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Una tecnica di nuova generazione – Di Nadia Clementi

In arrivo a Trento il laser di ultima generazione in aiuto ai disturbi intimi femminili: ne parliamo con il dott. Emilio Arisi

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I problemi medici legati alle parti intime sono indubbiamente tra i più fastidiosi e purtroppo molte donne ne soffrono, senza distinzione di età, vita sessuale e salute fisica.
L'apparato genitale femminile è molto complesso, come quello maschile ovviamente, ma al contrario degli uomini le donne hanno per tutta la vita i propri genitali «sotto stress»: mestruazioni, gravidanze, menopausa, etc. sono tutti fattori che mettono a dura prova un apparato così delicato e importante per la vita intima, dall'adolescenza fino alla terza età.
Per vari motivi questi disturbi, quali atrofia vaginale, secchezza, condilomi e così via, vengono ignorati perché spesso si prova vergogna a parlarne con il proprio medico di base e inoltre le visite specialistiche ginecologiche non vengono effettuate con regolarità dalla maggioranza delle donne.
Superati questi ostacoli psicologici ne insorgono altri ben più pratici: il dolore, per esempio, che un'operazione chirurgica o un trattamento invasivo possono comportare, con il conseguente periodo di riposo ed effetti collaterali.
In questo campo la medicina ha fatto passi da gigante e oggi anche a Trento, presso il Centro Sanitario (CST) è disponibile una delle ultime tecnologie per quanto riguarda i problemi intimi femminili: si tratta del laser ginecologico, distribuito in Italia da Santec Fotona.
 

Prime due foto: trattamento laser per atrofie vaginali - Terza foto: trattamento laser per incontinenza.
 
Il laser ginecologico rappresenta una valida alternativa ad interventi più invasivi e dolorosi di vaginoplastica e permette di curare disturbi quali l’atrofia vaginale, l’incontinenza urinaria, il prolasso vaginale o la dilatazione. Esso interviene inoltre su problemi di ginecologia dermatologica quali condilomi, cisti, herpes simplex, herpes zoster e così via.
L’innovativo sistema laser agisce grazie ad una luce molto soft, non per niente lo slogan dell'azienda produttrice è «un morbido tocco di luce», che produce un effetto foto-termico sui tessuti vaginali.
La sua azione è semplice ed efficace: il raggio di luce emesso riscalda le pareti vaginali stimolando il rimodellamento delle fibre di collagene e la sua nuova produzione favorendo il ringiovanimento della mucosa interna.
Il risultato finale è che l’organo genitale femminile recupera la sua struttura originaria e la donna, già dal primo trattamento, comincia a notare i primi miglioramenti recuperandone il benessere perduto.
 

 
Per approfondire l'argomento abbiamo chiesto ulteriori informazioni al dott. Emilio Arisi, medico ginecologo presso il CST Trento e promotore assieme ai colleghi di questa innovativa apparecchiatura medica.
 
Dott. Arisi, nello specifico, quali sono i disturbi che questo sistema innovativo può andare a risolvere?
«Uno fra i tanti disturbi è sicuramente la menopausa, che si abbatte quasi sempre sulla donna come un macigno sconvolgendole la vita da più punti di vista. Tale fenomeno, oltre a compromettere la psiche, il metabolismo osseo ed altri sistemi, intacca i tessuti della vagina, che subiscono trasformazioni nell’immediato (ad esempio secchezza vaginale, prurito e bruciore), le quali peggiorano con il passare del tempo.
«Essi possono portare ad atrofia della mucosa con conseguente difficoltà e dolore durante i rapporti sessuali, incontinenza urinaria, con tutti i riflessi negativi che ne conseguono per la persona, l'immagine di se, la sua autostima, ma anche sui rapporti sociali. In particolare, se la donna è sessualmente attiva, ne risente la relazione intima con il partner con un progressivo rifiuto dei rapporti.
«Oggi, per le donne, che vogliono vivere la loro menopausa in modo più roseo delle loro madri e delle loro nonne, corre in aiuto la medicina moderna nelle sue varie branche, da quella estetica alla fisioterapia, dalla chirurgia plastica alla ginecologia.
«In ambito ginecologico, grazie al supporto tecnologico di laser, vi sono possibilità terapeutiche, che possono far tornare a sorridere la donna triste e preoccupata per il suo destino biologico e per i disturbi che la tormentano, permettendole il ripristino funzionale dei suoi genitali.»
 
«Fra i più frequenti e fastidiosi troviamo anche l'atrofia vaginale: si tratta di una problematica collegata alla carenza di estrogeni, gli ormoni che promuovono la formazione dei caratteri sessuali secondari femminili e sono coinvolti nel ciclo mestruale soprattutto con il sopraggiungere della menopausa. L’abbassamento del livello di questi ormoni porta dei sintomi spiacevoli per la vita di tutti i giorni, come l'aridità vaginale con conseguente irritazione e dolore durante il rapporto sessuale.
«Legata alla menopausa e all'atrofia vaginale c'è anche l'incontinenza urinaria da stress (che però può sopraggiungere anche dopo le gravidanze o per altri disturbi medici), un disturbo che consiste in piccole perdite di urina durante le normali attività quotidiane come ad esempio un colpo di tosse, una risata o uno starnuto.
«Un altro fastidio risolvibile grazie all'utilizzo del laser è la sindrome del rilassamento vaginale, detta prolasso o dilatazione; è una problematica comune tra le donne e consiste in una perdita del tono e dell’elasticità della vagina che può alterare i rapporti sessuali e talvolta provocare incontinenza urinaria.
«Ci sono infine problemi dermatologici come herpes, condilomi, cisti, neoplasia e adesione endometriale etc., molti disturbi che oggi si possono risolvere tempestivamente con l'uso di apparecchiature mediche all'avanguardia come il laser a disposizione presso il CST.»
 
«I trattamenti con Laser sono effettuati a seguito di una visita ginecologica e su parere dello specialista. Sono delicati e indolori proprio perché l'effetto termico non va a tagliare o provocare sanguinamenti; non è necessaria l'anestesia né sono necessarie particolari precauzioni pre e post operatorie, e il tutto si conclude in dieci minuti (ma sono necessarie minimo 3 sedute per risolvere del tutto il problema). Le pazienti solitamente non lamentano effetti collaterali e possono tornare fin da subito alle loro normali attività quotidiane.
«Tali trattamenti, unici nel loro genere, sono disponibili a partire dal mese in corso presso il poliambulatorio convenzionato APSS Centro Sanitario Trento (CST) in via Brennero (TN).
«Il CST è composto da più di 40 specialisti, presta particolare attenzione alle moderne tecnologie, offrendo un servizio qualificato e attento ai bisogni dei propri utenti.
«Ulteriori informazioni sono disponibili al sito www.csttrento.it.

Nadia Clementi - n.clementi@ladigetto.it
 
medici competenti: dott. E. Arisi, dott.ssa G.B. Colturi, dott.ssa A. Goldoni,dott.ssa L.A. Irali, dott.ssa C. Moscatelli, dott. M. Tiberi - per maggiori dettagli www.santeclaser.it

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