Calcio – Antonio Conte è il nuovo Commissario tecnico
Martedì 19 la conferenza stampa di presentazione – Il curriculum del nuovo CT
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Il Presidente Tavecchio e Antonio Conte si sono sentiti telefonicamente questa mattina definendo direttamente gli ultimi aspetti della collaborazione che legherà Antonio Conte alla FIGC fino al 31 luglio 2016, al termine della trattativa condotta nei giorni scorsi da Giulia Mancini per Antonio Conte e dall’Avv. Mario Gallavotti per la FIGC.
Il nuovo C.T. ha condiviso con il Presidente Tavecchio il progetto di rilancio della Nazionale e il progetto di formazione dei nuovi calciatori azzurri attraverso i centri di formazione federale, con un forte impegno del C.T. nell’ambito del Settore Tecnico anche come coordinatore delle squadre giovanili, posizione già ricoperta da Arrigo Sacchi.
Il contratto tra la FIGC e Antonio Conte prevede un compenso allineato ai costi della precedente gestione con un bonus per la qualificazione a EURO 2016, un ulteriore bonus in caso di miglioramento del Ranking FIFA di almeno 5 posizioni, e un terzo bonus in caso di partecipazione alla Finale Euro 2016.
Contestualmente, la FIGC ha definito i termini di un nuovo rapporto di partnership commerciale con alcuni dei propri sponsor con termini assai innovativi per la internazionalizzazione del marchio FIGC e la valorizzazione della Nazionale, e che prevedono anche l’utilizzazione dell’immagine del nuovo C.T. come testimonial, rendendo così possibile l’intera operazione.
La conferenza stampa di presentazione del nuovo C.T. è prevista per martedì prossimo 19 agosto alle ore 11.30 presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma.
IL CURRICULUM DI ANTONIO CONTE
Nato il 31 luglio del 1969 a Lecce, Antonio Conte muove i primi passi nel mondo del pallone nel settore giovanile della squadra della sua città, il Lecce, nelle cui fila debutta anche in serie A il 6 aprile dell’86 – quando non aveva neppure compiuto 17 anni – contro il Pisa.
Nel 1991 passa alla Juventus dove resterà per tredici stagioni a cavallo degli anni novanta e duemila, diventandone capitano e simbolo.
Negli anni trascorsi in bianconero vince cinque campionati di Serie A e tutte le competizioni UEFA con la sola eccezione della Coppa delle Coppe, competizione cui non ha mai partecipato.
Con la maglia della Nazionale partecipa al Mondiale 1994 perdendo in finale contro il Brasile; a causa di un infortunio, salta l'Europeo 1996, disputando invece il successivo (Euro 2000), concluso però in anticipo a causa di una lesione ai legamenti della caviglia destra, ma vincendo comunque la medaglia d’argento.
Nel 2006 inizia l'attività di allenatore nel Siena e nella stagione 2008-2009 ottiene il titolo di campione nel campionato cadetto con il Bari.
Passato sulla panchina della Juventus nell'estate del 2011, si aggiudica il titolo di campione d'Italia per tre stagioni consecutive, impresa che in precedenza era riuscita solo a Carlo Carcano e Fabio Capello.
Vince anche la Supercoppa Italiana per due volte, la prima contro il Napoli, la seconda contro la Lazio. Con la Juventus taglia due traguardi storici: i 102 punti in campionato e l'imbattibilità casalinga, con 57 punti conquistati su altrettanti disponibili.
Oltre a Siena, Bari e Juve, guida anche l’Arezzo nella stagione 2006-2007 e Atalanta nel 2009-2010.
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