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Il successo aristocratico e il trionfo popolare di Battiato

Al Palarotari di Mezzocorona è stato appaludito da un pubblico che non conosce distinzioni di età, sesso, classe, cultura – Di Sandra Matuella

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Un concerto molto atteso che non ha certo deluso le aspettative, al punto di aver letteralmente incantato la platea, quello che Franco Battiato ha tenuto ieri sera al PalaRotari di Mezzocorona, tappa del tour «Apriti sesamo»
Questo evento è stato proposto dalla rassegna «Trentino in musica», firmata da Sonora Musica in collaborazione con il Gruppo Mezzacorona.
Aristocratico e popolare insieme, Franco Battiato è un cantautore amato da un vasto pubblico di tutte le età. Il PalaRotari, infatti, ha registrato il tutto esaurito anche nei posti in piedi, richiamato ben milleduecento persone.
Era un pubblico molto attento e concentrato, specie nella prima parte del concerto dal carattere più mistico e riflessivo, dedicata ai brani di Apriti sesamo: Un irresistibile richiamo, Testamento, Quand’ero giovane, Eri con me, Passacaglia, La polvere del branco, Caliti Junku, Aurora e Il serpente.

Battiato ha sottolineato l’intimità di questi brani, cantando seduto sulla pedana coperta da un tappeto persiano.
Quello del PalaRotari è stato anche un pubblico coinvolto e scatenato, al punto di accorrere sotto il palco per il finale, nella seconda parte del concerto, che Battiato ha dedicato ai suoi grandi successi di sempre: Nomadi, Prospettiva Nevski, La stagione dell’amore, La cura, Ti vengo a cercare, Bandiera bianca, L’era del cinghiale bianco, e poi Voglio vederti danzare e Cuccuruccucu per il gran finale, con lo stesso Battiato che accenna a dei passi di danza nel tripudio generale.
Oltre ad essere un grande cantautore, Franco Battiato è anche neoassessore della regione Sicilia e, ogni tanto, accenna con ironia alla situazione italiana: significativa in questo senso, la mancata esecuzione della canzone «Povera patria», un brano che forse è anche troppo ottimista rispetto alla situazione attuale.
Nel bis, infatti, intona un brano recente, e forse più realistico, che gli è stato ispirato dai festini stile bunga bunga, in cui usa parole tutt’altro che tenere contro la decadenza della classe politica.
Fa qualche accenno anche alla sua terrà, la Sicilia che oggi «si trova in una situazione così così», e quando presenta i suoi musicisti schierati dietro il suo palchetto, osserva: iniziamo da destra, per poi arrivare a sinistra… si spera.

Così, dopo i memorabili concerti di Massimo Ranieri e di Franco Battiato (e in attesa di Renzo Arbore con l’Orchestra Italiana, il 22 marzo, e poi Cristiano De Andrè ad aprile), il PalaRotari è uno spazio sempre più protagonista della scena trentina: tanti i suoi pregi, ad iniziare dalla struttura suggestiva con un ampio e comodo parcheggio fino all’apprezzata degustazione di spumante Rotari offerta dalla cantina stessa prima del concerto.
È una struttura versatile e all’avanguardia che si apre a diversi eventi così, oltre a quelli musicali, dal 24 al 26 maggio ospiterà il Mezzocorona Expo 2013 insieme all’esposizione internazionale di orchidee: per quest’occasione il PalaRotari si trasformerà in una grande serra di fiori esotici.

Sandra Matuella
Servizio fotografico di Alessandro Errigo.

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