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Tre artisti trentini profeti anche in patria – 3. Agostino Carollo

Sandra Matuella intervista per l’Adigetto.it tre artisti di fama internazionale: Nicola Ulivieri, Andrew Basso e Agostino Carollo – Terza parte (il Gran Ballo della città)

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Nicola, Andrew e Agostino: questi magnifici tre trentini della scena mondiale raccontano a L’Adigetto.it le emozioni e i bilanci del loro ritorno in «patria» e, più in generale, i loro progetti.
Oggi parliamo di Agostino Carollo.
 
 
 AGOSTINO CAROLLO
Dopo Nicola Ulivieri e Andrew Basso, Agostino Carollo ha idealmente chiuso in grande stile le rappresentazioni dei «magnifici tre», con il suo gattopardesco veglione danzante al Teatro Sociale, ossia il «Gran Ballo della Città» realizzato nell’ambito del Festival di Musica e Arte «EX».
Sabato 22 dicembre, dalle 9 della sera alle 5 del mattino il teatro si è trasformato nella più grande pista da ballo della città: come al Teatro di Vienna o il Teatro La Fenice di Venezia per i grandi appuntamenti, tutte le poltrone sono state rimosse dalla platea, magicamente avvolta da luci, colori e scenografie suggestive e immersa nella musica eseguita sul grande palco da un ensemble musicale eccezionale formato da un’orchestra, una banda e tre top DJ internazionali: la The Mighty Rainbow International Orchestra, la Banda Musicale Storica Vivaldi, Highpass (remixer di Fatman Scoop, n. 1 in Inghilterra), Spankox (remixer di Vasco Rossi) e Stefan Dabruck (remixer di Lenny Kravitz).
Per sottolineare il legame con la tradizione, reinterpretandone i contenuti e proiettandoli verso il futuro, la banda, l’orchestra e i DJ interagivano tra di loro mentre cantanti, performer, ballerini, VJ e installazioni artistiche inedite rendevano ancora più unica la serata.
C’erano anche ospiti speciali tra i quali Yunna, voce della hit Makaroni dello Zoo di Rete 105, e Maya Dashuk, la celebre soprano russa vincitrice del premio Montserrat Caballer e protagonista di Turandot, Carmen e altre opere all’Arena di Verona.
 
La serata è iniziata con il Gran Gala e molti personaggi in costume d’epoca, le fotografie del pubblico e degli artisti sul tappeto rosso steso per l’occasione all’ingresso del teatro.
Ad aprire le danze, il Gruppo Asburgico di Arco con romantici costumi d’epoca e una suggestiva coreografia ottocentesca.
Così, dal valzer alla techno house e dub-step, passando per il liscio e i balli latino americani la serata si è rivelata un indimenticabile viaggio nel tempo, dentro la musica da ballo degli ultimi cento anni.
 
«Tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900 si svolgevano presso il Teatro Sociale di Trento eventi culturali denominati Gran Ballo i cui protagonisti erano i gruppi musicali più all’avanguardia e più contemporanei dell’epoca, ovvero le bande, – spiega Agostino Carollo. – Il grammofono era stato appena inventato e, in attesa dei primi dischi che sarebbero arrivati nel dopoguerra, toccava alle bande suonare la musica più attuale (per quei tempi).
«I generi più eseguiti erano il Valzer, la Polka, ma soprattutto la Mazurka, che ai primi del ’900 diventò il ballo di tutte le feste.
«A Trento i bandisti non si risparmiavano e facevano ballare dalle 9 della sera fino alle 5 del mattino quei fortunati cittadini che riuscivano a procurarsi il biglietto d’ingresso per una di quelle affollatissime serate al Teatro Sociale, culla della cultura, della mondanità e del costume trentino.»
 
Così, il Gran ballo di Agostino Carollo riprende in chiave moderna questa tradizione, rinnovando la celebrazione culturale e artistica trentina e unendo per una notte le generazioni, giovani e meno giovani, sotto il comune denominatore della musica e del ballo.
Del resto molti degli eventi firmati da Agostino Carollo registrano un grande coinvolgimento di più generazioni, come, ad esempio, le due memorabili feste musicali a Riva del Garda con Boy George, la scorsa estate, o Andy Fletcher dei Depeche Mode, due anni fa, o i diversi appuntamenti con il festival Vivalago, che ospita dj di grido.
 
Il veglione al Sociale, però era un evento di altra natura, dal momento che una festa del genere al Sociale di Trento mancava da oltre mezzo secolo, e ciò che più ha colpito è stata la risposta positiva dei festanti all’abito elegante: nemmeno alle prime teatrali più importanti o ad eventi di particolare rilievo, in città si era vista una scintillante passerella di stole, drappeggi, spacchi vertiginosi, acconciature di tendenza, smoking e tanti altri stili davvero «cool».
 
«Mi ha fatto estremamente piacere vedere al Sociale molte delle persone che solitamente partecipano alle feste che organizzo a Venezia e in altre città in Italia e all’estero – commenta Agostino Carollo – inoltre ho potuto constatare con grande soddisfazione che tra me e il mio pubblico si è creato un rapporto di fiducia, infatti alla richiesta piuttosto impegnativa dell’abito elegante, nessuno si è risparmiato, e tutti si sono presentati all’appuntamento in perfetto stile.»
 
Sandra Matuella
(Fine)

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