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«Vicino|Lontano», la mostra del Gruppo Acquerellisti Trentini

Inaugurata l’8 aprile a Torre Mirana, Sala Thun, Trento, resterà aperta al pubblico fino a sabato 18 aprile 2015

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Il Gruppo Acquerellisti Trentini ha inaugurato da poco, l’8 aprile, una mostra dal titolo «Vicino|Lontano», nella splendida ambientazione di Torre Mirana, sala Thun, in Via Belenzani 3, Trento. L’esposizione nasce dall’interpretazione pittorica di due concetti complessi quali la vicinanza e la lontananza.
Due parole, vicino e lontano, che suggeriscono un’infinità di immagini che riguardano l’attualità, ma anche i ricordi del passato.
Vicini o lontani possono essere desideri non ancora realizzati, sogni che vagano sospesi fra il presente e il passato, ma anche le scoperte tecnologiche e molto altro.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a sabato 18 aprile 2015, nel seguente orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
 
Gli artisti in mostra sono: Rita Ansuini, Renata Albertini, Luca Beltrami, Luigi Bevilacqua, Enrica Buratti, Silvia Camera Tommasi, Rosanna Camurri Cobbe, Vilma Casagrande Dallabrida, Magda Delaini, Wilma De Nadai Ianeselli, Renata Di Palma, Michela Galione, Sandro Giordani, Raffaella Keller, Daniela Larentis, Licia Marampon Foches, Lina Pasqualetti Bezzi, Franca Rebuffat Viola, Maria Maddalena Rizzi, Bianca Maria Zambiasi, Fiorella Zocchio Saloni.
 
Dal 1998, anno di fondazione del Gruppo Acquerellisti Trentini (G.A.T.), ad oggi l’attività associativa è stata intensa, infatti si sono susseguite molte esposizioni, fra le quali ne ricordiamo una recente, nel 2012 in collaborazione con l’Associazione Alzheimer, dal titolo «L’arte, respiro per la mente», poi quella di Mezzocorona, in occasione della manifestazione Palazzi Aperti nel maggio 2013, dal titolo «In cammino: nel tempo, nei luoghi, nei sogni», e quella di Cognola nell’ottobre del 2013 in collaborazione con il Circolo Culturale Cognola dal titolo «La pittura, occasione di festa e cultura», tutti eventi che hanno riscosso un ampio successo come del resto i precedenti.
 

 
Abbiamo avuto modo di porgere alla presidente del Gruppo, Enrica Buratti, alcune domande.
Lei è la presidente del Circolo Culturale di Cognola e la neopresidente del Gruppo Acquerellisti Trentini (G.A.T.), ci potrebbe ricordare quando è nato questo gruppo e darci qualche breve informazione sull’associazione?
«Il Gruppo Acquerellisti Trentini è sorto nel 1998. Lina Pasqualetti Bezzi, prima presidente del Gruppo, ora presidente onoraria, Luigi Bevilacqua e Carla Corradi ne sono stati i soci fondatori, con il preciso scopo di promuovere la conoscenza e la diffusione dell’acquerello.
«Infatti non esistevano fino ad allora a Trento associazioni che si interessassero esclusivamente all’affascinante tecnica dell’acquerello, non avendo in Trentino una significativa tradizione pittorica del genere, al contrario dell’Alto Adige e del mondo tedesco ove il gusto per l’acquerello è sempre stato più radicato e diffuso.
«Durante il percorso di questi anni trascorsi insieme, tre nostre amiche, che vorrei ricordare, sono purtroppo scomparse: Licia Lenner, Claudia Weber e Leda Ulcigrai.
«Altri soci hanno lasciato il gruppo per vari motivi, ma contemporaneamente, con entusiasmo, ne sono subentrati di nuovi. Ora sono ventuno i pittori che fanno parte del gruppo, soprattutto donne.»
 
Come mai secondo lei sembrerebbero più le donne a subire il fascino di questa tecnica, così apparentemente facile ma al contrario notoriamente difficile?
«Me lo sono chiesta molte volte anch’io, probabilmente perché è una tecnica più delicata, ma ci sono degli acquerellisti uomini, la storia ce lo insegna, straordinari, che hanno una sensibilità superiore.»
 
In tutti questi anni molte sono state le mostre collettive organizzate dal G.A.T., fra queste ne ricorda una in particolare che le è rimasta nel cuore? Ci può dire due parole sul catalogo dell’Associazione?
«La prima a cui ho partecipato, intitolata Le quattro stagioni, nel 2007, ispirata a Vivaldi. Per prepararla sono stati organizzati una serie di incontri e ha dato tanta soddisfazione.
«Per quanto riguarda il catalogo, l’ultimo è in uscita (segue a quello stampato per ricordare i dieci anni dell’associazione) e celebra i quindici anni di vita del gruppo.
«Contiene l’immagine di un’opera di ogni pittore, un breve curriculum di ognuno, nonché alcune note indicative sul modo di dipingere di ciascun artista (ognuno ha il suo modo di eseguire un acquerello che si distingue dagli altri), inoltre informazioni relative all’associazione e l’elenco delle mostre.»
 
Come Hermann Hesse, il quale scrisse svariate raccolte di poesie e fra il resto fu anche pittore, anche Lei è un’apprezzata poetessa oltre che una pittrice: ci potrebbe dire cosa hanno in comune a suo parere la poesia e la pittura?
«Io penso che siano sorelle, nel senso che ambedue i modi di comunicare indagano l’anima dell’uomo, l’anima del mondo, e quindi cercano di entrare dentro le cose, dentro i problemi, dentro le emozioni della persona per decodificarle e farle emergere. Io ho scritto e poi dipinto per me stessa, per il bisogno di buttar fuori.
«Poi, con l’andar del tempo si avverte il bisogno di confrontarsi con gli altri, altri poeti, altri pittore, si ha voglia di avere dei riscontri, di capire se i problemi che si sentono propri sono anche di altri, e allora vien voglia di pubblicare, di partecipare alle mostre.»
 
Veniamo al titolo della mostra: «Vicino|Lontano». E’ stato difficile affrontare un tema complesso come quello della vicinanza e della lontananza?
«Non è stato difficile, almeno a mio giudizio, visto che il tema era molto stimolante e si prestava a un’infinità di interpretazioni. Naturalmente è un tema che andava meditato e che offriva molte soluzioni, come del resto è stato dimostrato.»
 
Come viene deciso il titolo di una mostra, vi riunite e parlate dell’argomento oppure ognuno lo affronta autonomamente?
«Dipende, alle volte ci troviamo, purtroppo non sempre si riesce. In alcune mostre sono stati organizzati dei momenti di riflessione che si sono rivelati molto preziosi.»
 
Progetti futuri, prossime esposizioni?
«Progetti molti, non abbiamo ancora in calendario una mostra fissata. Di solito ne facciamo un paio all’anno, si tratta di trovare gli spazi e il resto viene da sé.»
 
DL

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