Home | Sport | Sport in Trentino | Centro Santa Chiara, la minaccia dello sciopero ha funzionato

Centro Santa Chiara, la minaccia dello sciopero ha funzionato

Il giorno dell'inaugurazione del Festival dello Sport lo sciopero non ci sarà perché l’assessore Gerosa ha garantito le risorse finanziarie per l’immediato

Ufficialmente, al Santa Chiara tutto è tornato a posto. La vicepresidente e assessore allo Sport Francesca Gerosa ha assicurato che «le risorse finanziarie arriveranno».
Quel che non è tornato sotto controllo sono i conti, dato che si prevede una perdita di 2,6 milioni.
La cifra non siamo in grado di confermarla, perché non c’è una versione definitiva sul bilancio, però possiamo ricostruire la situazione che ha portato a questa crisi insorta la vigilia del Festival dello sport.
 
Tempo fa, il direttore del Centro Santa Chiara aveva chiesto alla Provincia se poteva contare su un finanziamento extra per coprire le perdite generate dalla gestione dello spazio «San Vincenzo».
La risposta, a parole, era stata positiva. Almeno per una parte.
D’altronde, secondo gli amministratori, un milione poteva essere rinviato all’esercizio successivo, dato che l’attività poteva essere considerata - con una certa elasticità - a cavallo tra il 2024 e il 2025.
Poi però qualcosa è andato storto. Si sono dimessi due revisori dei conti e la grandezza della spesa è divenuta pubblica, per quanto approrrimativa.
Si parla di un deficit di 2,6 milioni di euro. E la Provincia non ci sente più.
 
A quel punto - secondo una nostra fonte - il direttore avrebbe pensato a una strategia di emergenza.
Chiama i dipendenti e li informa che, vista la situazione finanziaria, con ogni probabilità a fine mese non ci saranno quattrini per pagare gli stipendi.
Subito si è ricorso a una vecchia mossa collaudata: proclamare uno sciopero dei dipendenti del Santa Chiara per la giornata di inaugurazione del Festival dello Sport.
 
Abbiamo scritto «mossa collaudata» perché successe anche nel 2019, e sempre alla vigilia del Festival dello Sport di quell’anno. La Provincia non consentiva la regolarizzazione dei dipendenti precari del S. Chiara ma, con la minaccia dello sciopero, furono regolarizzati tutti.
Oggi stessa cosa. Perché perdere questa occasione per ottenere quanto basta? E così nasce l’idea dello sciopero per il giorno dell’inaugurazione della settima edizione del Festival.
L’assessore Gerosa ha incontrato il direttore del Santa Chiara e, di fronte alla minaccia dello sciopero, ha dato la propria disponibilità: «Le risorse finanziarie arriveranno». La minaccia è stata neutralizzata.
 
Non conosciamo i dettagli dell’accordo e non sappiamo se ci sia qualcosa di scritto.
Di certo domani lo sciopero non ci sarà e il Festival potrà cominciare con tutti i crismi.
Resta l’amaro di una vicenda che non ha molto di edificante, perché la nostra impressione è che i lavoratori del Santa Chiara siano stati manovrati  impropriamente.

GdM

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande