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La bandiera olimpica invernale è arrivata in Italia

Il vessillo approdato a Malpensa e «scortato» anche dal cembrano Mosaner

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Dopo 10 ore di volo, accompagnata – tra gli altri – dall’oro olimpico trentino Amos Mosaner, la bandiera a cinque cerchi è sbarcata all’aeroporto di Malpensa.
Un momento significativo che chiude il passaggio di testimone fra Pechino 2022 e Milano-Cortina 2026 e dà ufficialmente il via al countdown per i prossimi giochi invernali.
«Essere qui è motivo di grande orgoglio» ha sorriso il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, oggi a Milano per l’arrivo del vessillo.
Il presidente ha evidenziato l’impegno concreto nel passare dalla fase progettuale a quella operativa, in vista dei Giochi invernali che tra quattro anni interesseranno anche il Trentino: «Il nostro territorio diventerà teatro di competizioni adrenaliniche come lo sci nordico, il salto con gli sci e il pattinaggio velocità. Dobbiamo preparare una straordinaria edizione, per vivere al meglio una storica opportunità di crescita e nuovo sviluppo».


 
La bandiera ha viaggiato, protetta da una teca che portava i nomi delle città ospiti delle edizioni passate, sull’Airbus 350-900 dell’Air China che ha riportato in Italia la delegazione olimpica. La delegazione che ha visto in testa il presidente del Coni Giovanni Malagò e il ceo di Milano-Cortina Vincenzo Novari, è atterrata a Malpensa insieme a quattro degli atleti che in queste due settimane hanno fatto sognare gli italiani con le loro imprese: Federica Brignone (medaglia d’argento nello slalom gigante e bronzo nella combinata femminile), Arianna Fontana (oro nei 500m, argento nei 1.500 e nella staffetta mista), Francesca Lollobrigida (argento nei 3.000m nel pattinaggio di velocità su ghiaccio e bronzo nel mass start di pattinaggio di velocità su ghiaccio) e il cembrano Amos Mosaner (oro nel doppio misto del curling).
 

 
Il presidente Fugatti ha salutato con particolare calore questi due ultimi atleti: Lollobrigida è infatti trentina d’adozione e si allena nell’impianto di Baselga di Piné.
Mosaner, che tra 4 anni dovrà difendere l’oro nel curling insieme alla compagna di squadra Stefania Constantini non ha nascosto l’emozione: «Per noi sarà un grande orgoglio rappresentare l’Italia in casa e regalarvi emozioni. Sarà difficile difendere la prima medaglia nel curling per l’Italia, ma lavorerò sodo anno per anno. Mi farò trovare pronto per il 2026».

Amos Mosaner con e Maurizio Fugatti.

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