Scherzo di Spalletti: «Ci sta che il prossimo anno non si torni»
Poi il sorriso: «Si sta troppo bene per lavorare, grazie alla Val di Sole»
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Oltre un’ora di domande e risposte ha caratterizzato la prima conferenza stampa di Mister Luciano Spalletti in Val di Sole, ospitata al teatro di Dimaro nell’inedita versione serale.
Una sorta di anticipazione dell’appuntamento pubblico che mercoledì sera nell’attigua piazza Madonna della Pace vedrà protagonisti nuovamente Spalletti, due giocatori de SSC Napoli e stavolta i 1.000 tifosi che potranno accedere all’evento.
L’incontro di ieri era riservato esclusivamente ai Media accreditati al decimo ritiro della società azzurra in Val di Sole.
Per la partecipazione è richiesto l’accredito con rilascio gratuito del biglietto (ticket) a questo link.
Trattandosi di un evento all’aperto non sarà richiesto invece il Green pass.
Affiancato da Nicola Lombardo e Guido Baldari, e con in platea il presidente De Laurentiis e l’amministratore delegato Chiavelli, sul palco Luciano Spalletti ha confermato tutta la sua capacità dialettica rispondendo alle tante domande incentrate sugli aspetti tecnici del «nuovo» Napoli.
Ma ha anche sfoderato quella vena di umorismo tipicamente toscana. Come nella risposta alla domanda relativa ai motivi che ogni anno portano metà serie A e metà serie B ad allenarsi in Trentino pur non avendo questo ambito turistico una grande tradizione calcistica: l’AC Trento del presidente Mauro Giacca ha centrato quest’anno una storica promozione in Lega Pro dopo decenni di assenza e proprio nel centenario della sua fondazione.
Così il credo di Dostoevskij (la bellezza salverà il mondo…) è stato letteralmente rovesciato dal tecnico azzurro grazie proprio alla sua capacità di giocare sull’ironia.
«Ci sta che io il prossimo anno in Val di Sole non ci torni perché qui è difficile rimanere sempre concentrati di fronte a tanta bellezza. È difficile dire ai calciatori che ora si lavora.
«Questo è un posto di vacanza dove si sta veramente bene. Per essere concentrati bisogna stare anche un po’ peggio, perché è lì che si riesce a raschiare sul fondo delle proprie qualità per emergere.
«Quando si sta troppo bene ci sono troppe divagazioni.»
E poi il sorriso che ha spiazzato la platea a cominciare dal sindaco Andrea Lazzaroni e l’assessore Alessandro Largaiolli.
«Però tutto questo voleva essere un gioco di parole, – ha aggiunto Spalletti. – Si fanno i complimenti al sindaco Andrea Lazzaroni e a tutto lo staff dell’Apt per quanto è stato organizzato.
«Se tante squadre vengono in Trentino – ha quindi concluso Spalletti –- è perché qui si trovano risposte ad ogni esigenza e a tutte richieste.
«La prima volta che ci venni qui vicino a Pinzolo fu bellissimo, ora è anche meglio.
«Questo è un ritiro in cui si può lavorare al meglio per ottimizzare il lavoro e farsi trovare pronti al livello degli avversari quando andremo a confrontarci.»
Sul piano tecnico Spalletti ha disegnato il manifesto del suo Napoli, all’impegno pianificato per dargli un’identità riconoscibile, evidente, attraverso il lavoro e le tante ore sul campo.
«Vorrei una squadra meno controllabile dagli avversari. Il 4-2-3-1 riesce a dare equilibrio in entrambe le fasi. Il 4-3-3 è molto simile perché basta spostare il vertice.
«Ma nella fase di possesso bisogna fare qualcosa in più. L'Italia, ad esempio, ha fatto qualcosa di diverso.
«Se si va a vedere i grandi club europei, chi più chi meno, riescono a sfruttare tutta la lateralità del fronte offensivo della propria squadra e della difesa avversaria e dentro il campo ci sono giocolieri che hanno la capacità di sostituirsi nei ruoli.»
«Fa la differenza la qualità dei calciatori, – ha ricordato più volte e chiarito. – Cerco soluzioni con il presidente.»
Nei due anni trascorsi lontano dai campi, Spalletti ha accumulato entusiasmo, studio, voglia di tornare a valorizzare le sue idee mettendosi al passo con i tempi.
«La regola per cui i difensori possono stare in area ad inizio azione è giusta, Il più volte possibile l'azione va cominciata, la palla va trattata bene, bisogna fargli le carezze.»
Parole che domani cercheranno una prima conferma in campo nel debutto a Dimaro contro la Bassa Anaunia, squadra che disputa il campionato di Promozione in Trentino Alto Adige.
Cresce intanto l’entusiasmo nella Val di Sole, il weekend è arrivato e nelle strade di Dimaro prende forma il sabato del villaggio azzurro. Le tribune di Carciato e l’antistadio con il Villaggio Prezioso Casa hanno cominciato ad animarsi già nei momenti precedenti l’inizio degli allenamenti.
Grande lavoro per gli steward la cui gentilezza è stata apprezzata e rimarcata dai tifosi partenopei, alcuni dei quali sono stati addirittura aiutati nello scaricare il green pass dal sito governativo.
Presenza importante, insomma, ma nel pieno rispetto delle norme antiCovid.
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