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Dai «figli» del Trofeo Beppe Viola gol e assist in serie A

Chiesa, Zaniolo, i trentini Pinamonti e Depaoli, e ancora Locatelli, Petagna, Benassi: sontuoso week-end dei giovani italiani che si rivelarono nel torneo di Arco

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Federico Chiesa contro il Milan al Beppe Viola 2014, in maglia della Fiorentina - Credits Fabio Galas.

La doppietta di Federico Chiesa nel 4-3 esterno della Fiorentina sul Chievo Verona. La terza rete in serie A di Andrea Pinamonti, 19enne trentino di Cles, nel 4-0 del Frosinone a Bologna.
Il ritorno al gol di Manuel Locatelli, che ha avviato il tris del Sassuolo sul Cagliari. E poi ancora i due assist di Fabio Depaoli, 21enne di Riva del Garda, contro la Fiorentina, e quelli di Nicolò Zaniolo per Dzeko ed El Shaarawy nel pari fra Atalanta e Roma.
È stato un week-end memorabile per i talenti emergenti del calcio italiano, che hanno confermato la loro crescita nel 21° turno della Serie A, dando nuovi, incoraggianti segnali per il futuro.
Talenti che avevano già presentato il loro biglietto da visita nelle recenti edizioni del Trofeo Beppe Viola, la rassegna internazionale giovanile che quest'anno dal 7 al 12 marzo celebrerà ad Arco la sua edizione numero 48.
La quantità e la qualità degli azzurrini di oggi e azzurrabili di domani è ancora più evidente se ordinata in una Top 11 - Under 21 nella quale, probabilmente, la difficoltà più grande sarebbe ottimizzare il potenziale offensivo.
 
Difficoltà, comunque, resa più lieve dalla duttilità di giocatori come il milanista Patrick Cutrone e il viola Federico Chiesa, in campo al Trofeo Beppe Viola nel 2014.
Con loro, nel tridente di un 4-3-3, il trentino Andrea Pinamonti, al TBV con l'Inter quattro anni fa, o lo juventino Moise Kean.
Partendo da dietro, invece, avremmo Emil Audero della Sampdoria fra i pali - con il «cugino» genoano Ionut Radu come valida alternativa - Fabio Depaoli (Chievo Verona, ma conteso da altre squadre di A), Filippo Romagna (Cagliari), Alessandro Bastoni e Federico Dimarco (Parma) in difesa, Manuel Locatelli (Sassuolo) e Nicolò Zaniolo (Roma) interni di centrocampo con il romanista Alessio Riccardi o l'atalantino Filippo Melegoni - in prestito al Pescara ma seguito dalla Juventus - in cabina regia.
Non solo giovani, però. L'ultimo fine settimana della serie A ha anche esaltato i progressi in zona gol di Andrea Petagna (a segno a Parma), la puntualità da finalizzatore di Marco Benassi (a Verona, con il neo dell'espulsione) e la fame di gol dei «vecchi leoni» Fabio Quagliarella e Sergio Pellissier, anch'essi passati dai campi di Arco e dintorni.
 

Andrea Pinamonti, all'epoca con l'Inter, impegnato contro la Lazio ad Arco nel 2015 - Credits Fabio Galas.
 
Senza scomodare evergreen d’area di rigore e lontani campioni del mondo e d'Europa, e ragionando in ottica presente e futura del calcio italiano, abbiamo ipotizzato anche una «Top 11» generale del Trofeo Beppe Viola relativa al decennio 2009-2019, prediligendo - in caso di dubbio - il giocatore più giovane.
Dura scegliere, anche in questo caso, a cominciare dal portiere: per ragioni di età, prediligiamo oltre ad Audero e Radu, c'è anche l'alternativa Marco Sportiello.
Maglia rossonera per la difesa, visto che da destra a sinistra abbiamo scelto Davide Calabria, Alessio Romagnoli, Mattia Caldara e Andrea Conti, che vince l'incerto ballottaggio con Cristiano Biraghi.
Valida alternativa a Caldara, attualmente infortunato, è Gianluca Mancini, suo degno erede all'Atalanta con 5 reti in 16 partite di campionato.
 
A centrocampo, da destra a sinistra, Marco Benassi (Fiorentina), Lorenzo Pellegrini (Roma) - incalzato da Bryan Cristante - e Daniele Baselli (Torino).
Tridente con Federico Chiesa (Fiorentina), Patrick Cutrone (Milan) e Lorenzo Insigne (Napoli).
Fra i convocati virtuali, a giocarsi una maglia per la Top 11, ci sono tanti altri «papabili» di assoluto valore: dai difensori Mattiello, Barreca e Romagna ai centrocampisti Bessa, Gagliardini, Mazzitelli e Parigini, fino alle punte Politano e Petagna, oltre ai giocatori già inseriti nella Top 11 - Under 21.
I loro eredi stanno già scalpitando, che si tratti di parare o di firmare gol decisivi, di fermare ripartenze con un tackle perfetto o pennellare assist al bacio. E dal 7 al 12 marzo 2019, sui campi del Garda Trentino, proveranno a rinverdire i fasti dei futuri campioni che li hanno preceduti.

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