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In scena a Rovereto un «Mozart contemporaneo»

Lo spettacolo «Bastiano e Bastiana – MOZartoons» si terrà mercoledì 5 dicembre

Lo spettacolo, allestito dalla Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano e inserito nella Stagione Lirica 2012/2013 del Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento, nasce da un’idea di Giacomo Fornari, autore del testo drammaturgico, e di Nicola Ulivieri che ne ha curato la regia.
Oggi, nel corso di una conferenza stampa, i contenuti dello spettacolo sono stati illustrati dai responsabili progetto artistico, dal presidente del Centro S. Chiara, Ivo Gabrielli, e dal direttore Francesco Nardelli.
Sono intervenuti all'incontro con i giornalisti l'assessore alla Cultura della Provincia, Franco Panizza, e l'assessore alla Contemporaneità del Comune di Rovereto, Luisa Filippi.
Lo spettacolo «Bastiano e Bastiana – MOZartoons» si terrà mercoledì 5 dicembre alle 20.30 al teatro lirico di Rovereto.
 
Wolfgang Amadeus Mozart– ha spiegato Giancarlo Guarino che sul palcoscenico del Melotti dirigerà l'Orchestra “Ensemble Zandonai” – aveva appena dodici anni quando, nel 1768, compose le musiche di Marie-Justine-Benoîte Favart e Harny de Guerville che, a loro volta, si erano ispirati all'intermezzo lirico «di Jean-Jacques Rousseau.»
La partitura mozartiana, che sarà eseguita integralmente, si apre con l'aria Mein liebster Freund hat mich verlassen che vede la contadinella Bastienne lamentarsi del calo delle attenzioni che le dedica il suo innamorato, Bastien.
La ragazza chiede allora consiglio al mago Colas che, nel duetto Auf den Rat, den ich gegeben, le suggerisce come comportarsi. Essendo stato trattato in malo modo e cacciato da Bastienne su consiglio del mago, anche Bastien chiede aiuto a Colas per riconquistare la donna amata e questi lo rassicura con una cerimonia magica (Diggi, Daggi).
Di fronte al comportamento sfacciato della ragazza, Bastien minaccia di suicidarsi. Nel terzetto finale (Kinder,Kinder) interverrà ancora Colas che riuscirà finalmente a riappacificare la coppia.
 
L’opera del genio di Salisburgo, il suo promo Singspiel nato in circostanze poco chiare su commissione del medico e ipnotizzatore Franz Anton Mesmer, ha offerto lo spunto per l’originalissimo progetto firmato dal cantante lirico e regista Nicola Ulivii e dal musicologo Giacomo Fornari, che hanno ricamato uno spettacolo per il grande schermo con i coloratissimi disegni animati di Saul Darù e i cortometraggi di ArmiFerrari raccontando un thriller particolarmente misterioso dove un giovane psicanalista di talento sente delle voci interiori che, a mano a mano, prendono le sembianze di un’opera: un viaggio fuori e dentro una trama rinnovata e raccontata con mistero e ironia.
Nicola Ulivieri ha spiegato che le parti cantate, in lingua tedesca, saranno affidate sulla scena ai tre interpreti previsti dallo spartito mozartiano, mentre il recitativo, rivisitato in lingua italiana, sarà proposto in versione cinematografica.
La storia di Bastiano e Bastiana si intreccerà quindi sullo schermo con la vicenda del celebre allievo di Sigmund Freud, Jakob von Bäcker (personaggio interpretato da Giacomo Fornari), alle prese con un caso apparentemente insoluto del maestro.
Un incendio, infatti, sembra aver bruciato la cartella clinica del paziente Nikolaus Olivenbaum (interpretato da Nicola Ulivieri), di professione illusionista.
 
Ritrovate fortunosamente le carte e grazie alla musica di Wolfgang Amadeus Mozart, von Bäcker scoprirà che il caso non era stato lasciato irrisolto, ma che Freud aveva cancellato ogni traccia della cartella clinica perché spaventato dalla diagnosi.
L’inquietudine del celebre illusionista Olivenbaum diviene pertanto per von Bäcker l’occasione per effettuare un percorso nella musica di Bastien und Bastienne, attraverso gli occhi del paziente, lasciandosi condurre in un viaggio entusiasmante nei morbidi colori delle note.
La realizzazione del filmato, che si avvale anche dell'apporto della voce recitante di Maria Francesca Siciliani, è stata curata da Armin Ferrari.
 
Ad arricchire con una originale scenografia video-proiettata la parte cantata dell'opera, saranno invece i cartoons realizzati da Saul Darù che ha realizzato una serie di dipinti ad acquarello, animati poi al computer.
«Questo nuovo progetto artistico – ha commentato l'assessore alla Contemporaneità del Comune di Rovereto, Luisa Filippi – è frutto di una collaborazione con il Centro S. Chiara che considera il territorio riconoscendone le peculiarità.» Del valore della collaborazione avviata, su più fronti, con Rovereto ha parlato il direttore del S. Chiara, Francesco Nardelli, mentre il presidente del Centro Ivo Gabrielli, al quale ha fatto eco l'assessore provinciale alla cultura, Franco Panizza, ha sottolineato l'importanza di un dialogo con il territorio che sappia farne emergere le potenzialità in un'ottica di qualità.

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