente, spettacolare sia per noi concorrenti sia per chi è venuto a seguire l'evento. Io mi sono divertito e, quando si vince, ci si diverte ancora di più.
«Gli organizzatori sono riusciti ancora una volta a dare vita a una manifestazione di alto livello.»
Jonathan Wyatt (2° classificato gara maschile): «Fin dalla vigilia della gara ho sempre pensato che questo percorso sarebbe stato duro. Ne ho avuto conferma oggi.
«Nel finale, con i tanti passaggi degli atleti, la neve era meno compatta e ha reso ancora più impegnativa la corsa.
«C'era anche una salita molto bella, che penso sia andata a genio soprattutto agli atleti della corsa in montagna: a me il tracciato, nonostante la fatica, è piaciuto molto.
«Durante gli ultimi due giri non ero poi così lontano da Baldaccini, ma è stato bravo, perché è riuscito a guadagnare qualche metro di vantaggio e a mantenerlo, quindi non mi resta che fargli i complimenti.
«Io sono contento della mia prova.»
Alessandro Rambaldini (3° classificato gara maschile): «Sapevo che non sarebbe stato facile ripetere il risultato dello scorso anno e sono soddisfatto del mio terzo posto, che mi dà nuovo morale per il prosieguo della stagione.
«Siamo partiti subito forte e davanti si è vista una bella lotta. Io ho cercato di tenere un buon ritmo e di amministrare un po' le forze, perché il tracciato era molto esigente e nel finale la fatica si è fatta sentire.
«Mi sono gestito bene e, proprio nell'ultima parte, sono riuscito a superare Barizza e a conquistare un posto sul podio. Complimenti a Baldaccini e Wyatt, io sono soddisfatto della mia prova.»
Isabella Morlini (1ª classificata gara femminile): «Mi sono presentata al via per puntare alla terza vittoria, che è arrivata e non può che farmi contenta. Il percorso era davvero duro e, proprio per questo, la soddisfazione è doppia.
«Ho preso subito il comando della gara, ma poi ho cercato di tenere un passo costante. Ho visto che continuavo a guadagnare sulle mie inseguitrici e, a quel punto, ho preferito di non strappare, perché altrimenti avrei rischiato di non farcela.
«L'ultimo giro è stato da allucinazioni per la fatica. La formula di gara e il contesto sono stati splendidi: correre in mezzo alla gente che ti incita a ogni passaggio è spettacolare.
«I miei più sinceri complimenti agli organizzatori.»
Antonella Confortola (2ª classificata gara femminile): «Sono molto contenta di come è andata e del mio secondo posto: sinceramente non me l'aspettavo, perché era tutto nuovo per me.
«È stata una gara difficile, soprattutto all'inizio, perché c'è stata bagarre. Poi sono riuscita a prendere il mio passo e a recuperare posizioni.
«Sono rimasta sorpresa quando mi sono vista superare da Baldaccini, ma poi ho visto che appena dietro di lui c'era mio marito Jonathan (Wyatt, ndr) e mi sono detta: “beh, bene, è secondo anche lui”.
«Devo ammettere che il percorso cittadino mi è piaciuto molto e penso che questa sia una delle gare più belle a cui ho partecipato proprio per questa particolarità.
«Correre in un centro abitato, sulla neve e in mezzo a tanto pubblico, è stato emozionante. Una bella esperienza, che sono contenta di aver fatto.»
Simonetta Menestrina (3ª classificata gara femminile): «Salire sul podio de La Ciaspolada ha sempre un sapore particolare, da trentina ancora di più.
«È la prima volta che mi riesce e quindi è ancora più bello, al termine di una gara impegnativa e altrettanto bella.
«Sono soddisfatta della mia prestazione, anche perché non è stato facile tenersi alle spalle due atlete come la spagnola Debatas e Annalaura Mugno.
«È stata una bella lotta per il terzo posto.»
Cristian Zorzi (ex campione olimpico e mondiale di sci di fondo): «È stata una gara molto dura, su un percorso impegnativo: roba per corridori veri e propri, non per fondisti come me.
«Vengo dai panettoni delle festività natalizie, quindi è stato ancora più faticoso tenere il passo dei migliori, ma mi sono divertito e penso che, come me, si siano divertiti tutti quanti hanno partecipato.
«Il tracciato è stato preparato in maniera impeccabile, compatto e ben battuto, gli organizzatori hanno fatto un ottimo lavoro. Correre in paese dà la possibilità di essere a contatto con i tanti tifosi e appassionati che sono venuti a seguire la gara.
«Sinceramente speravo di andare un po' meglio, ma alla fine non ci vedevo più dalla fatica: non è un caso che mi sono pure sbagliato all'arrivo, fermandomi un giro prima.
«Non riuscivo più nemmeno a contare i giri. Poi sono ripartito e ho portato a termine la mia prova: un'esperienza da ripetere.»
Kristian Ghedina (ex campione azzurro di discesa libera): «Avrei potuto vincere, ma c'era troppa poca discesa per i miei gusti.
«Io sono abituato alle alte velocità, alle picchiate, qui invece c'era tanta salita.
«Cosa mi è piaciuto di più? I ristori. Scherzi a parte, mi sono divertito. È stata la mia prima esperienza sulle ciaspole e devo ammettere che non mi è dispiaciuto per nulla vivere la neve in un modo diverso.
«C'era tanta gente sul percorso e penso che tutti abbiano trascorso una bella giornata. Per me sicuramente lo è stata.»
Gianni Holzkchnecht (presidente del Comitato organizzatore): «Innazitutto voglio ringraziare gli oltre seicento volontari che si sono impegnati in questi giorni per dare vita a questo percorso cittadino, hanno svolto un ottimo lavoro.
«La formula che abbiamo proposto quest'anno si è rivelata un successo, come ci hanno confermato tanti atleti, e rappresenta un punto di riferimento per il futuro.
«Probabilmente la soluzione migliore è quella di puntare su questa soluzione per gli agonisti e studiare un tracciato nell'ambiente naturale per gli amatori.»
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