Reichegger e Theocharis dominano la Marmoleda Full Gas Race
L’altoatesino di Selva dei Molini e la 23enne di Tolmezzo si sono aggiudicati in maniera assoluta
Manfred Reichegger e Dimitra Theocharis, due nomi nuovi nell’albo d’oro della Marmoleda Full Gas Race, appuntamento di fine stagione per lo sci alpinismo, da quest’anno inserito nel circuito Coppa delle Dolomiti come penultima prova.
L’altoatesino di Selva dei Molini e la 23enne di Tolmezzo si sono aggiudicati in maniera perentoria l’impegnativa gara organizzata da un poker di associazioni della valle ladina trentina, ovvero Dolomites Skyrace, Bela Ladinia, Sellaronda skimarathon e Bogn da Nia, riuscendo ad imprimere un ritmo irresistibile per gli avversarsi sin dalla prima ascesa subito dopo il Passo della Fedaia, sopra l’omonima diga ai piedi della Marmoleda.
Un percorso nuovo rispetto all’originale, proposto dal direttore di gara Oswal Santin assieme allo staff del Comitato Organizzatore presieduto da Diego Salvador, per garantire la sicurezza degli atleti, privilegiando però l’aspetto tecnico, con tante inversioni, un passaggio con gli sci nello zaino, 7 cambi assetto e una suggestiva discesa nel canyon sopra Col de Bous.
Questo perché le condizioni meteo sopra i 3.000 metri non erano delle migliori. Ne è uscita comunque una scialpinistica completa, che prevedeva un tracciato affrontato per due tornate, con uno sviluppo di 13,8 km e un dislivello 1.821 metri, alla quale erano iscritti 190 skialper da tutta Italia, ma pure dall’Austria e Bulgaria.
L’alfiere del Centro sportivo Esercito ha chiuso la sua prestazione con il tempo di 1 ora 43 minuti e 53 secondi, staccando di poco meno di 6 minuti il fiemmese Thomas Trettel, col pettorale rosso Hypnos di leader di Coppa delle Dolomiti, quindi a quasi 7 minuti ha chiuso il vincitore dell’edizione 2014, l’austriaco Alex Fasser.
I tre erano transitati nelle identiche posizioni anche al termine del primo giro del tracciato. La gara femminile ha visto primeggiare la Theocharis, che ha fatto registrare la prestazione di 2h24’35”, staccando di 3 minuti e 40 secondi l’altoatesina di Colle Isarco Birgit Stuffer, quindi a poco più di 8 minuti la bellunese di San Vito di Cadore Cecilia De Filippo, un po’ in crisi nella parte finale della gara.
Dopo lo start dato nei pressi dei rifugio Cima 11, con mezzora di ritardo rispetto all’orario programmato, si era subito formata una coppia al comando con Reichegger (foto qui sopra) e Trettel a fare l’andatura, ma quando sono iniziate le prime inversioni dopo il tratto su pista, l’altoatesino ha messo il turbo, scollinando al termine del Canale della Cima 12 affrontato con gli sci nello zaino con 1 minuto e 10 secondi di vantaggio su Trettel, quindi a 1’40” Alex Fasser.
Posizioni che sono rimaste identiche anche nei successivi passaggi al canyon, dopo la discesa di Coul de Bous, nell’ultima salita al Fortino, con i distacchi che sono aumentati progressivamente.
Stesso copione anche per la sfida al femminile con la Theocharis subito in testa e poi irraggiungibile (foto di seguito).
Sino alla prima tornata gara appaiata invece per le amiche Birgit Stuffer e Cecilia De Filippo, compagne di tante sfide di squadra quest’anno, poi la bellunese ha iniziato ad accusare la stanchezza di una stagione intensa, staccandosi dall’altoatesina.
Quarta piazza in campo maschile per l’altoatesino Christof Niederwieser, autore di un buon recupero nella seconda parte di gara, precedendo i tre atleti di casa Filippo Beccari, Ivo Zulian e Mattia Giuliani, subito dietro il rendenese Alex Salvadori.
Nella classifica femminile alle spalle del podio hanno chiuso Silvia Pedrini, Bice Bones e Margherita Montevecchi.
Per quanto riguarda la categoria giovani successo per il fassano Giovanni Lastei su Andreas Jank, mentre per la Coppa delle Dolomiti, ad una prova dal termine (Adamello Ski Raid di domenica prossima) cambia la leader al femminile, ora Birgit Stuffer, favorita anche dal ritiro di oggi di Federica Osler, mentre al maschile il pettorale rosso è ancora del fiemmese Thomas Trettel, tallonato da Manfred Reichegger.
Le interviste ai protagonisti
Manfred Reichegger: «Tante gare nelle gambe, ma mi mancava il successo nella Marmoleda Full Gas Race, una competizione davvero bella, impegnativa e particolarmente tecnica come piace a me. Complimenti davvero agli organizzatori. Io ho cercato di fare il ritmo sin dalle prime battute, riuscendo a staccare gli avversari e poi ho gestito la gara. Non nascondo che mi piacerebbe vincere la Coppa delle Dolomiti. Domenica sarò in gara con Pietro Lanfranchi.»
Thomas Trettel: «Ho dato il massimo, nessun rimpianto. D’altronde davanti a me ha chiuso un professionista dello sci alpinismo e un atleta di assoluto livello internazionale come Manfred. Davvero una bella gara e sono davvero contento di questa stagione che mi sta regalando tante soddisfazioni. Fra l’altro il pettorale rosso di Coppa delle Dolomiti mi sta dando una responsabilità e un’energia in più.»
Alex Fasser: «Mi sarebbe piaciuto concedere il bis, però oggi davanti avevano qualcosa in più di me. Ho cercato di gestire le mie energie cercando di recuperare nel finale. Il podio comunque è un risultato decisamente positivo. Questa gara mi piace particolarmente e spero che prima o poi venga proposto il passaggio a Punta Penia.»
Dimitra Theocharis: «Sono davvero felice. Mi ero presentata al via dopo un momento di forma non esaltante con l’aspettativa di godermi questo tracciato piacevole e tecnico, e non mi aspettavo di poter addirittura vincere. Si tratta della mia prima affermazione fuori casa. Una bella iniezione di fiducia.»
Birgit Stuffer: «Sono doppiamente soddisfatta, sia per la buona prova di oggi, sia per aver ottenuto il pettorale rosso di leader di Coppa, anche se non potrò difenderlo all’Adamello Ski Raid perché non ho trovato la compagna e le iscrizioni sono già chiuse.»
Cecilia De Filippo: «Sono stanca e senza energia. Ho le pile scariche. Ancora una gara e dopo si chiude questa stagione intensa ma ricca di soddisfazioni. Sono rimasta con Birgit sino a metà gara, poi non ce le facevo a tenere il suo ritmo. Chiudere con un podio non è poi male.»
Oswald Santin (direttore di gara): «La nostra priorità è sempre la sicurezza degli atleti. Ci spiace non aver proposto Punta Penia, ma i tanti complimenti ricevuti dagli atleti per la tecnicità del percorso appaga la nostra scelta. La tendenza è quella di proporre tracciati che evidenziano le doti alpinistiche e noi l’abbiamo fatto.»
Diego Salvador (presidente Comitato Organizzatore): «Siamo alla quarta edizione della Marmoleda Full Gas Race e anno dopo anno continua la nostra crescita, sia in termine di numero di partecipanti, sia come livello tecnico. Questo anche grazie all’ingresso in Coppa delle Dolomiti. Ci rimane il rammarico di non poter proporre Punta Penia, ma prima o poi ci riusciremo. Un grazie di cuore a tutti i collaboratori lungo il percorso che ci hanno consentito di vincere anche questa sfida.»
Le classifiche
Link Classifica Marmoleda.
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