Anche Elia Zeni si mette al collo una medaglia mondiale
L’Italia termina i Mondiali juniores di biathlon di Soldier Hollow con una vittoria e una medaglia d’argento
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L’Italia termina come meglio non si potrebbe i Mondiali juniores di biathlon di Soldier Hollow: con una vittoria e una medaglia d’argento, entrambe in staffetta, a testimonianza di come in futuro possa regalare tante soddisfazioni per i colori azzurri, soprattutto in chiave Olimpiadi italiane 2026. E fra i ragazzi che sono saliti sul podio c’è anche il ventenne di Tesero Elia Zeni, autore di una prova superlativa.
Il quartetto maschile, composto da Iacopo Leonesio, David Zingerle, Michele Molinari ed Elia Zeni ha dimostrato sin dall’inizio di riuscire a restare con i migliori. È stato Leonesio ad aprire le danze con il 22enne che ha lanciato l’altoatesino David Zingerle a soli 14" dalla Norvegia e davanti alla Francia. L’atleta del centro sportivo Esercito ha accusato il secondo poligono con due ricariche cambiando in quinta posizione.
Michele Molinari al primo poligono ha approfittato delle débâcle avversarie portandosi in terza posizione grazie anche ad una grande prestazione. Il carabiniere chiude la frazione al terzo posto, lanciando il compagno, Elia Zeni nell’ultima frazione. Il trentino non sbaglia lanciandosi in un testa a testa tra Italia e Norvegia, in cui il poliziotto fiemmese conquista un argento meritatissimo a 13"5 dalla Francia (vincitrice in 1h14'57”) e davanti appunto ai norvegesi, staccati di 21"4 dalla vittoria.
È poi attivato anche l’oro nella staffetta femminile juniores grande alla straordinaria prestazione di Rebecca Passler, Linda Zingerle, Beatrice Trabucchi e Hannah Auchentaller. Una prestazione magnifica, con una vittoria mai in discussione, grazie all’incredibile precisione del quartetto azzurro che ha sfruttato al meglio le sole sei ricariche per chiudere senza errori col tempo di 1h16'47"4.
Rebecca Passler, prima frazionista, ha incominciato una lotta incessante con la squadra elvetica, lanciando la compagna Zingerle in seconda posizione al primo cambio. L’altoatesina ha messo il turbo in una prova sontuosa, rifilando distacchi impressionanti e usando una sola ricarica. Già al secondo cambio l’Italia poteva contare già su un vantaggio di 30 secondi sulle avversarie. La Germania però non ci sta a cedere senza lottare, ma le azzurre hanno resistito e sono riuscite a mettersi al collo la medaglia del metallo più nobile, grazie ad una straordinaria Auchentaller.
Secondo posto per la Germania a 24"8 con 1 errore e 8 ricariche e terzo posto alla Francia, attardata di 2'51"4 con 1 errore e 10 ricariche.
Classifica staffetta maschile.
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