Ore 1.20 - Trentino Rock Live - Piazza Fiera: tocca ai «Tonight»
-9 giorni! Durante la Magica Notte entra in scena il rock progressive della storica band
È l’estate 1986 e due ragazzi, compagni del sabato sera, scorrazzano nelle discoteche divertendosi come matti.
Ambedue suonano in gruppetti diversi e senza futuro, amano ascoltare la musica, ma soprattutto crearla e suonarla.
Proprio durante questa lunga e calda estate, Massimo Negriolli e Silvano Leonelli cominciano a far progetti. Ambedue seguono il nuovo filone del Pop Rock inglese, ma soprattutto sono innamorati di uno dei più grandi gruppi di sempre, I Genesis.
I progetti però rimangono tali fino all’anno successivo. Infatti, solo nel 1987, i due decidono che è arrivato il momento di fare le cose davvero sul serio.
Trovano in Andrea Rudari, chitarrista dei Cocktail e Claudio Ischia batterista, i protagonisti ideali per costruire una Band che duri nel tempo, nascono così i 10 anni della storia dei Tonight.
«Sul repertorio – ricorda Silvano Leonelli – nessuno di noi transigeva. I Tonight erano nati per suonare il nuovo Pop Rock Inglese ed in particolare il grande repertorio dei Genesis.»
Debuttano il 1° Febbraio 1988 in un teatro di Sant’Antonio stracolmo. È un momento musicale di grande fermento, dove i Supertramp iniziavano il loro irreversibile tramonto, dove nascono Bono e gli U2, i Simple Minds, i Marillion, i Dire Straits.
I Tonight salgono sul treno del Rock progressive, che non abbandoneranno mai più, proponendo questo repertorio live per oltre 10 anni ed in più di 200 concerti.
Nel 1990 incidono un 45 giri che viene lanciato nel circuito delle radio private milanesi e che viene regolarmente inserito nelle scalette radiofoniche di tutte le radio.
Nel 1992 preparano un Demo di 4 pezzi e aprono il concerto di Liguabue al teatro Santa Chiara di Trento, nel 1993 vincono la rassegna dei gruppi al concorso «Mondo Rock».
In 10 anni di musica dimostrano anche la loro creatività, proponendo in molti concerti live un repertorio musicale legato alla musica propria.
Nel 1997 l’avventura finisce, il batterista Claudio Ischia vuole trasformare la passione di una vita in una professione, gli altri invece no.
Claudio Ischia raggiungerà l’obbiettivo diventando un turnista molto apprezzato che tutt’ora vive solo di musica.
Andrea Rudari, dopo alcune esperienze, smetterà.
Massimo Negriolli continuerà a fasi alterne la sua carriera di musicista suonando dapprima con la Manhattan big band e poi con i Web com.
Silvano Leonelli invece ha continuato con coerenza e impegno il suo percorso musicale suonando con gruppi trentini di primo piano, quali i Phedra, Web Com e M&MS.
Inoltre sta tutt’ora portando in molti teatri Trentini in qualità di direttore musicale 2 Musical di enorme successo.
All you need is love, composto interamente con canzoni dei Beatles, e Is My Time che sta diventando un successo anche fuori i confini della nostra regione.
Anche dopo la fine della Band, i 4 Tonight sono sempre rimasti in contatto, cementando ancora di più la loro ventennale amicizia, cosa oggi piuttosto rara, specie fra musicisti.
Ed è stato l’affetto che li lega da sempre che ha decretato il ritorno dei Tonight, che saranno i protagonisti del grande concerto che si terrà Domenica 18 Marzo 2012 presso il Teatro di Martignano.
Per loro è un altro punto di partenza, è di nuovo la voglia di rimettersi in gioco, tutti insieme ancora una volta.
E per la prima volta ospitiamo sul nostro giornale l’intera Band al completo per la consueta intervista di Trentino Rock.
Il loro viso è quello di sempre, quello di tanti anni fa, giovanile, simpatico, ironico e pieno di entusiasmo verso la vita e la musica.
Cosa sono servite tutte le esperienze musicali insieme nel quotidiano delle vostre vite?
«Prima di tutto ci hanno aiutato a trovare moglie – esordisce ironicamente Andrea Rudari. – In realtà per tutti noi è stata come un rifugio che ci ha aiutato a superare i momenti difficili della vita, inoltre la musica è stata una maestra per la nostra crescita relazionale.»
Questi sono dei bei consigli per i giovani musicisti vero?
«Penso che i giovani d’oggi – risponde Silvano Leonelli – debbano suonare tutti i generi musicali, con passione e molta pazienza senza l’angoscia di un ritorno musicale immediato. La musica è lenta ma inesorabile e quasi sempre ti ritorna indietro quello che hai dato.»
«Credo sia anche importante – aggiunge Massimo Negriolli –ascoltare i musicisti con più esperienza e soprattutto aver l’umiltà di ascoltare chi suona insieme a te all’interno della Band.»
Quale ritenete il vostro più grande concerto di sempre?
«Sono molti – precisa Claudio Ischia – direi che tutti i concerti che abbiamo fatto al Teatro S. Antonio meritano una menzione. Per noi però il più grande di tutti è stato a Concentratissimo Rock nei primi anni 90.»
Quali sono i gruppi di riferimento che stimate di più nel panorama mondiale?
«I Genesis, I Pink Floyd e i Deep Purple.»
Chi avete seguito con maggior attenzione fra i gruppi trentini?
«Gli Ufo Fliers, gli Hi-fi5, I giardini da Tea che sono sempre stati erroneamente bersagliati dalla critica, I Varycella Naphtaline e il grande Goran Kuzminac spesso a torto dimenticato.»
Ricordate qualche aneddoto divertente legato a qualche vostra performance?
«Mi piace ricordare – la risposta è di Andrea Rudari – quella volta che il proprietario di un locale aveva fatto un contratto a due band diverse per la stessa sera. Mentre stavamo montando gli strumenti vedemmo arrivare una band di Bolzano che a parer loro doveva esibirsi sul nostro stesso palco. Il proprietario capì subito di aver commesso un errore logistico e ci propose di suonare tutte e due a metà prezzo. La band di Bolzano se ne andò piuttosto contrariata.»
Come sta la musica oggi?
«Ormai sono finite le idee – ritiene Max Negriolli. – Tutto viene strumentalizzato e costruito solo per le vendite. È come il gatto che si morde la coda, infatti oggi i dischi non si vendono più.»
Qual è stato a parer vostro il migliore decennio per la musica?
«Non ho dubbi – ne è certo Claudio Ischia. – Se gli anni 60 sono stati i più importanti dal punto di vista innovativo, gli anni 70 ed 80 sono stati invece i più propositivi. In questi anni sono nati i grandi fenomeni musicali quali il Reggae, il punk, la disco Music e il funky.»
Com’è cambiata la musica oggi?
«Oggi a parer mio – ce lo dice Silvano Leonelli – la musica si è molto fossilizzata, credo che fra un po’ ci sarà finalmente il ritorno della figura dell’artista che negli ultimi anni ha sofferto le strategie della comunicazione e delle grandi Lobby musicali.»
C’è qualche rimpianto, cambiereste qualche vostra decisione?
«Forse potendo tornare indietro – ammette Silvano Leonelli, – cercherei di tener unito il gruppo e quindi evitarne lo scioglimento.»
Perché questo ritorno?
«Ci siamo accorti – interviene Max Negriolli – che non è poi così facile trovare del feeling con gli altri musicisti, da qui l’idea di riunirci di nuovo e lavorare insieme. È già pronto un Cd che uscirà a breve con dei nostri brani creati negli anni 90 e rivisitati e arrangiati seguendo le nuove sonorità.»
Quindi credete ancora nella musica?
«Sempre e dovunque! A questo proposito una canzone del nostro ultimo disco dice. La musica per noi è quel brivido che ti fa tremar la pelle e quello che è difficile ti diventa facile. Parlare, spiegare quello che tu sei, cantare, gridare a te ciò che vorrei.»
Per loro la musica è sempre stata la casa dove rifugiarsi, dove soffrire e superare i grandi momenti di difficoltà, a cui la vita, a volte ti mette di fronte.
Ed è bello pensare che dopo quasi 15 anni tutti facciano ritorno al tetto natìo, dove un’estate di quel lontano 1987 tutto ebbe inizio.
Per i 4 amici è stato un vagabondare continuo, ma sempre con la consapevolezza e la speranza che un giorno di sarebbero ritrovati.
«Per noi – conclude – Silvano Leonelli – è come un risveglio che avrà il suo culmine Domenica sera nel concerto del ritorno. Credo che il luogo migliore per proporre la nostra musica sia il teatro, lo è sempre stato, anche 20 anni fa. Il teatro è un posto che andrebbe sfruttato maggiormente per così abituare il pubblico ad ascoltare e non a sentire.»
Come 25 anni fa, un altro nuovo debutto li attende, sempre insieme, e come allora sempre in un teatro.
Ma stavolta siamo sicuri che non sarà… Alone tonight…
Roberto Conci
[email protected]
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