«All About Apple», dove la mela prende vita - Di Daniela Larentis
Il museo, aperto al pubblico dal 28 novembre, raccoglie quasi tutta la produzione Apple, ospitando anche opere dell’artista trentino Carlo Busetti
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«All About Apple» raccoglie quasi tutta la produzione dei prodotti Apple, a partire dai primi prototipi degli anni Settanta fino ai giorni nostri.
È «il museo Apple dove la mela prende vita», da poco inaugurato a Savona, un’interessante meta per turisti e appassionati del noto marchio americano, i quali possono approfittare dell’occasione per scoprire l’incanto di una città che ha molto da offrire e di una regione meravigliosa, la Liguria.
I prodotti della Apple hanno da sempre un valore altamente simbolico: essi rappresentano un certo modello culturale, veicolano una certa visione del mondo; hanno a che vedere quindi con l’identità di chi li vende, ma anche di chi li acquista.
Non si può parlare di Apple senza citare Steve Jobs, il «padre del Mac», fondatore di Apple, l’uomo che attraverso una serie di innovazioni tecnologiche e prodotti divenuti icone ha cambiato il mondo.
A proposito di Apple, ecco una sua citazione tratta dal libro a lui dedicato a cura di George Beahm, intitolato «Siate affamati, siate folli – Steve Jobs in parole sue» (Edizioni Bur, Rizzoli): «E se Apple non esistesse? Pensateci. Time non verrebbe pubblicato la settimana prossima.
«Il 70% circa dei quotidiani statunitensi non uscirebbe domattina. Il 60% circa dei ragazzi non avrebbe un computer; il 64% dei docenti non avrebbe un computer.
«Oltre la metà dei siti web creati su Mac non esisterebbe. Dunque qui c’è qualcosa che vale la pena di tutelare. Capito?» (Time, 18 agosto 1997).
Al museo Apple sono esposte anche alcune opere di Carlo Busetti, l’artista trentino del «Surrealismo digitale» che si esprime artisticamente sfruttando le potenzialità dell’Ipad, utilizzandolo come una tavolozza virtuale su cui, direttamente con le dita o mediante l’uso della penna, stende il colore.
A Savona è in mostra un suo quadro retroilluminato, un’interessante applicazione dell’arte digitale, a cui è abbinato un video (realizzato da Riccardo Busetti) che evidenzia le varie fasi di realizzazione del quadro stesso, un’opera di forte impatto visivo che presenta la particolarità di poter essere acceso di notte o in situazioni di scarsa luminosità.
Esposta anche un’opera il cui supporto non è né carta né tela e nemmeno il pannello di alluminio o alucobond a cui Carlo Busetti ci ha da tempo abituati, bensì una borsa presentata in diverse mostre che ha raccolto già grandi consensi.
È stata realizzata impiegando un materiale ecologico innovativo, la «pelle mela», un materiale molto versatile di derivazione non animale ottenuto dall’impiego degli scarti del frutto, inventata, se così possiamo dire, da un imprenditore creativo, un eclettico personaggio inserito nel tessuto economico-sociale altoatesino, l’ing. Albert Volcan, ricercatore, costruttore, progettista concreto, a cui sta particolarmente a cuore la salvaguardia dell’ambiente.
La mela rappresenta come ben tutti sanno il marchio di Apple, un frutto incredibile che è da considerarsi anche un po’ il simbolo del Trentino. Non solo è gustosissimo, ma il suo consumo è consigliato (la saggezza popolare insegna: «una mela al giorno toglie il medico di torno»).
Abbiamo ancora sottolineato il fatto di come le mele non siano mai tutte uguali, ogni varietà ha una propria forma, un proprio colore, una propria fragranza e sia che si tratti della dolce Golden Delicious, dell’intensa Red Delicious, della fresca Granny Smith o di tutte le altre, ognuna rappresenta un vero miracolo della natura: pensare di poterne riutilizzare gli scarti di lavorazione trasformandoli in oggetti d’arte, è tanto incredibile quanto straordinario.
Cogliendo l’occasione dell’inaugurazione del museo, abbiamo avuto modo di porgere alcune domande a Monica Brondi (foto seguente), Responsabile della Comunicazione di All About Apple Museum.
Di che cosa si occupa e qual è il Suo ruolo all’interno del Museo?
«Ho una formazione da storica dell'arte ma professionalmente sono nata come copywriter e creativo pubblicitario: proprio per questo da sempre sono utilizzatrice di computer e dispositivi Apple, che nel settore grafico sono quelli più diffusi.
«Per questo seguo e organizzo le attività dell'Associazione All About Apple da più di 10 anni, in veste di Responsabile della Comunicazione della collezione e di quello che oggi è All About Apple Museum».
Cosa è e quando nasce il museo All About Apple di Savona?
«L'AAA è un'associazione di collezionisti di esemplari Apple fondata da Alessio Ferraro che, con altri appassionati, ha dato vita al primo nucleo della collezione.
«Una collezione che oggi vanta 9.000 esemplari originali Apple e il primato di essere l'unica ad avere avuto un riconoscimento direttamente da Cupertino, la sede di Apple America, direttamente da Steve Jobs.»
Quando è nato il progetto?
«Il progetto del Museo è nato da un casuale ritrovamento di materiale storico Apple nell'ormai lontano 2002, e da subito è stato impostato come testimonianza, rivolta al pubblico, della nascita e dell'evoluzione dell'informatica personale attraverso i prodotti di questa grande azienda.
«Ci sono voluti più di dieci anni di lavoro, interamente svolto dai volontari dell'associazione onlus che sovrintende il museo, per riuscire ad ottenere una collocazione con le caratteristiche necessarie affinché la sua visibilità, già nota attraverso i canali informatici, potesse contare su una sede prestigiosa e potenzialmente raggiungibile da un grande flusso di visitatori.
«La mia agenzia di comunicazione, Punto a capo, in questo lungo percorso di completamento e di lancio della collezione, è diventata partner strategico del progetto e ne ha consentito lo start up, attraverso la creazione di eventi e mostre.»
Fra queste ne può ricordare qualcuna?
«Ricordiamo, tra tutte, la mostra Apple Generation. Storia di un mito e miti della nostra storia, un itinerario quasi nostalgico tra fenomeni cult e di costume legati ai miti Apple, allestita nel 2012 alla Fortezza del Priamardi Savona.
«A questa esposizione sono seguiti i due importanti eventi ideati e realizzati per il Festival della Scienza di Genova: Tecnologia Visionaria, progetto realizzato, in collaborazione con CIMA Research Foundation e altri partner e centri di ricerca europei, e poi ancora la mostraTecnologia antropomorfa realizzato in collaborazione con IIT, Istituto Italiano di Tecnologia, il DIBRIS dell'Università di Genova e l'azienda ab medica, leader in tecnologie medicali e chirurgiche, sui temi della robotica e del design.
«In questa fase di promozione della Collezione, ho accompagnato l'associazione verso l'acquisizione di questa nuova e prestigiosa sede fornita dall'Autorità Portuale di Savona: strategica perché nel cuore della Darsena e del centro storico, collocata di fronte al Terminal Crociere Costa, crocevia di flussi turistici internazionali decisamente importanti, con la presenza di 1.200.000 croceristi l'anno.»
Ci può raccontare qualcosa sulla recente inaugurazione del museo Apple?
«L'inaugurazione, avvenuta il 28 novembre scorso, ha confermato le ns. aspettative circa un interesse non solo locale, intorno a questa realtà.
«Il mio compito in questa nuova fase di lancio della collezione, è quello di far vivere questo spazio espositivo come una realtà in costante evoluzione. Abbiamo ideato per questa inaugurazione un claim che riassume questo concetto: All About Apple. R-Evolutionary Museum, perché vogliamo che si rinnovi costantemente per richiamare sempre nuovi visitatori.
«Il bianco e lo stile minimalista ed essenziale sono gli elementi distintivi del progetto di allestimento, curato dall'Arch. Luigi Lorenzini. Ai partner e sponsor, che abbiamo selezionato per affinità di mission e valoriali rispetto al progetto AAA, abbiamo proposto formule di partecipazione personalizzate, non convenzionali, come eventi a tema, visite guidate e addirittura mostre itineranti in città italiane ed europee.
«Tim è main sponsor 2015 dell'iniziativa, e Costa si conferma big partner. Insieme a loro naturalmente ci sono altre aziende sponsor, del mondo tecnologico e non solo, che hanno creduto nell'idea di un museo differente».
Qual è il vostro principale obiettivo?
«Il nostro obiettivo, e in particolare quello del nostro marketing strategico, è quello di individuare aziende e realtà che possano avere delle argomentazioni e dei temi commerciali collegabili concettualmente e per analogia con quelli di AAAMuseum.
«Un concetto che abbiamo lanciato di recente è quello di promuovere L'AAAMuseum come il museo della mela per antonomasia, e quindi con possibile coinvolgimento di realtà produttive o commerciali legate proprio a questo mitico frutto, simbolo potente e evocatore di valori positivi.
«Insomma, l'avventura continua, verso sempre nuovi link e nuove partnership, che possano rendere fruibile questo piccolo grande gioiello di tecnologia e di innovazione, al più ampio numero possibile di visitatori.
«Piccola anticipazione, prossimamente all'AAA Museum, un concerto di Mauro Sabbione, ex tastierista dei Matia Bazar e musicista brillante e innovatore, intervenuto all'inaugurazione del 28 novembre scorso, che ha eletto questo spazio come uno spazio ideale per performance musicali ambientate in un contesto tecnologico dalle atmosfere magiche.»
Daniela Larentis – [email protected]
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