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Le due parole di Patrizio Roversi sul Muse – Di Sandra Matuella

«Il Muse è l’anello di congiunzione tra la platea dell’ignoranza diffusa (di cui faccio parte) e il mondo della scienza che ha bisogno di essere tradotto e comunicato»

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Tra gli ospiti speciali presenti all’inaugurazione del Muse, c’erano il conduttore televisivo Patrizio Roversi e Claudia Andreatti, Miss Italia 2006.
Entrambi hanno partecipato al Talk show «Attrazioni» condotto da Carlo Massarini e hanno raccontato a L’Adigetto.it le loro impressioni sul museo più «cool» d’Italia, insieme ai loro progetti televisivi e non solo.
 
Due parole sul Muse?
«Il Muse è l’anello di congiunzione tra la platea dell’ignoranza diffusa di cui faccio parte e il mondo della scienza che ha bisogno di essere tradotto e comunicato, – osserva Patrizio Roversi. – La scienza può offrire alla collettività strumenti che possono diventare temi politici veri e propri perché permettono di compiere, con cognizione, scelte inerenti alle energie sostenibili e ai materiali ecocompatibili: sono scelte che prevedono una certa sensibilità e conoscenza, per nascere da una convinzione profonda e non da una posizione puramente ideologica.»
 
Nelle sue trasmissioni televisive e negli spettacoli teatrali si occupa spesso della divulgazione di temi scientifici, tra cui di Dna e le informazioni genetiche condivise tramite i social network, insieme al genetista Sergio Pistoi. Come è nata la sua passione per la scienza?
«Io ho fatto il liceo classico, quello di una volta, e in seguito ho avuto un sacco di complessi perché pensavo che solo gli scienziati riuscivano a spiegare il mondo, mentre io non ne avevo gli strumenti.
«Oggi invece, credo sia necessaria una sintesi tra la cultura umanistica e quella scientifica, tra l’arte e le nuove tecnologie: sintesi che in questo museo c’è, è una sua intenzione precisa che arriva alla gente e infatti non è repellente come i vecchi musei della scienza, polverosi e pieni di bacheche, dove ti sentivi un estraneo.
«Al Muse puoi toccare, giocare, divertirti, è una grande installazione senza essere però, un’americanata: ecco, lo definirei così, un parco scientifico divertente.»
 
Quali sono i suoi prossimi impegni televisivi?
«A fine settembre condurrò Linea Verde, su Rai 1: è una trasmissione importante che ho sempre desiderato condurre perché io sono di Mantova e mio nonno, mio padre, i miei zii sono tutti lavoratori di consorzi di bonifica ambientale , e poi perché credo che oggi l’agricoltura sia uno snodo fondamentale tra turismo, enogastronomia e il paesaggio culturale italiano.»
 
Sandra Matuella

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