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«S-comparse. Parlano le farfalle» – Di Daniela Larentis

Gli autori del libro, Emiliano Faccio e Moreno Fabbro, attraverso una raccolta di dieci racconti illustrati, invitano i lettori a riflettere sul destino del nostro pianeta

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«S-COMPARSE. Parlano le farfalle», scritto da Emiliano Faccio e illustrato da Moreno Fabbro (Edizioni Reverdito, 2020), è una raccolta di dieci racconti ambientati in diverse parti del pianeta: protagoniste altrettante specie di farfalle, alcune già estinte, altre in serio pericolo di estinzione.
Il libro è un invito a riflettere sui valori universali dell’amicizia, della solidarietà, della libertà, dell’amore, della giustizia, dell’onestà, della speranza e della fede.
Le farfalle sono molto più antiche dell’uomo, spiegano gli autori: «La loro storia evoluzionistica è iniziata circa 150 milioni di anni fa, mentre la specie Homo sapiens, nella veste genetica cui noi apparteniamo, è apparsa sulla terra da circa 12.000 anni.
«Se immaginassimo di disegnare la linea del tempo su dei fogli di carta millimetrata, indicando in scala le varie ere geologiche, essa coprirebbe l’intera parete di una stanza. Ebbene, su questa linea la storia dell’uomo occuperebbe pochi millimetri.
«Eppure – osservano poi, – la specie Homo sapiens ha una grande considerazione di sé, reputandosi la specie più intelligente ed evoluta. Siamo certi che sia davvero così?»
 
Giuseppe Caruso, frate dell’ordine di Sant’Agostino (vive a Roma e si occupa di Patrologia, cioè di studi relativi ai primi secoli del Cristianesimo), nella prefazione condivide alcuni pensieri: «Fermarsi a riflettere su ciò che sembra scontato e abituale riserva spesso, ma direi piuttosto sempre, molte sorprese.
«Così è capitato a me quando, sfidato dal testo di Emiliano Faccio e dalle illustrazioni di Moreno Fabbro, mi sono soffermato a riflettere sulle farfalle o, per essere più preciso, sul rapporto tra gli esseri umani e questi lepidotteri variopinti.
«Credo che tutti, sin dalla prima età, siamo stati affascinati dalla bellezza delle farfalle. Si tratta di una bellezza fatta di proporzionata simmetria e di colori ben distribuiti e vivaci, caratteristiche quanto mai adatte a catturare lo sguardo dei bambini che non si stancano di inseguirle sui prati e si sforzano – o forse si sforzavano? – di rappresentarle ingenuamente nei loro album da disegno oppure sui loro quaderni a quadretti, in forma stilizzata e in serrata schiera per incorniciare bellamente lo specchio di scrittura del foglio.
«Da sempre le farfalle sono amiche dei piccoli. Ce lo ricorda Giovanni Mosca che in uno dei suoi Ricordi di scuola, nel racconto Il miracolo dell’albero, narra di un suo giovane e sensibile alunno che aveva raffigurato i fanciulli dell’antica Roma, con tanto di elmo e lancia, intenti a rincorrere tra le colonne del foro le farfalle, compagne di gioco e di spensieratezza di un’umanità della quale hanno addirittura preceduto l’insorgenza, come il lettore leggerà nel racconto Prodryas persephone
 
Sottolinea più avanti: «[…] La denuncia per l’insensibilità al tema della salvaguardia dell’ecosistema è molte volte presente tra le pagine di questo libro (iniziando dal titolo, con quella eloquente “S”); una denuncia argomentata e puntuale, come si vede nei racconti Glaucopsyche xerses e Lepidochrysops hypopolia, ma mai fine a se stessa, bensì aperta alla speranza di un futuro diverso, in qualche modo annunciato nella chiusa del racconto Libythea cinyras: la natura infatti cerca sempre di ristabilire gli equilibri turbati, anche attraverso lo stupefacente mimetismo di cui si leggerà a proposito della Biston betularia
Osserva, inoltre, qualche riga più avanti: «Le farfalle di Emiliano e Moreno sembrano conservare, malgrado tutto, una certa fiducia dell’umanità e non si stancano di ricordarle i suoi errori esortandola a fare meglio […]. Una possibilità di cambiamento c’è sempre, e ce lo ricordano ancora una volta le farfalle, simbolo della più radicale delle trasformazioni.»
 
Alcune brevi note biografiche.
Emiliano Faccio. Nasce in Svizzera da emigrati italiani il 16 aprile del 1972. Filosofo, ama ascoltare, pensare, leggere, scrivere, viaggiare e abitare la natura in tutte le sue forme ed espressioni. Vive a Trento.
Moreno Fabbro. Nato a Venezia nel 1966 risiede ad Arco, Trento. Si dedica a tutto ciò che è arte, ha esposto in diverse mostre collettive. Sue le belle illustrazioni pubblicate nel libro.
 
Il volume si rivolge a tutti, ai ragazzi e agli adulti che hanno a cuore le sorti del nostro pianeta.
Purtroppo, nella nostra società del consumismo, caratterizzata dall’assenza di limiti e dal disinteresse al bene comune, abbiamo perso l’antico legame con la natura. Faccio e Fabbro ricordano che le farfalle ci raccontano lo stato di salute della Terra e rispondono con estrema velocità ai cambiamenti innescati dall’uomo, invitando i lettori, attraverso le pagine di questo bel libro, a riflettere sul valore del tempo e sul destino dell’umanità.

Daniela Larentis – d.larentis@ladigetto.it

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