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«The Golden State»: la California – Di Nadia Clementi (1ª parte)

Lo «Stato dell'oro» è una tappa immancabile di un viaggio on the road nel sud/ovest degli Stati Uniti – 1. San Francisco

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Il viaggio che vi proponiamo in questo articolo vi porterà direttamente nel cuore del sogno americano, nel Golden State, la California, baciata dal sole e bagnata dall’oceano. Circondata da deserti e foreste, un territorio ricchissimo di bellezze naturali ma anche di città moderne, cosmopolite e nelle cui strade si respira a pieno l’american dream.
ll suo nome deriverebbe da un romanzo del Cinquecento intitolato «Las sergas de Espladian» di Garci Rodriguez de Montalvo, nel quale veniva descritta la vita della regina Calagia sulla sua isola paradisiaca chiamata appunto California.
Fin da subito quindi il suo destino è legato al nome di una terra mitica, baciata dal sole e dalla fortuna. La sua strada inizia con la corsa all’oro per poi approdare alla Guerra di Secessione quando, con il completamento della prima ferrovia transcontinentale, è diventata la fattoria degli States.
Terre fertili e clima temperato, infatti, la rendono il luogo ideale per coltivare frutta e verdura di ogni genere, nonché ultimamente vini apprezzati in tutto il mondo.
 

 
Oggi la California si presenta come uno stato popoloso (quasi 39 milioni di abitanti) ed estremamente multiculturale, con una netta propensione verso le innovazioni tecnologiche e artistiche. Da sempre infatti questa terra all’estremità occidentale del continente americano è meta di sognatori, aspiranti artisti, geni un po' folli, ragazzi e ragazze che vogliono tentare la strada del successo e hippie innamorati delle spiagge e della libertà dell’oceano.
Un amalgama di umanità che negli anni ha contribuito a dare vita al mondo glamour di Hollywood, al business della Silicon Valley, ai quartieri alternativi di San Francisco, alle utopie dell’amore libero e delle droghe legali. Non è un caso che il motto ufficiale dello Stato sia «Eureka!» (Successo!).
Ciò che colpisce di più visitando questo stato è scovare contraddizioni in ogni angolo, come in tutti gli USA d’altra parte. Regole ferree e proibizionismo si alternano a una visione della vita sorprendentemente tollerante, a una mentalità aperta nella terra delle possibilità e della libertà, l’America.
Così non stupisce nessuno che in California convivano la pena di morte e la marijuana legale, quartieri altolocati con i macchinoni parcheggiati in ogni vialetto e le favelas dei latinos ai margini della città.
 

 
Per noi europei può essere affascinante e allo stesso tempo scioccante questo approccio alla vita così sfaccettato e contraddittorio. Eppure nel nostro viaggio abbiamo incontrato soprattutto persone sorridenti e disponibili, città a misura d’uomo dove i centri abitati e le attività commerciali sono due realtà ben distinte, la sicurezza è impeccabile e la gente dorme con la porta di casa aperta.
Ma un altro aspetto del quale si deve tener conto riguarda il costo della vita: il doppio di quello di casa nostra. Pertanto anche per il turista che si reca in vacanza, il preventivo di spesa è piuttosto pesante: ogni attrazione è a pagamento e i biglietti sono davvero cari, compresi i parcheggi, ristoranti e servizi quotidiani possono risultare costosi soprattutto per noi italiani non abituati all’usanza delle mance, che aggiungono un buon 20% al prezzo iniziale.
I costi, ovviamente, variano a seconda del cambio più o meno favorevole del dollaro.
 

Autostrade in California.
 
Comunque, per chi decide di recarsi in California, la scelta di qualsiasi itinerario ne varrà sicuramente la pena, indipendente dal tempo a disposizione.
È uno stato che a livello turistico ha molto da offrire: tre città tra le più importanti d'America, San Francisco, Los Angeles e San Diego.
Inoltre offre splendidi parchi naturali, come la foresta di alberi giganti del Sequoia Park, le valli incantate dello Yosemite dominate da picchi granitici con cascate maestose, il deserto infuocato della Death Valley con candide dune certamente inospitali e infine paesaggi oceanici grandiosi con quasi 2.000 km di costa e alcuni tratti veramente spettacolari, come il Big Sur tra Cambria e Monterey.
Di seguito il nostro itinerario partirà dalla baia di S. Francisco con tappa alla Silicon Valley, fino a percorrere Pacific Coast Highway detta anche «Route 1» con arrivo a Los Angeles, e ritorno tra le bellezze naturali dei grandi parchi.
 

Cable car in S.Francisco.
 
 San Francisco 
Trasgressiva, cosmopolita, aristocratica e raffinata, sono gli aggettivi più appropriati per rendere omaggio allo stile ineguagliabile di San Francisco. È la città più europea degli Stati Uniti, dove sregolatezza e un generale senso di ordine convivono, è la patria della Beat Generation e di Apple.
L'icona di San Francisco è il Golden Gate Bridge, il ponte arancione lungo 2,7 km che sembra sospeso nel vuoto con le armature che svettano imponenti sopra le nuvole basse per ben 227 metri.
È possibile ammirarlo a piedi, in bicicletta o dall'alto in vari punti di osservazione mentre il transito in automobile prevede un pedaggio di circa 7 dollari. La struttura è semplicemente unica ed emozionante, indimenticabile.
 
Nella baia di S. Francisco a 2,01 km dalla terraferma sorge l'isola di Alcatraz, il carcere più famoso del mondo. Dal 1934 al 1963 l'intera isola è diventata una prigione federale di massima sicurezza che ha ospitato alcuni dei detenuti più famosi del paese, segregati in condizioni disumane.
Oggi è possibile rivivere il mito di Al Capone, Frank Morris e dei film hollywoodiani, mediante i tour organizzati da Alcatraz Cruise e prenotati con almeno due mesi di anticipo.
La visita comprende un audio tour in 11 lingue che spiega la vita dei detenuti nelle squallide celle e le rigide regole del carcere.
Un vero e proprio salto nel passato, narrato da ex-sorveglianti e ex-detenuti che, oltre a descrivere le tremende condizioni di vita all’interno del complesso e nelle celle di isolamento, raccontano storie di famosi tentativi di fuga come «La battaglia del 46» e di sanguinose sommosse nel refettorio.
Nonostante gli ultimi reclusi abbiano abbandonato la prigione nel lontano 1963, il blocco principale del carcere è rimasto intatto. Sono ancora in buono stato le recinzioni in acciaio, le celle claustrofobiche, la sala per la messa, la biblioteca e i famosi «dark holes» (buchi neri) dove i detenuti venivano privati per giorni e giorni della luce del sole.
L'ambiente è piuttosto opprimente, ma dall’isola si può godere di un bellissimo panorama sullo skyline di San Francisco.
 

Alcatraz.
 
Il centro della città, tra le varie attrattive turistiche offre un’emozione da non perdere, la corsa in Cable Car, antichi mezzi agganciati a una rete sotterranea di cavi che scorrono a una velocità costante e permettono in questo modo di superare le pendenze estreme delle colline della città.
L'accesso prevede una lunga attesa, ma la corsa è sicuramente unica nel suo genere, permette di vivere il panorama di «sali e scendi» caratteristico di S. Francisco. Il biglietto è di sette dollari per singolo tratto.
Altro punto di interesse del capoluogo è la Lombard St., la strada più tortuosa del mondo, dove otto stretti tornanti permettono alle auto di percorrere un proibitivo dislivello di strade adiacenti. Il transito oltre ad offrire una veduta spettacolare dall'alto si configura in vero e proprio sogno cinematografico.
 

Lombard Str.
 
Girovagando nella metropoli arriviamo a North Beach uno storico quartiere di S. Francisco, noto come Little Italy. È celebre per l'atmosfera beatnik che si respira passeggiando tra i caffè, le librerie e i locali notturni all'insegna del jazz, del blues e dell'opera.
Qui è possibile ripercorrere le origini della Beat Generation che qui ha avuto origine attorno agli anni Cinquanta per poi avere il suo culmine nel 1968 (il Sessantotto).
La corrente di pensiero attirò migliaia di giovani desiderosi di libertà, manifestandosi in una combinazione di ogni forma di arte, dalla letteratura, alla musica e alla pittura. La zona è davvero suggestiva e merita di essere vista! Basta una passeggiata per sentirsi liberi.
 

Pier 39.
 
La zona del porto è famosa per il Pier 39 che abbonda fin troppo di attrazioni, ma la sua aria festosa sembra piacere ai leoni marini che hanno scelto uno dei suoi moli come fissa dimora.
E infine è d'obbligo salire le ripide scalinate che portano fino al quartiere più alto della collina, il Russian Hill, tra parchi e case vittoriane che si affacciano sul sottostante quartiere museale della Fisherman’s Wharf.
San Francisco è un insieme di tanti mondi che sembrano essersi riuniti in un grande mosaico. Qui convivono popolazioni giunte da luoghi lontani o semplicemente persone appartenenti a credo diversi e stili di vita differenti.
Basta un solo isolato a separare gli inconfondibili odori di China Town dall’aroma del caffè di casa nostra alla spregiudicata e provocatoria comunità gay di Castro, all’aria festosa del quartiere di Mission dei senzatetto, o ancora all’essenza e l’originalità del sol-levante a Japan Center e alla sofisticata Haight Asbury con le sue case vittoriane e quel delicato tocco di snob.
 

Silicon Valley map.
 
All’estremità meridionale della San Francisco Bay, sono raggruppate le comunità note nel loro insieme con il nome di Silicon Valley (S.V.) che incarnano l’anima e il corpo della tecnologia informatica, tra chip in silicone, computer design, app, Apple e smartphone.
Stanno tutte in poco più di dieci chilometri quadrati, ma da sole producono quasi 170miliardi di dollari all'anno.
E oggi Mountain View, Cupertino e Palo Alto, da semplici centri della periferia di San Francisco sono diventati celebri in tutto il mondo per le grandi multinazionali che ospitano.
 

Silicon Valley.
 
Il primo posto interessante per una visita alla Silicon Valley è Palo Alto, situata a circa 50 Km da San Francisco e sede della Stanford University, prestigiosa università americana, fondata nel 1891 è tuttora famosa in tutto il mondo.
Al giorno d’oggi, a Stanford studiano circa 15mila studenti e tra gli insegnanti vi sono numerosi premi nobel e ricercatori la cui fama va ben al di là dei confini statunitensi. Il campus e il complesso di Stanford costituiscono una vera e propria città nella città.
Gli edifici sono in stile vittoriano, eleganti e nobili, degni di un'università la cui quota d'iscrizione è ben 60mila dollari annui.
 

Ingresso Stanford.
 
Lasciato Palo Alto, proseguendo sempre sulla US 101, si giunge nel cuore della Silicon Valley, ovvero la valle di Santa Clara.
Letteralmente Silicon Valley significa valle del silicio; nome corrente, coniato nel 1971 dal giornalista Don C. Hoefler per indicare la parte meridionale dell'area metropolitana della Baia di San Francisco.
Fu chiamata Silicon per la forte concentrazione iniziale di fabbricanti di semiconduttori e di microchip (entrambi basati sul silicio), che funsero da polo attrattore per l'insediamento successivo di aziende di computer, produttori di software e fornitori di servizi di rete.
La prima azienda di elettronica civile insediata nella Silicon Valley fu la Hewlett-Packard, fondata nel 1939 da due laureati dell'Università di Stanford. Tuttavia, il boom si ebbe negli anni cinquanta, grazie ad un incubatore tecnologico creato dalla stessa università: lo Stanford Research Park.
 

Mappa S. Valley.
 
Tra le aziende aventi sede nella S.Valley citiamo i più noti produttori di componentistica come Adobe Systems Inc, Cisco Systems Inc, Apple Computer Inc. e Microsoft, nonché motori di ricerca e network, quali Google, Yahoo, Facebook ed eBay.
Nonostante il crollo finanziario subito nel 2.000 (quando il ritiro di molti investitori causò un drastico calo in borsa e la chiusura di numerose imprese), la S.Vally rimane un importante polo di investimento in ambito informatico ed elettronico e uno dei massimi (nonché il primo in ordine cronologico) esempi di parco tecnologico e scientifico.
 

Google car Waymo, le auto guidate da sole.
 
A Mountain View, sempre nella contea di Santa Clara, nei pressi di San Jose (area metropolitana di circa 4 milioni di abitanti), sorge il Googleplex che è il quartier generale di Google.
Esso è un ampio complesso architettonico di edifici con uffici arredati in modo originale con lampade colorate, giganteschi palloni di gomma e divani rossi.
All'interno della struttura si trovano anche numerosi servizi e luoghi di ritrovo per i dipendenti come ad esempio ambulatori medici, bar e una sauna.
Nel parcheggio sono esposte le Google car Waymo, automobili innovative prive di volante, pedali e conducente, presentate nel 2016 dalla stessa azienda.
 

Simbolo FB.
 
Nelle vicinanze, sorge anche l'imponente complesso di Facebook, presidiato da forze dell’ordine. L’unica esperienza permessa è la fotografia davanti al cartellone con il tipico pollice all’insù del «like», per la quale c’è una coda interminabile di persone.
Nella stessa zona, primeggia lo stabile di Apple che si distingue per il suo quartier generale più simile ad una multinazionale, edifici più alti e più grandi, naturalmente bianchi, un viale di entrata principale ed un ingresso autorevole. Purtroppo anche qui i livelli di sicurezza e segretezza sono molto elevati e consentono di visitare solo lo Store istituzionale.
Infine meritano uno sguardo veloce gli edifici di Twitter e Yahoo, quest’ultimo è ubicato in un palazzo moderno e attorniato da altre strutture in vetro.
Chi si reca nella Silicon Valley respira un’aria diffusa di fare impresa dove l’onda dell’innovazione tecnologica sembra non avere mai fine.
Quest'ultima rappresenta un sogno per molti giovani ricercatori e aspiranti imprenditori di veder finalmente riconosciuto il proprio talento. Infatti, le varie aziende come Microsoft, Facebook, Google, Apple ecc offrono ai migliori talenti del mondo stipendi che arrivano e talvolta superano anche i 10.000 dollari complessivi al mese.
 

Foto al googleplex.

Nadia Clementi - n.clementi@ladigetto.it
 
FINE DELLA PRIMA PARTE 
(segue domenica prossima)


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