Ad Arco trionfa il Napoli che batte il Bayern per 3-2
Le due squadre donano l’incasso della partita e 100.000 euro a testa per i terremotati di San Felice sul Panaro
Un assegno da centomila euro ha staccato Aurelio De Laurentiis per la popolazione di San Felice sul Panaro, la più tormentata dal terremoto di due mesi fa nel modenese.
E altrettanto ha fatto Kalle Rummenigge, grande presidente dei vicecampioni di Europa.
Più l’intero incasso della partita.
Tant’è che il sindaco Alberto Silvestri ha ringraziato commosso a nome della sua gente.
Un gol a testa nel primo tempo: Alaba per il Bayern e capitan Cannavaro, straordinariamente di piede, per il Napoli.
Un gol per parte, pareva, anche nella ripresa: a Pandev, appena subentrato a Vargas, aveva subito risposto su punizione Shaqiri.
Ma ci ha pensato Lorenzo, sempre più Magnifico, cioè il piccolo Insigne a sparigliare il conto e a regalare la vittoria degli azzurri con una prodezza delle sue: una gran botta di destro al volo che Starke, il vice di Neuer, non ha manco visto.
L’amichevole delle amichevoli trentine doveva ancora iniziare che i napoletani, scesi dopo mezzogiorno dalla Val di Sole, non vedevano già l’ora di tornare a Dimaro dove, la sera, si sta da papi seduti in terrazza con un pulloverino addosso.
Ma la fortuna di Arco è che spesso nel primo pomeriggio s’alza dal Lago di Garda un vento gentile, l’Ora, che a raffiche anche oggi ha accarezzato la splendida Rocca e rinfrescato l’aria trascinando con sé delle care nuvole senza pioggia.
In cima alla Rocca di Arco sventola il tricolore, sul campo di via Pomerio è un trionfo di bandiere azzurre più numerose di quelle biancorosse dei tifosi bavaresi che pure sono qui sul lago di Garda in vacanza.
Le tribune sono piene, come la curva degli ultras del Bayern.
Tutto esaurito e quasi quattromila spettatori sugli spalti gremiti.
Un bel clima, una bella festa, tanta allegria: questo è il calcio che a noi piace.
A luglio è meglio mettere tanta fatica nelle gambe e tanto fieno nella stalla per l’inverno piuttosto che brillare come le lucciole che si spengono coi primi freddi.
Ciò premesso sarebbe stato da ciechi non vedere un Bayern nettamente superiore e più frizzante del Napoli nella prima mezzora di gioco.
Robben si portava a spasso Britos, Van Buyten sovrastava Vargas e soprattutto a centrocampo dettava legge Tymoshchuk forse perché è biondo e, come diceva Paron Rocco, lo si nota molto di più.
Assai bene Zuniga, sotto tono Inler, sempre più convincente Vargas col passare dei minuti e perfetto al centro della difesa capitan Cannavaro.
E così nonostante i titolari del vero Bayern si potessero contare solo con una mano, senz’altro Robben, Van Buyten e Tymoshchuk, forse Rafinha e Contento, non è arrivato improvviso dopo un quarto d’ora il gol di Alaba corretto per altro in rete da Campagnaro.
Ma di colpo, nel finale del tempo, si è svegliato il Napoli. Prima con un estemporaneo rasoterra di Vargas che si è spento sul palo, poi con una fucilata di Dzemaili che ha costretto Starke ad un grande intervento in calcio d’angolo e infine con il pareggio del capitano: corner, cross dalla destra di Insigne e correzione in rete di Cannavaro stavolta non straordinariamente di testa.
Nella ripresa una sola squadra in campo: il Napoli di De Laurentiis che minuto dopo minuto ha messo sotto i tedeschi di Jupp Heynckes crescendo soprattutto a centrocampo e aprendosi sulle fasce con estrema facilità.
Di qui, e ancora sul fronte d’attacco destro, arrivava il due a uno partenopeo: Zuniga seminava un paio di bavaresi e offriva a quel marpione di Pandev una palla che il macedone non aveva problemi nel correggere a rete.
Meglio Gargano di Inler come Aronica di Britos.
Insomma il 3-5-1-1 di Mazzarri comincia a dare i suoi frutti anche se molte cose sono ancora da sistemare in difesa e mancherebbe altro che così non fosse.
Napoli in festa e la squadra a cena sul lago prima di tornare in Val di Sole dove domattina gli azzurri torneranno in campo per continuare il ritiro sino a lunedì quando l’amichevole con il Grosseto chiuderà la loro seconda estate a Dimaro.
BAYERN – NAPOLI 2-3 (1-1)
BAYERN MONACO (4-2-3-1)
Starke; Rafinha (1’st Hojbjerg), Van Buyten, Dante, Contento; Tymoshchuk, Luiz Gustavo; Robben, Shaqiri, Mandzukic (15’ st Pizarro); Alaba (36’ pt Can). All.: Heynckes.
NAPOLI (3-5-1-1)
Rosati; Campagnaro (34‘st Grava), Cananvaro (1’st Fernandez), Britos (15’st Aronica); Zuniga (41’st Bariti), Dzemaili (43’st Fornito), Inler (1’st Gargano), Hamsik (43’st Palma), Dossena (25‘st Vitale); Insigne (41’st Nowothny); Vargas (15’st Pandev). All.: Mazzarri.
ARBITRI: Petruzzo (Padova, Preti).
RETI: 16’pt Alaba, 46’pt Cannavaro; 20‘st Pandev; 28’st Shaqiri; 37’st Insigne
NOTE: ammoniti Dzemaili; presenti in tribuna al fianco di Rummenigge l’assessore al turismo del Trentino Tiziano Mellarini.
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