Una partita amichevole che non potrà mai essere... amichevole
Giovedì 15 novembre Italia-Germania: gli azzurri ospitano a San Siro i campioni del mondo in carica dopo la sconfitta ai rigori dello scorso 2 Luglio a Bordeaux
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Quattro vittorie su 4, 16 gol fatti e nemmeno uno subìto.
Questi i numeri della Germania, che nel Girone C di qualificazione a Russia 2018 sembra già aver archiviato la pratica.
La nazionale di Joachim Loew, CT da ben 10 anni, è ricca di giocatori di talento ed esperienza, ma non mancano i giovani, la maggior parte dei quali porta al collo l’argento olimpico conquistato a Rio de Janeiro.
Per quanto si tratti di un’amichevole il prestigio di un match in Italia è molto sentito in Germania, perciò non dovremmo vedere troppe stelle in panchina.
L’8-0 sul San Marino è stato un buon allenamento, a cui non hanno partecipato il portierone Neuer, il difensore Boateng (entrambi del Bayern Monaco) e il centrocampista del Real Madrid Kroos.
Khedira, Gotze e Mario Gomez sono stati tolti anzitempo dalla mischia e difficilmente Loew potrà rinunciare a gente del calibro di Muller, Hummels e Gundogan.
L’avversario degli azzurri sarà competitivo, ma certe partite sono anche un trampolino di lancio per i migliori giovani tedeschi: Gnabry, Goretzka, Meyer, Volland sono nomi poco conosciuti ma ne sentiremo parlare spesso in futuro, anche perché hanno già giocato diverse partite in Champions League e sono già sul taccuino dei migliori club d’Europa.
Risultati alla mano non se la passa male nemmeno la nuova Italia di Ventura.
In un girone ben più complicato di quello dei tedeschi, con Spagna e Albania sgradite rivali, gli azzurri hanno messo da parte già 3 vittorie e un pareggio e persino un 4-0, seppur in Liechtenstein, può essere considerato negativo!
Anche l’Italia sta attraversando un momento di ricambio generazionale. Certo, non tutti giocano la Champions League e hanno la loro vetrina solo in campionato ma, soprattutto nelle amichevoli in cui storicamente si fa fatica, l’entusiasmo e la voglia di emergere di giocatori di indiscutibile valore quali Belotti (11 gol in 14 gare stagionali), Romagnoli, Donnarumma, Bernardeschi, Zappacosta e De Sciglio può fare la differenza.
Per l’occasione Ventura potrebbe rispolverare il vecchio vestito che entra sempre a pennello: il 3-5-2 di contiana memoria. Nonostante le pesanti assenze di Barzagli e Chiellini il CT considera affidabili Romagnoli e Rugani accanto al totem Bonucci.
Sembrano certi di un posto anche i «discepoli» Darmian e Immobile, mentre a centrocampo con Parolo De Rossi e Verratti dovrebbero fare gli straordinari. Accanto all’attaccante della Lazio ci sarà l’uomo del momento, quel «Gallo» Belotti che proprio Ventura ha lanciato nel Torino.
A leggere le formazioni sembra un’impresa impossibile per l’Italia, nonostante si giochi in un grande stadio tutto azzurro.
La Bild e i giornali tedeschi in coro sembrano già aver infilato la bandiera tedesca sul prato verde di Milano, ma spesso il passato ha riservato loro brutte sorprese.
Dal nostro punto di vista e anche da quello dei bookmaker una vittoria ai rigori è un pareggio in cui è stata la sorte e non i meriti sul campo a decidere chi in semifinale avrebbe affrontato la Francia padrona di casa agli scorsi Europei.
Per non parlare delle tre pietre miliari della nostra storia calcistica, che coincidono con tre grandi dispiaceri teutonici.
Come dimenticare quel 4 Luglio 2006, quando Grosso e Del Piero espugnarono il fortino di Dortmund regalando all’Italia l’accesso alla finale vinta con la Francia?
Altra finale, altro successo azzurro: a farne le spese proprio i tedeschi, affossati da Rossi, Tardelli e Altobelli, eroi del Mundial del 1982.
Ancora più indietro nel tempo un’altra pagina di storia nera per il calcio di Germania fu la semifinale di Messico 1970, quando Gianni Rivera firmò il gol dello storico 4-3, incancellabile dalla storia di questo sport.
Tornando ad oggi, Italia e Germania è una partita mai banale e possiamo notare che nelle ultime 5 partite, terminate con 3 pareggi e una vittoria per entrambe le squadre, ci sono sempre stati almeno due gol e almeno uno per parte.
I tedeschi sono praticamente certi di un posto a Russia 2018 mentre noi dovremo ancora sudarcela ma siamo certi che, come sempre, riusciremo a spuntarla.
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