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Carlo Busetti alla Triennale di Arti Visive a Roma

L’artista trentino del Surrealismo Digitale esporrà dal 6 al 13 giugno 2014 alla prestigiosa mostra che verrà inaugurata da Achille Bonito Oliva

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«Volti», pittura digitale su Alucobond (70x50), opera selezionata per la Triennale di Roma.
 
Dopo il successo ottenuto alla Prima Biennale della Creatività di Verona (nel febbraio 2014) l’artista trentino Carlo Busetti, in arte BUCA, è stato selezionato per partecipare anche alla prestigiosa Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma, presso la sede dell’Università La Sapienza.
Manifestazione che si terrà dal 6 al 13 giugno, curata dal direttore artistico prof. Daniele Radini Tedeschi e che sarà inaugurata da Achille Bonito Oliva (Organizzazione La Rosa dei Venti).
L’evento, a cui parteciperanno artisti nazionali e internazionali, quest’anno si propone di interpretare le diverse modalità di linguaggi artistici che durante il triennio 2010-2013 sembrano essersi fusi in una sorta di prosa comune: il figurativismo e l’astrattismo in arte e il funzionalismo e l’ornamento in architettura.
Il tema scelto per meglio rappresentare tale tendenza si lega all’evanescente, al poetico e al fantasioso.
 
Di lato: Carlo Busetti con Sgarbi alla Prima Biennale della creatività di Verona (febbraio 2014). 

Due parole sull’artista Carlo Busetti, ingegnere di professione con l’animo artistico dell’architetto (nato a Cles in provincia di Trento, laureato in ingegneria civile ambientale, è progettista di edifici e costruzioni di legno), le cui meravigliose opere sono veri e propri quadri digitali.
Si tratta di una delle forme più innovative di oggi, che nasce dalla tecnologia, ma che affonda le proprie radici nella manualità e nella tradizione: i suoi primi dipinti digitali, infatti, sono realizzati mediante un tablet Ipad, usato come tavolozza virtuale su cui lui disegna a mano utilizzando le dita, tracciando sullo schermo fantasiose geometrie, poi stampate su vari supporti (dalle lastre di alluminio a quelle in policarbonato retroilluminato). Si tratta di forme che si scompongono e ricompongono continuamente in volumi e colori che richiamano il Cubismo più astratto, le immagini oniriche di Mirò, e gli «scarabocchi» di Kandinsky e Klee; per questo motivo, vista la forte tendenza all’astrazione e al sogno, si può parlare di «Surrealismo digitale».
La sua è una rielaborazione personalissima resa possibile da una grande tecnica di realizzazione, data da una particolare sensibilità manuale.
 

L'invito alla Triennale di Roma (6-13 giugno 2014).
 
Ecco come Carlo Busetti ama definire la sua arte.
«Sotto la spinta dell’inconscio tutto ha inizio: basta solo un foglio bianco sul tavolo e nella mano una penna oppure l’Ipad e su di esso le sole dita… Ed ecco che sulla carta o sul display, prendono velocemente forma, istintivamente, senza alcun studio preliminare, i disegni più strani e impensati, figure realistiche o forme astratte, linee morbide, dolci, rassicuranti o saettanti, tratti ossessivo-compulsivi o disegni romantici e rilassati, colori vivaci o cupi, che esprimono passioni, sentimenti, stati d’animo.
«Da un apparente iniziale scarabocchio si sviluppa il mio disegno figurativo astratto, improntato sull’impulsività, sulla spinta creativa di quel preciso momento, una sorta di gesto, di bisogno liberatorio insopprimibile nell’anima, che mi spinge a rappresentare di getto le sensazioni e tutto ciò che sento dentro.
«Nascono così figure umane fatte di visi, occhi, sguardi, bocche, corpi, talvolta nascoste in figure geometriche elementari o complesse, rappresentazioni in cui anche il colore gioca un ruolo primario.
«Nelle espressioni degli sguardi, nella varietà di forme, linee e colori, le sensazioni di odio, paura, angoscia, tristezza, amore, spensieratezza, felicità…quelle stesse che accompagnano la vita di ciascuno di noi.»
 
BUCA (nome d'arte di Carlo Busetti, BuCa), seguito dalla curatrice Loredana Trestin (Presidente dell’associazione culturale Divulgarti) ha esposto le sue opere presso la Galleria Immagine di Genova. Nel 2013 ha partecipato alla mostra d’arte contemporanea «Why not» (Arezzo), alla mostra d’arte contemporanea «Il colore dei pensieri» presso Villa Serra (Genova) e alla mostra «I luoghi dell’anima», collaterale all’«Anima dei luoghi», presso il Mu. Ma-Museoteatro della Commenda di Prè (Genova).
Altri suoi lavori, infine, sono esposti in collezioni private.
 
Da segnalare inoltre ulteriori eventi, durante i quali sarà possibile ammirare alcune delle sue straordinarie opere digitali:
31/05 -14/06 mostra collettiva «Ri-forme Artistiche», Galleria 20 di Torino
15/08-31/08 mostra personale a Palazzo Pilati di Cassullo (Trento)
10/09- 13/10 mostra collettiva «I ritmi del mare» al Museo Galata di Genova.
 
Daniela Larentis
[email protected] 
 
Nella foto sotto: Farfalle.

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