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A 10 anni dalla scomparsa di Rolly Marchi

A Palazzo Trentini la cerimonia per ricordare la sua poliedrica carriera si può definire influencer della montagna

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C'è un sottile ma indelebile collegamento tra le olimpiadi di Cortina d'Ampezzo  e le prossime di MilanoCortina2026: si chiama Rolly Marchi. Un personaggio ecclettico.
Usando un termine oggi di moda potremmo definirlo un influencer capace di condizionare il mondo della montagna dagli anni '50 al Duemila.
La sua figura carismatica, il suo lavoro, le sue visioni sono state al centro dell’appuntamento promosso nella Sala Aurora di Palazzo Trentini nell’anniversario del decimo anno della sua scomparsa.
 
Organizzato da Ivo Tarolli (presidente dell’Università popolare trentina) e da Fabio Mattevi (presidente dalle sezione di Trento dell’Associazione nazionale vittime civili e di guerra ANVCG) l’evento ha visto la presenza del figlio Paolo Marchi, giornalista e grande enogastronomo, capace di raccontare un inedito dietro le quinte di Rolly, come lo hanno sempre chiamato gli amici, sia nella sua vita privata e sia nell’esuberante attività pubblica: giornalista, fotografo, scrittore, narratore, amante dell’arte, cantore della montagna, scopritore di talenti, organizzatore e promotore, tra l’altro, del Trofeo Topolino (ideato con Mike Bongiorno) della 3Tre, dei Mondiali di Fiemme ‘91), animatore di Trento, di Cortina d’Ampezzo (fu speaker dei Giochi del ’56) e di Milano, dove ebbe modo di conoscere grandi industriali, artisti e giornalisti
 
A tratteggiare la figura e la carriera di Rolly Marchi sono stati Tarolli e Mattevi con Tiziano Mellarini (attuale Presidente della Fisi trentina) che ha ricordato come coinvolse Rolly Marchi nel sogno di far nascere una «Olimpiade delle Dolomiti» con protagonisti Trentino, Alto Adige e Veneto, e quindi Tito Giovannini (Membro del Trentino nel Cda di Fondazione Milano Cortina 2025).
La mattinata è stata arricchita dagli interventi di Roberto Paccher (vicepresidente del Consiglio regionale) e da Walter Kasvalder (presidente del Consiglio provinciale, che ha sede proprio a Palazzo Trentini).
 

 
Con 26 presenze Rolly Marchi vanta il maggior numero di partecipazione ai Giochi Olimpici tra i giornalisti della Regione ed è ai vertici anche in campo nazionale.
E per questo il giornalista Diego Decarli, moderatore dell’incontro, ha consegnato al collega Paolo il pin del neonato club Olympia SportMedia 2026 Trentino Alto Adige Sudtirol unica realtà in campo mondiale dedicato ai giornalisti olimpici.
La mattinata si è chiusa con la consegna di una targa a Giuseppe Simonetti, già pilota degli elicotteri dei Vigili del Fuoco del Trentino e poi grande protagonista negli interventi di soccorso in montagna con il soccorso alpino.
 
Simonetti, commosso, ha richiamato alcuni episodi della sua attività, talvolta ai limiti dell’impossibile, temeraria, e gli interventi compiuti con Valter Vidi, invitato alla cerimonia ma purtroppo impossibilitato a presenziare a causa di un disguido a Madrid.
Giuseppe Simonetti proprio con Vidi ha condiviso esperienze straordinarie, talvolta spericolate, nelle centinaia di uscite per soccorrere e salvare la vita a chi si era trovato in difficoltà.
«Non lavoravamo insieme – ha detto Simonetti – lavoravamo in simbiosi», a sottolineare l’affiatamento che si era creato. Aspetto evidenziato in precedenza da Marco Furlani, intervenuto all’evento in sostituzione di Vidi.
 
Non è stata consegnata la targa per Raphael Kostner, fondatore di Ajut Alpin Dolomites, e impedito a raggiungere Trento per un malessere fisico. Giuseppe Ciaghi, presidente del Premio Internazionale di Solidarietà alpina, «di cui Valter fa parte da sempre» ha ricordato durante la cerimonia «il riconoscimento a questi personaggi è motivo di grande soddisfazione per le scelte da noi fatte in passato e motivo di orgoglio e di prestigio per tutta la nostra “grande famiglia”».
Simonetti e Kostner furono premiati a Pinzolo con la Targa d’argento, il primo, insieme a Gianni Moiola, nel 1983 e l’altro nel 1999.

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