Calcio, il Trento batte il Termeno per 2 a 1
Partita combattuta, ricca di colpi di scena, vinta dal Trento in inferiorità numerica
Scali para il rigore.
Che non sarebbe stata una passeggiata era prevedibile sia dalle parole dello staff tecnico e dei dirigenti gialloblù che si erano espressi in maniera lusinghiera nei confronti del Termeno, sia dalla rosa per la quale i bianconeri di Pomella saranno presenza fissa nella parte alta della classifica.
Era meno prevedibile la modalità con la quale il Trento sarebbe tornato nel capoluogo con tre punti giunti al termine di un match giocato a viso aperto da entrambe le squadre e caratterizzato da una serie di episodi che hanno distratto il folto pubblico giunto in Oltradige dall’afa che ha caratterizzato il pomeriggio.
Manfioletti conferma il telaio delle due vittorie in Coppa Italia con le sole varianti di Scali per Demetz fra i pali e Caliari per Lucena Gonzales in cabina di regia. Sull’altra panchina Pomella si affida nel 4-4-2 per arginare il maggior tasso tecnico dei gialloblù.
Il primo quarto di gara è di marca aquilotta. Lungo l’asse Appiah-Ferrarese arrivano i pericoli maggiori per la retroguardia di casa e proprio da un’iniziativa di gran classe dell’interno trentino arriva un lancio a tagliare il campo che il capitano gialloblù arpiona lungo l’out di sinistra per poi lanciarsi verso la porta di Corradini: rasoterra da appena dentro l’area e Trento in vantaggio.
Stessa scena dopo soli cinque minuti con Ferrarese che stavolta calcia alto ed Appiah che tenta la conclusione di destro che Corradini blocca a terra.
Pomella capisce che è il caso di arginare proprio Appiah con un giocatore che vi si dedichi ad hoc e di coprire maggiormente il proprio fronte difensivo destro.
Le contromisure hanno effetto ed il Termeno alza il baricentro fino a portare tre pericoli alla porta di Scali: al 22’ è Daniel Pfitscher che spreca calciando sul portiere aquilotto in uscita; al 26’ il contropiede dei bianconeri viene chiuso in corner da Ferrarese; dal conseguente angolo è Dalpiaz a scheggiare la parte alta della traversa col tiro direttamente dalla bandierina.
La conclusione ad incrociare di Conci, terminata di un soffio alla sinistra della porta di Corradini, è solo un breve intermezzo perché al 33’ l’arbitro punisce col rigore un intervento di Acka su Daniel Pfitscher. Lo stesso numero 9 altoatesino si incarica della battuta, spiazza Scali e rimette la gara in parità.
Il primo tempo si chiude con Ferrarese che serve Caliari da tiro dalla bandierina: il destro al volo dai 25 metri del centrocampista classe ’98 termina abbondantemente a lato.
La ripresa si apre con due conclusioni ospiti dal limite. Sulla prima è bravo Corradini a bloccare in presa il sinistro di Appiah, mentre la seconda porta la firma di Brusco il cui tiro si spegne a lato. Poi il cambio decisivo.
Bentivoglio, entrato da appena tre minuti al posto di Ferrarese, raccoglie un servizio in verticale di Di Fusco dalla sinistra, elude la marcatura avversaria, entra in area di rigore e subisce il fallo di Corradini in maldestra uscita.
L’arbitro decreta il secondo penalty della giornata e la battuta forte ed angolata di Conci non lascia scampo all’estremo difensore bianconero.
Pomella fa entrare Frotscher per riequilibrare il proprio lato destro ed arginare così la verve di Bentivoglio che porta all’ammonizione di Dissertori; dal canto suo Manfioletti fa entrare Lucena Gonzales al posto di Conci per aggiungere fosforo nella fase più calda della gara che, infatti, vive il suo momento clou al 36’.
Un lungo lancio dalle retrovie trova la difesa del Trento impreparata, c’è un lungo batti e ribatti in area finché la sfera viene respinta da Casagrande sulla linea. L'arbitro ritiene che la respinta avvenga col braccio e assegna il terzo rigore della gara, con conseguente espulsione del difensore aquilotto che mostra inutilmente il segno della sfera sul costato al direttore di gara.
Sul dischetto torna Daniel Pfitscher che spedisce la sfera nell’angolo alla sinistra di Scali con quest’ultimo che vola a deviare in angolo con uno scatto felino, dando slancio al rush finale che i gialloblù gestiscono con un ordinato e ficcante 4-3-2 cui il Termeno risponde con due conclusioni mancine, la prima di Dalpiaz su calcio di punizione e la seconda del neoentrato Alex Pfitscher dal limite, che sfiorano i legni della porta del Trento che conquista così i tre punti al primo impegno di campionato.
Al termine della gara Manfioletti sottolinea «la determinazione con la quale abbiamo saputo reagire ai momenti critici, una determinazione che hanno mostrato tutti gli elementi a disposizione.
«Siamo consci che partite con quest’intensità, contro avversari preparati come questo Termeno, saranno una costante ed avremo quindi bisogno che tutti si facciano trovare pronti come è successo oggi.»
Il tabellino
Termeno 1 – Trento 2
Reti: Ferrarese (Tr) 13’ p.t., D. Pfitscher (Te) 34’ p.t. (r), Conci (Tr) 23’ s.t. (r)
Termeno (4-4-2): Corradini; Dissertori, Pernstich (44’ s.t. Calliari), Rellich, Lotti (A. Pfitscher 39’ s.t.); Pichler (24’ s.t. Frotscher), Eheim, Greif, Kaptina; Dalpiaz, D. Pfitscher. All. Pomella
A disposizione: Colusso, Dipauli, Ebner, Zirazoui.
Trento (4-3-3): Scali; Acka, Cascone, Casagrande, Di Fusco; Appiah, Caliari (10’ s.t. Menegot), Boldini; Brusco, Conci (26’ s.t. Lucena Gonzales), Ferrarese (20’ s.t. Bentivoglio). All. Manfioletti
A disposizione: Demetz, Rizzon, Gherardi, Ferraglia.
Arbitro: Lorenzo Carpentari di Trento (assistenti Morelli e Sartori di Trento)
Espulso: Casagrande (Tr) 36’ s.t.
Ammoniti: Casagrande (Tr) 7’ p.t., Greif (Te) 38’ p.t., Dissertori (Te) 26’ s.t., Di Fusco (Tr) 36’ s.t.,
Note: Campo in ottime condizioni, spettatori 300 circa.
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