Calcio – Vittoria sofferta dell'Italia in Macedonia: miracoloso 2-3
Mezza partita da dimenticare ma con recupero entusiasmante – Ventura: «Grande risposta caratteriale, con i giovani ci vuole pazienza»
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Ancora una volta per mettere in riga i nostri ragazzi abbiamo dovuto soffrire e subire due gol. Solo dopo abbiamo reagito, ma fino a quel momento sembrava che i ragazzi, per quanto bravi, non avessero mai giocato insieme.
Insomma, l’Italia ha sofferto ma alla fine ha portato a casa un risultato importante.
Una vittoria (3-2) in casa della Macedonia, che consente agli Azzurri di restare agganciati in classifica alla Spagna che ha battuto l’Albania e di tirare un sospiro di sollievo dopo 90 minuti tiratissimi risolti solo in extremis.
Successo in rimonta per la squadra di Ventura che, dopo essere passata in vantaggio al 23’ del primo tempo con Belotti, nella ripresa ha subito nel giro di due minuti prima il pareggio e poi il vantaggio della Macedonia, soffrendo fino al 29’ quando Ciro Immobile ha siglato il 2-2 e poi firmato la sua doppietta in pieno recupero.
Cinque cambi rispetto alla partita di giovedì scorso contro la Spagna, in campo un’Italia rinnovata, ma soprattutto giovane con sei giocatori classe 1992.
Con il veterano Buffon in porta, Ventura schiera la difesa a tre Barzagli, Bonucci, Romagnoli, a centrocampo Verratti in cabina di regia con Candreva e De Sciglio esterni e con Bernardeschi e Bonaventura, in attacco Belotti-Immobile, che il ct ha avuto nel Torino.
Con il pubblico a favore, la Macedonia parte subito all’attacco e crea il primo pericolo con Pandev, al quale risponde Buffon.
Fanalino di coda a zero punti, la squadra di casa è tutto tranne che arrendevole. E, dopo un gol annullato a Candreva per fuorigioco (10’), i macedoni si riversano a testa bassa all’attacco colpendo la traversa con Nestorovsky.
Trema il palo sopra la testa di Buffon, ma trema anche l’Italia, in difficoltà quando la Macedonia verticalizza il gioco, sfruttando la velocità dei propri attaccanti.
La traversa sveglia gli Azzurri, che si organizzano per sfruttare le fasce e in particolare le qualità di Candreva, protagonista al 23’.
Un perfetto cross, infatti, mette in condizione Immobile di tirare e costringere Bogatinov a salvarsi in angolo. Sugli sviluppi del corner battuto da Bernardeschi, Belotti con perfetta scelta di tempo anticipa tutti e realizza di interno destro l’1-0 e il suo primo gol con la maglia della Nazionale.
Una volta in vantaggio, la squadra azzurra prende in mano la partita con più convinzione, chiudendo il primo tempo in attacco con il solito, perfetto cross di Candreva sul secondo palo, sul quale interviene in maniera scoordinata Bonaventura.
Nella ripresa, l’Italia prova a chiudere il conto. Ma, dopo un’iniziativa di Immobile neutralizzata da Bogatinov, nel giro di due minuti la Macedonia pareggia e passa in vantaggio prima con Nestorovsky (12’) e poi con Hasani (14’), due gol nati da altrettanti errori grossolani degli Azzurri.
Ventura corre ai ripari effettuando due cambi al 19’: Parolo per Bonaventura e Sansone per Bernardeschi.
Momento di grande difficoltà per l’Italia, che non riescono a superare il muro alzato dai macedoni tra difesa e centrocampo.
E rischiano addirittura la terza rete quando al 25’ Mojsov colpisce a botta sicura e Buffon con grande riflesso si salva in angolo.
Dalla paura alla gioia passano quattro minuti; al 29’, infatti, con l’interno del piede sinistro, Ciro Immobile firma il 2-2.
Ritrovata la carica, l’Italia cerca di mettere alle corde i padroni di casa.
E al 38’ Bogatinov si salva in angolo su Candreva. Subito dopo, a dare man forte all’assalto azzurro, entra anche Eder.
Trascinata dall’orgoglio e dal carattere, la squadra di Ventura trova il gol al 44’ con Parolo, annullato per fuorigioco, e poi al 46’ con Ciro Immobile, che realizza la sua doppietta: stavolta è quella buona e gli Azzurri tornano a casa con un successo importantissimo.
«Il novanta per cento dei nostri errori è dovuto a volte dall'inesperienza e altre dalla superficialità. Ci vuole pazienza con i giovani in campo, ma ancora una volta c'è stata una grande risposta dal punto di vista caratteriale. – Il ct Gian Piero Ventura sintetizza così i novanta minuti dell’Italia tra errori e carattere fino ad arrivare alla vittoria finale. – Abbiamo avuto dieci minuti di sbandamento in cui non eravamo più l'Italia, poi abbiamo reagito e ci siamo presi questa vittoria.
«Sono passaggi, questi, che dobbiamo affrontare, ma sono convinto che ci porteranno qualcosa di buono.
«Immobile? Ha fatto il suo dovere, ma per un quarto d'ora nessuno lo ha fatto.
«Nel finale li abbiamo schiacciati. Ci stiamo avvicinando piano piano...»
Ventura tira un sospiro si sollievo e Ciro Immobile, eroe della serata di Skopje, festeggia la sua doppietta.
«Nel secondo tempo – racconta l’azzurro - siamo scesi in campo un po' molli, una volta subito il pari non abbiamo saputo reagire, ma poi l' abbiamo fatto sul 2-1. Su questi campi non puoi sbagliare niente, o ti mangiano. Vincere era importante per il gruppo, per il mister e per il lavoro fatto in settimana.
«Oggi abbiamo fatto un bel primo tempo, dopo il secondo con la Spagna. Peccato solo per quei minuti di appannamento dopo il secondo gol dei macedoni. Comunque siamo sulla strada giusta, e con la cattiveria che ci vuole. Adesso c'é da conquistare questo posto per la Russia.»
Per Verratti risultato giusto e meritato.
«È stata una partita molto sofferta, senza il mio errore la Macedonia non sarebbe ritornata in gara. Poi abbiamo avuto dieci minuti di confusione, ma alla fine ce l'abbiamo fatta e abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. Il risultato é giusto e meritato.»
Per Belotti, autore del primo gol azzurro, a vincere è stato il cuore.
«Abbiamo avuto tanta paura, – sottolinea. – Ma alla fine siamo riusciti a portare a casa i tre punti, che stasera erano la cosa più importante.
«Era difficile giocare contro una squadra che puntava tutto sul contropiede, noi abbiamo vinto con il cuore.
«Sono felice per il gol, è ovvio, ma ancora di più perché siamo riusciti a portare a casa tre punti che nel cammino verso il Mondiale saranno molto importanti.»
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