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Calcio camminato: esordio a Trento lunedì 25 aprile

Si cammina anziché correre per non perdere il gusto del gioco anche sopra i 50

Si chiama «calcio camminato» o «walking football», ma la sostanza non cambia: siamo di fronte ad un nuovo modo di vivere e interpretare il gioco più bello del mondo, che l’Uisp sta lanciando in Italia.
Una modalità che in poco tempo ha incontrato il favore di tante persone e che incrocia una politica dell’associazione che è anche un manifesto: stili di vita attivi e salute, a tutte le età.
L’anteprima nazionale e la conferenza stampa di lancio si sono svolte un mese fa a Firenze, con due squadre over 50.
In campo anche Gianni Mura ed Eraldo Pecci in maglia gialla, di fronte alla squadra in casacca blù con il presidente Uisp Vincenzo Manco.
Il punteggio finale è stato di 3-3. Anche Pecci è andato in gol su rigore.
«Lui il calcio camminato lo aveva inventato già qualche anno fa ma nessuno se n’era accorto»: è stato questo il commento scherzoso di Bruno Pizzul, telecronista d'eccezione.
«Aderisco volentieri a tutto ciò che rallenta, per questo sono oggi con l’Uisp al battesimo del calcio camminato», ha detto Gianni Mura che ha giocato gran parte dei due tempi previsti.
Anche UISP Trentino ha deciso di aderire a questa iniziativa che attraverso lo sport promuove salute e socialità.
L'appuntamento è per lunedì 25 aprile dalle 14.30 alle 16.30 presso il campetto di Man Malpensada di Madonna Bianca, in via Bettini.
 
Come è nata l’idea del calcio camminato?
«È un’idea nata in Inghilterra che noi abbiamo importato ed adattato alla nostra visione di sport sociale e per tutti, – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp. – La novità è questa: si cammina anziché correre, così non si perde il gusto del bel gesto atletico o del tocco di classe e allo stesso tempo non si rischia niente.
«Né traumi, né stiramenti. Si gioca tutti insieme, gli over 50 sono a casa loro e potranno tornare a calzare gli scarpini.»
Parlando di regole, eccone alcune.
La regola ferrea del calcio camminato è che al minimo accenno di corsa, l’arbitro ferma il gioco e dà un calcio di punizione agli avversari.
Mentre è pronto a chiudere un occhio di fronte al passo svelto. Possono partecipare tutte le persone, uomini e donne, che abbiano compiuto 50 anni.
Rispetto alle regole del calcio ce ne sono alcune studiate ad hoc per evitare infortuni e garantire pari opportunità anche a chi possiede difficoltà motorie, come ad esempio che la palla non può superare l’altezza della vita, 1,20 m. circa, e che non si può intervenire con irruenza.
Le altre regole: due tempi di 20 minuti; campo con dimensioni di quello di calcio a 5; si gioca 6 contro 6 con il portiere.
 
 Info   Andrea D'Andretta - [email protected] – 339 8721942
 

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