Gli Azzurri: «Ora pensiamo all'Uruguay, riusciremo a qualificarci»
Il dott. Castellacci: «Al momento è improbabile che De Rossi giochi contro l'Uruguay»
Comunque sia, Natal si tinge d'azzurro. In 3.000 si sono presentati entusiasti al primo allenamento degli Azzurri nella città sede della sfida di martedì prossimo contro l'Uruguay.
Bandiere, striscioni e cori allo stadio «Maria Lamas Farache», sede degli allenamenti della Nazionale in vista della gara da non sbagliare per poter continuare l'avventura mondiale.
Tutti in campo a inizio seduta tra gli applausi, poi lavoro soprattutto di scarico. Gli unici che sono rimasti a riposo sono stati De Rossi, Buffon e Marchisio.
Da segnalare, nonostante la sconfitta con la Costa Rica, un ambiente sereno e carico, voglioso di centrare un risultato positivo contro l'Uruguay.
La Nazionale bisognava subito verificare le condizioni di Daniele De Rossi, infortunatosi al polpaccio sinistro contro la Costa Rica.
Il giocatore questa mattina si è sottoposto ad una risonanza magnetica e nel pomeriggio è toccato al Professor Castellacci relazionare i giornalisti presenti.
«De Rossi accusa un edema al soleo del polpaccio sinistro, anche se non ha avuto travasi sanguigni e quindi si può parlare di lesione di primo grado. Durante la partita non aveva sentito fitte particolari e quindi ha ritenuto di poter concludere la gara.
«Si tratta comunque di un infortunio che necessita di alcuni giorni di recupero, quindi al momento è improbabile che Daniele possa giocare martedì con l'Uruguay.»
Castellacci passa in rassegna gli altri casi potenzialmente a rischio.
«De Sciglio è pienamente recuperato, del resto negli ultimi giorni si è allenato con il gruppo e quindi è a disposizione di Prandelli. Barzagli convive con questi dolori ai tendini, prosegue con le terapie e risponde bene. In questo momento potrebbe essere a disposizione anche per la terza partita.
«Marchisio ha avuto un problema al ginocchio con la Costa Rica, ma non è niente di preoccupante. Buffon è guarito dal suo infortunio e devo dire che la gara giocata, a prescindere da come sia finita, gli ha fatto bene anche dal punto di vista psicologico.»
Infine Castellacci torna sul tema delle temperature da affrontare in questo mondiale.
«Abbiamo giocato con circa 29 gradi con una umidità del 65%, sono dati Fifa. È chiaro, la Costa Rica era più abituata, anche se non hanno vinto per questo, ma è un dato di fatto che dobbiamo analizzare.
«Anche contro l'Uruguay giocheremo alle 13 e quindi dobbiamo lavorare ancora meglio per gestire la situazione.
«In questo caso dobbiamo essere di supporto al Ct che poi, essendo lui il primo psicologo, deciderà in piena autonomia gli elementi da impiegare.»
La sconfitta ovviamente brucia, ma nessuno ha intenzione di dare l'addio anticipato al Mondiale.
«Pensavamo e speravamo di fare meglio – ammette Gigi Buffon – avevamo preparato la partita per vincerla e invece abbiamo avuto qualche difficoltà. Non esistono più le cenerentole del calcio, ma guardiamo il lato positivo: anche il pareggio non avrebbe cambiato nulla, quindi adesso pensiamo all'Uruguay consci che dipenderà solo da noi.»
Per Thiago Motta, decisiva è stata l'abitudine della Costa Rica a giocare con il gran caldo.
«Per me è stato evidente il vantaggio a loro favore in questo senso. Ditemi un'europea che abbia battuto una sudamericana: nessuna. Voltiamo pagina, non pensiamo più alla Costa Rica, ma concentriamoci per fare bene con l'Uruguay.»
Claudio Marchisio se la prende anche con la sfortuna.
«Nel primo tempo, con Balotelli abbiamo avuto un paio di occasioni per sbloccare il risultato e forse la partita sarebbe cambiata. Nel secondo tempo abbiamo sofferto, con il caldo era difficile rimanere lucidi. Comunque, non incassando il secondo gol, abbiamo mantenuto alte le possibilità di qualificazione.»
Antonio Cassano, che ha esordito al Mondiale entrando ad inizio del secondo tempo, è già proiettato alla sfida con l'Uruguay: «Ora sarà importante recuperare bene le energie e fare una grande partita martedì prossimo. Sono sicuro che ce la faremo».
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