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I 58 anni dalla rifusione della Campana dei Caduti

Grande successo del Lions Rovereto domenica 2 ottobre sul Colle di Miravalle

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Grande successo quest’ultima domenica 2 ottobre sul Colle di Miravalle, dove i tre Lions Club di Rovereto hanno voluto ricordare il 58° anniversario dalla rifusione della Campana dei Caduti, avvenuta il 1° ottobre 1964 presso le Fonderie Capanni di Reggio Emilia.
Fu decisivo in quella circostanza il finanziamento dei Lions Club italiani, che Padre Eusebio Iori, con la sua nota determinazione andò nel maggio 1961 a sollecitare con successo al loro Congresso nazionale di Alghero, qualche mese dopo che la Campana ebbe a subire una rottura sul Torrione Malipiero del Castello dov’era posta a quel tempo.
Non è casuale, infatti, che su Maria Dolens sia stato impresso per sempre, all’atto della rifusione, il logo dei Lions International, la più grande associazione di servizio esistente al mondo e riconosciuta come tale anche dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
 
La significativa cerimonia è stata aperta con la deposizione di una corona d’alloro da parte dei Presidente dei tre Lions Club roveretani, ovvero Laura La Micela (Lions Club Host), Nives Tisi (Lions Club Fortunato Depero) e Franco De Toffol (Lions Club San Marco), a firma per l’appunto de «I Lions di Rovereto».
È seguito l’intervento del Vice Reggente della Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto Lorenzo Saiani, che ha ringraziato i Lions per questa loro precisa volontà, in un momento storico dove gli appelli alla pace sono responsabilmente doverosi.
Laura La Micela ha letto, con viva emozione sua e di tutti i presenti, la poesia San Martino sul Carso di Giuseppe Ungaretti e «Uomo del mio tempo» di Salvatore Quasimodo. Franco De Toffol ha sottolineato l’universalità del messaggio della Campana dei Caduti, nata dalla ferma volontà di don Antonio Rossaro all’indomani della Grande Guerra, ben intuita nel maggio del 1961 anche da tutti i Lions italiani, che seppero agire con immediata generosità.
 

 
Nives Tisi ha giustamente riconosciuto i grandi meriti di Padre Eusebio Iori, quale pastore instancabile di pace e di dialogo continuo tra i popoli e tra le diverse religioni.
L’Assessora alla Cultura di Rovereto Micol Cossali ha portato ai Lions della città il saluto e il sincero ringraziamento dell’Amministrazione comunale, dando loro merito anche di molte altre iniziative di sostegno e di crescita sociale e culturale della nostra comunità.
Loredana Bavosa, Governatrice del Distretto lionistico 108 Ta1, ovvero dei Lions Club delle province di Bolzano, Trento, Verona e Vicenza, ha sottolineato la comunione di valori e di intenti tra il messaggio della Campana dei Caduti di Rovereto e l’agire quotidiano di quasi un milione e mezzo di Soci Lions in oltre 220 Nazioni di tutti i continenti.
 

 
Presente pure la Presidente Antonella Genovesi della Zona C, che raggruppa i Lions Club di Rovereto, Arco, Riva del Garda e delle Valli Giudicarie e Rendena.
Pochi istanti prima del mezzogiorno, il giovane Pietro Ischia, quindici anni, con la sua tromba ha avvolto il Colle di Miravalle in un leggero velo di luce con le note de «Il silenzio»: atmosfera magica, occhi lucidi, pensieri di speranza.
I 100 rintocchi della nostra amata Campana hanno chiuso degnamente una mattinata che rimarrà indelebile negli annali, nelle menti e nei cuori dei Lions cittadini, come pure delle molte persone che hanno voluto essere presenti in questa occorrenza certamente autorevole e importante.

Paolo Farinati


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