Home | Sport | Calcio | Celebrata la serie D tra vittoria sul Lavis e festa al Briamasco

Celebrata la serie D tra vittoria sul Lavis e festa al Briamasco

Il 2-1 sui rossoblù in rimonta nel giorno dell’addio al calcio di Claudio Ferrarese

image

Ph. Studio Elite.
 
L’evento per la promozione in Serie D, dedicato al pubblico di un Briamasco vestito a festa, coincide con la quattordicesima vittoria consecutiva in casa e, soprattutto, con le tribune in piedi ad applaudire l’uscita dal campo e dal calcio di Claudio Ferrarese.
Il capitano aquilotto si congeda al termine della terza promozione consecutiva in maglia gialloblu allo scoccare del 20’ del primo tempo, accompagnato da applausi scroscianti e dall’abbraccio del proprio figlioletto, anch’egli in lacrime come il suo papà. 
La gara è stata tutt’altro che una passeggiata perché il Lavis, ancora alle prese con l’obiettivo di evitare quella quartultima posizione che potrebbe dire salvezza o retrocessione in base al numero di retrocessioni delle compagini regionali dalla categoria superiore, si conferma avversario ostico e tignoso come nella gara d’andata.
Difatti, è proprio la squadra di Ceraso a partire col piede sull’acceleratore e già al 3’ il cross dalla destra di Biasioni trova Dalfovo pronto al colpo di testa che termina a lato.
Gli fa eco un minuto dopo il compagno di squadra Nervo con un diagonale bloccato da Scali che si ripete al quarto d’ora sul tiro dal limite di Dalfovo.
 
Al 20’ il tributo dei compagni di squadra, dello staff tecnico, dei dirigenti e dell’intero stadio alla carriera di Claudio Ferrarese: il capitano aquilotto passa la fascia a Casagrande, trova suo figlio a bordo campo a stringerlo forte e chiude la propria carriera sostituito da Gattamelata.
La partita prosegue con il Lavis ancora all’arrembaggio: al 22' Dalfovo serve un pallone in profondità per Formolo che al momento del tiro trova l’intervento in scivolata di Appiah a mettere in angolo.
Il vantaggio ospite è nell’aria e la buona lena dei rossoblù viene premiata al 28’ con la punizione dalla sinistra di Nervo per la testa di Dalfovo: il numero 9 del Lavis, libero di colpire, devia la palla verso l’angolo più lontano e mette in rete approfittando del rimbalzo della palla sul palo interno.
 

 
Le indicazioni di Manfioletti nell’intervallo danno il via libera alla rimonta del Trento che vuole onorare fino in fondo la fantastica cavalcata stagionale, vuole farlo dinanzi ai propri tifosi e col chiaro obiettivo di proseguire la striscia vincente che porti al record di punti in campionato.
E così, forte anche dell’ingresso di Bentivoglio all’8’, inizia ad affacciarsi con continuità dalle parti di Catana a cominciare dalla punizione battuta da Lucena al 9’ respinta dalla difesa con Gherardi che da buona posizione scaglia la palla oltre la traversa.
Al 15’ è ancora Gherardi a girare verso il secondo palo il bel cross dalla destra di Casagrande: palla che non centra lo specchio nonostante il tentativo in scivolata di Bentivoglio ben appostato.
Il Lavis allenta un po’ la presa al 21’ col bel piazzato a giro di Nervo dai 20 metri sul quale Scali è reattivo nella parata sul palo coperto dalla barriera.
È un fuoco di paglia perché al 25’, sugli sviluppi di un corner battuto dalla destra, Di Fusco lascia partire un sinistro velenoso dal limite sul quale si avventa il guizzante Bentivoglio con la deviazione vincente da sottomisura.
Il forcing gialloblu non si ferma, il Lavis comincia ad avvertire la fatica di una gara giocata al massimo delle proprie possibilità e, minuto dopo minuto, abbassa progressivamente la propria linea difensiva fino alla definitiva capitolazione che arriva, ineluttabile, al 42’.
Gattamelata batte un corner dalla destra e Gherardi sfoggia il pezzo forte della casa con un colpo di testa sul secondo palo che si infila nell’angolo opposto, lasciando Catana immobile.
La reazione degli ospiti è tutta nel pallonetto tentato all’ultimo minuto di recupero da Dalfovo sugli sviluppi di un calcio d’angolo: il colpo di tacco dell’attaccante rossoblù finisce sopra la traversa prima che l’arbitro indichi la via degli spogliatoi per il via libera alla festa organizzata dalla dirigenza aquilotta.
 
Prima la consegna del trofeo da parte del Presidente del Comitato Provinciale Autonomo della FIGC di Trento, Ettore Pelizzari, per la vittoria del campionato, poi lo spettacolo «Un rapace per amico, un pomeriggio per scoprirlo» organizzato dall’associazione Antica Marca Alata ed infine la merenda trentina con panini e bibite per tutti gli spettatori che si sono riversati in campo per condividere l’esultanza con la grande famiglia gialloblu tra selfie, brindisi e cori.
 

 
 Il tabellino di Trento 2 - Lavis 1 
Trento 4-3-3: Scali; Acka (8’st Bentivoglio), Casagrande, Appiah, Di Fusco; Menegot; Lucena, Boldini; Ortolani (67’ Cavagna), Gherardi, Ferrarese (20’ Gattamelata). All. Manfioletti
A disposizione: Demetz, Rizzon, Dallavalle, Cascone, Bentivoglio, Gattamelata, Cavagna.
Lavis 4-3-3: Catana; Dauriz, Gretter, Coppi, Borghesi; Formolo, Piffer (85’ Dandrea), Dsiri; Biasioni (67’ Dauti), Dalfovo, Nervo. All. Ceraso
A disposizione: Degasperi, Gorla, Degasperi, Et Thairi, Agostini.
Reti: 28’pt Dalfovo (L), 70’ Bentivoglio (T), 87’ Gherardi (T) 
Arbitro: Francesco Fabello di Trento (assistenti Giovannini e Parisi di Rovereto)
Ammoniti: Gretter (L), Catana (L), Boldini (T), Cavagna (T), Gherardi (T)
Note: spettatori 600 circa, campo in buone condizioni.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande