Il Napoli saluta la Val di Sole dopo ventuno giorni di lavoro
Niente… crisi del settimo anno: è stato un ritiro da incorniciare da tutti i punti di vista
Il Napoli ha lasciato Dimaro alle 15 dopo ventuno giorni di lavoro e alle 18 in aereo è decollato da Verona. Non tutta la squadra raggiungerà però il Golfo per godere dei due giorni di vacanza concessi da Sarri.
Hamsik festeggerà il suo trentesimo compleanno in Slovacchia giovedì 27 con amici e famiglia. In elicottero hanno lasciato Dimaro nel primissimo pomeriggio Zielinski, Rog, Hysaj, Strinic, Callejon e Chiriches.
La settima edizione del ritiro in Val di Sole è stata caratterizzata dalla prospettiva di giocare a metà agosto i preliminari di Champions League, un appuntamento che ha inciso su tutta la preparazione degli azzurri.
I ragazzi di Sarri hanno bisogno del ritmo-partita e così durante il ritiro sono state disputate quattro amichevoli, una a Dimaro contro la Bassa Anaunia e tre al Briamasco di Trento, dove hanno affrontato la formazione locale neopromossa in serie D, il Carpi e il Chievo Verona.
Sotto il profilo della partecipazione certamente il ritiro 2017 è risultato fantastico con migliaia di persone in vacanza in Val di Sole per godere dell’offerta di questo angolo di paradiso, capaci di animare lo stadio di Carciato e le strade della borgata di un sogno: il tricolore che a Napoli è atteso da ventisette anni.
L’immagine del ritiro del sogno è lo striscione. A esporlo sono stati i ragazzi del club «Napoli Trento Partenopea», una delle tante organizzazioni del mondo del tifo partenopeo che hanno raggiunto Dimaro-Folgarida.
Qualcuno è venuto anche dall’estero, come il Club Napoli Monaco di Baviera o i «Mertens Boys», gli amici di Dries che hanno esposto in tribuna una bandiera del Belgio per testimoniare la vicinanza all’attaccante simbolo della scorsa stagione.
Mertens è stato uno dei più acclamati, così come Insigne e capitan Hamsik, ma per Dries c’è stato un tormentone particolare: il soprannome Ciro per stringere il belga nell’attaccamento alla città di Napoli dimostrato in campo e fuori dal numero 14 azzurro.
Il vero «terremoto d’amore» si è verificato, però, la sera della presentazione, quando circa cinquemila persone hanno invaso Piazza Madonna della Pace con cori, applausi per mostrare affetto alla squadra.
E come dimenticare il «Pa-vo-lo-so» scandito per acclamare l’idolo Pavoletti durante lo spettacolo di Dj Decibel Bellini.
«L’entusiasmo è una responsabilità, ti spinge a dare più del dovuto anche in allenamento – il commento di Maurizio Sarri che sintetizza in maniera brillante il clima di grande calore umano che ha travolto la squadra ad ogni seduta d’allenamento senza però intaccare la preparazione. – Il ritiro è lavoro, l’abbiamo fatto in maniera intensa, a ritmi ancora più alti rispetto agli altri anni.»
In Val di Sole cè il clima ideale per prepararsi in vista dei tanti impegni della prossima stagione, Sarri ama i ritiri lunghi e intensi, la strada maestra per vedere un Napoli brillante fino al termine del campionato, come avvenuto negli scorsi anni.
Commenti (0 inviato)
Invia il tuo commento