Le emozioni di Luca Carboni sono sbarcate a Trento
Un vero incanto di parole, musica, video e luci disegnate da Arturo Tramontano che rappresentavano visivamente i contenuti delle canzoni
«Fisico e Politico» il tour del cantautore bolognese Luca Carboni è approdato giovedì sera al Teatro Auditorium di Trento: è stato un altro bel concerto d’autore proposto da Roland Barbacovi con l’Agenzia Showtime di Merano.
Un crescendo di emozioni ha coinvolto un pubblico numeroso e di tutte le età, anche se era formato per la maggior parte dai giovani degli anni Ottanta e inizio Novanta, l’epoca in cui Luca Carboni si è affermato con le canzoni che oggi sono già dei classici della musica italiana, da «Farfallina» a «Silvia lo sai», da «Ci vuole un fisico bestiale» a «Mare mare» e «Vieni a vivere con me» che giovedì sera hanno chiuso il concerto all’Auditorium.
Sul palco accade un vero incanto di parole, musica, video e luci disegnate da Arturo Tramontano che rappresentavano visivamente i contenuti delle canzoni: complessi effetti luminosi creano nello spazio geometrie effimere o atmosfere più fluttuanti, che esprimevano il carattere essenziale e, insieme evocativo, dei testi di Carboni.
Come richiama il nome del tour, non è sottovalutare il Carboni «politico», con le canzoni dove l’aspetto più intimistico e introspettivo, tipico della sua sensibilità artistica, si fonde con quella sociale, in canzoni come «La mia città», «Persone silenziose», «Gli autobus di notte» e «Inno nazionale» dove, al cospetto di varie bandiere proiettate sullo sfondo, denuncia la stupidità dei fanatismi dentro uno stadio, tra fazioni opposte di tifosi, ma anche quelli in campo politico.
Due i toccanti omaggi: il primo a Pierangelo Bertoli, quando Carboni e Alberto Bertoli, figlio del cantautore di Sassuolo, hanno eseguito «Eppure soffia»; verso la fine del concerto, Carboni canta «Piazza Grande» in omaggio a Lucio Dalla, suo concittadino e primo scopritore del suo grande talento musicale.
Dopo il concerto, la coda di fans nei camerini e fuori dal teatro è davvero lunga, per autografi e foto di rito, a cui Luca Carboni si è prestato con grande disponibilità e simpatia; tra i fans di sempre anche c’è anche Chiara Limelli, la giornalista trentina di Radio Italia Anni Sessanta (foto sopra).
Hanno salutato Carboni anche Alberto Faustini e Pierluigi Depentori, rispettivamente direttore e caporedattore del quotidiano «Trentino», che il mese scorso hanno organizzato un incontro pubblico molto seguito con il cantautore bolognese, nell’ambito del festival «Trentino.Live».
Sandra Matuella
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