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Il primo giorno di Simone Salviato e Grasjan Aliù

Il diesse Attilio Gementi:«Giocatori e uomini veri, fondamentali per il nostro progetto». Il difensore indosserà la maglia numero 6, il centravanti ha scelto il numero 9

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Photo credits Alessandro Eccel.
 
Per Grasjan Aliù è stata la prima volta, per Simone Salviato un graditissimo ritorno.
Eccoli i primi due «colpacci» di mercato del Club, che consegna al tecnico Carmine Parlato un attaccante che, a detta di tutti (non tanti, tutti!) addetti ai lavori, è tra i migliori dell'intera serie D (per lui parlano i numeri, che non mentono mai: 85 reti negli ultimi cinque anni) e un difensore che conta qualcosa come 221 presenze in serie B e tantissimi successi nel personale palmares.
Dopo la conferma di Andrea Trainotti, il mercato in entrata dei gialloblù inizia con i botti a cui, certamente, ne seguiranno tanti altri.
«Dopo Trainotti, un elemento importantissimo, che ha scelto di sposare ancora il nostro progetto – queste le parole d'introduzione dell'Amministratore Delegato Fabrizio Brunialti, – siamo felicissimi di poter accogliere tra le nostre fila due giocatori d'indiscusso valore quali sono Salviato e Aliù.
«Simone è un difensore d'incredibile esperienza che ha iniziato il proprio percorso nel calcio dei grandi proprio qui a Trento, mentre Alìù è stato sin da subito un obiettivo del Club e del Direttore Sportivo, che ha sudato le proverbiali sette camicie per realizzare quello che era un sogno proibito di tante società.»
 
In difesa e in attacco, dunque, il Trento si assicura due top player assoluti per la categoria, senza SE e senza MA.
«Si tratta di due giocatori che conosco ormai da qualche anno – spiega il Direttore Sportivo Attilio Gementi – e sono assolutamente sicuro delle loro qualità tecniche e umane.
«Con Simone la trattativa è stata velocissima: lui mi ha dimostrato sin da subito la volontà di venire a Trento, abbiamo impiegato poco a trovare l'accordo e ci siamo assicurati un difensore che... Beh, la sua carriera parla per lui e non credo serva aggiungere altro.
«Graziano, con cui ho condiviso tante stagioni a Campodarsego, era nel mirino di tantissime squadre, ma mi ha dimostrato sin da subito la volontà di sposare il progetto Trento ed ecco qui anche lui. Siamo contenti, ma siamo solamente all'inizio del percorso di costruzione della squadra.»
Parola, poi, ai due nuovi arrivati, entrambi entusiasti di vestire la maglia gialloblù nella prossima stagione e pronti a lottare per un traguardo importante.
 

 
«Dopo aver parlato con il Direttore Sportivo e il Presidente – queste le parole di Salviato – mi sono sentito subito a casa. Il Trento è una società importante e ben strutturata, ma allo stesso tempo ho percepito essere una famiglia.
«Il mio percorso da calciatore adulto è iniziato qui e la stagione 2005 - 2006 non andò benissimo [nono posto finale, NdR], adesso mi piacerebbe completare quanto lasciato in sospeso quindici anni fa.
«Sono d'accordo con quello che ha detto mister Parlato, che ho avuto come tecnico a Rovigo [nel corso della conferenza lo ha definito "un sanguigno", NdR], ovvero che i giocatori esperti debbano fare il proprio ma essere anche un guida per i giovani.
«Da parte mia cercherò di mettere a disposizione la mia esperienza per far sì che gli under siano parte integrante del gruppo e non ci sia una distinzione tra vecchi e giovani.
«Come io riprenderò un ragazzo se sbaglierà, lo stesso dovrà fare lui con me in caso di errore. Per arrivare lontani bisogna remare tutti dalla stessa parte ed essere un gruppo unito, non solamente a parole, ma anche nei fatti. Noi esperti dovremo dare sempre l'esempio.»
 
Per Aliù si tratterà della prima volta nella squadra di una città di grandi dimensioni. Lui che ha fatto sognare i tifosi di Campodarsego e Adriese, adesso dovrà far esultare il pubblico del Briamasco.
«Sono venuto a Trento perché ho la società mi ha voluto fortemente – commenta il 30enne attaccante patavino – e perché credo che qui si possa realizzare qualcosa di veramente importante.
«Per questo ho scelto questa Società e non ho preso in considerazione alcune proposte che arrivavano dalla categoria superiore. Non lo nego: dodici mesi fa il Direttore Sportivo mi aveva cercato, ma io volevo provare a salire tra i Pro con l'Adriese.
«Il mio obiettivo sarà lo stesso qui, in gialloblù, in una squadra che sta nascendo sotto i migliori auspici. La mia costanza di rendimento realizzativo negli ultimi anni?
«Non ci sono segreti particolari, se non il duro lavoro quotidiano, il pretendere sempre il massimo e la ricerca del miglioramento continuo. E, ovviamente, anche un pizzico di fortuna. Prometto che darò sempre il centocinquanta per cento per questa maglia e non vedo l'ora d'iniziare.
«La serie D? La conosco bene ed è una categoria assolutamente difficile, soprattutto quando viene additata come la favorita perché, a quel punto, tutte le squadre di medio - bassa classifica scendono in campo per fare la partita della vita quando ti affrontano. Ci sarà da lottare, ma io sono pronto.»
 
 La scheda di Grasjan Aliù 

Nato a Durazzo (Albania) il 5 novembre 1989, Aliù è un attaccante di enorme duttilità, in grado di agire sia da prima che da seconda punta, dall'ottima struttura fisica (181 cm d'altezza x 76 kg di peso), con grandissime qualità tecniche e un innato senso del gol.
Trasferitosi giovanissimo in Veneto, terra nella quale risiede da sempre, cresce calcisticamente nel settore giovanile del Battaglia Terme per poi accasarsi, all'età di 17 anni, all'Abano Calcio, con cui vince subito il campionato di Promozione (2007 - 2008) e affronta successivamente il torneo d'Eccellenza, realizzando 9 reti in 27 partite e mettendosi in luce come uno degli under più promettenti della categoria.
Nel 2009 passa all'Albignasego in serie D e, a 20 anni, disputa un'incredibile stagione, giocando 36 partite e realizzando 16 reti.
Nel successivo triennio veste la maglia dell'Este, sempre in serie D, ma complici alcuni infortuni, non riesce a dimostrare il suo reale valore con uno score complessivo di 29 presenze e 8 reti.
Nel 2013 si concretizza il suo passaggio al Campodarsego, dove resterà per cinque stagioni, realizzando valanghe di reti.
Nel biennio in Eccellenza, concluso con il doppio successo in campionato e Coppa Veneto, disputa 55 partite segnando 28 reti e in serie D il bomber patavino è protagonista di un eccellente trienno: dal 2015 al 2018 gioca 102 partite, segnando 43 reti.
Nel 2018 si accasa all'Adriese e i numeri diventano ancora più sensazionali: 24 reti in 33 presenze nell'annata 2018 - 2019, 18 marcature in 25 presenze nell'ultima stagione, quella conclusa anzitempo per l'emergenza legata al Covid-19 con Aliù che si consacra come uno degli attaccanti più prolifici dell'intera categoria.
Il suo score complessivo conta 225 presenze e 109 reti in serie D, 82 presenze e 37 reti nel campionato d'Eccellenza veneto.
Nella prossima stagione Grasjan Aliù indosserà la maglia numero 9.
 
 La scheda di Simone Salviato 

Nato a Padova il 12 luglio 1987, Salviato è un difensore di fascia di piede destro, dall'ottima struttura fisica (185 cm d'altezza x 75 kg di peso) e di grande duttilità visto che, nel corso della sua lunghissima carriera, ha ricoperto anche il ruolo d'esterno di centrocampo e di difensore centrale.
Cresciuto nei settori giovanili di Padova, Dolo e Venezia, vive la sua prima esperienza nel calcio dei grandi nella stagione 2005 - 2006 indossando la maglia gialloblù del Trento (allora Trentino Calcio) con cui, in serie D, totalizza 35 presenze e realizza 2 marcature (contro Sambonifacese e Mezzocorona). Il salto tra i pro è immediato e, per due stagioni, Salviato indossa la maglia del Rovigo in serie C2 (51 presenze e 1 rete), una delle quali - la prima - proprio agli ordini di mister Carmine Parlato.
 
Le ottime prestazioni con la casacca biancazzurra lo proiettano direttamente in serie B, categoria nella quale militerà per otto stagioni consecutive.
Prima indossa il biancorosso del Mantova per due anni (50 presenze e 3 reti), poi si trasferisce al Livorno, dove resterà per tre stagioni (97 presenze e 4 reti), vincendo i playoff nella stagione 2012 - 2013 e conquistando la promozione in serie A.
Successivamente si divide per una stagione tra Novara (17 presenze) e Pescara (15 presenze), poi resta un anno e mezzo a Bari (20 presenze) con trasferimento a metà della stagione 2015 - 2016 al Lanciano (12 presenze e 1 rete).
Nel 2016 torna in C alla Cremonese (37 presenze e 1 rete), con cui conquista promozione nel torneo cadetto, che affronta per metà stagione (2 presenze), prima di trasferirsi al Padova in serie C a gennaio 2018: con la squadra della sua città scende in campo 12 volte, conquistando un'altra promozione - la seconda della carriera - in serie B.
 
Resta sino a gennaio in cadetteria con biancorossi (8 presenze) per poi accasarsi (gennaio 2019) al Vicenza in C (9 presenze).
Nell'ultima stagione, conclusa anzitempo per l'emergenza Covid-19, ha militato tra le fila della Luparense in serie D, con cui ha disputato 16 partite mettendo a segno 1 rete.
Il suo score complessivo conta 221 presenze e 8 reti in serie B, 58 presenze e 1 rete in serie C, 51 presenze e 1 rete in serie C2, 51 presenze e 3 reti in serie D.
Nella prossima stagione Simone Salviato indosserà la maglia numero 6.

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