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Nadia Clementi ne parla con la kinesiologa Giovanna Scalfi

È una disciplina olistica che considera la persona nella sua globalità

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Sul finire del secolo scorso si sono moltiplicate le professioni legate alla cosiddetta «medicina alternativa»; un movimento arrivato in Occidente già negli anni '60 con gli yogy e la mistica indiana che affascinò i Beatles.
Negli anni '80 con la newage si affacciano nuove tecniche appartenenti e derivanti dallo Yoga e altre discipline orientali.
La volontà di affidarsi a cure diverse dalla medicina occidentale è dunque un fenomeno che da qualche tempo contraddistingue Stati Uniti ed Europa, compresa l'Italia, e se per alcune di queste pratiche, come l'agopuntura, c'è il benestare dei medici, l'efficacia di altre rimane dubbia.
Fondamentale è la scelta dei Professionisti a cui affidarsi quando si vuole intraprendere un percorso di «cura alternativa»: il rischio di avere a che fare con ciarlatani, o pratiche dannose per l'organismo, rimane elevato soprattutto quando si tratta di temi delicati come il benessere fisico.
 
Tra le tante discipline olistiche, ovvero che trattano la persona come un tutt'uno tra corpo e mente, c'è anche la kinesiologia, nata negli anni '60 ad opera del chiropratico americano George Joseph Goodheart, che ha introdotto l’interessante principio di corrispondenza tra muscoli, organi e meridiani, tipico della Medicina Tradizionale Cinese (M.T.C.).
Secondo quest'ultima se l’energia del meridiano e la funzione dell’organo associato sono in equilibrio, risulterà normale anche il tono di base dei muscoli ad essi correlati.
Un loro squilibrio provocherà un'anomalia del tono muscolare e della velocità di risposta del muscolo.
L'operatore di kinesiologia valuta la risposta dei muscoli al test kinesiologico, che si effettua mediante alcuni movimenti sul corpo del paziente; risulta così possibile effettuare una verifica generale sull’equilibrio tra gli aspetti mentali, emotivi, biochimici ed energetici della persona.
 
Abbiamo di recente conosciuto una kinesiologa, Giovanna Scalfi, che dal 2000 è specializzata in questo ambito.
Giovanna Scalfi è di formazione infermieristica e questa sua prima esperienza lavorativa l'ha portata spesso a contatto con le difficoltà delle persone e ha stimolato in lei il desiderio di capire come sostenerle nei bisogni fondamentali.
Dopo quattro anni di lavoro presso il reparto di urologia dell’ospedale civile di Trento arrivano due bambini e Giovanna lascia il lavoro per dedicarsi alle cure materne.
Nel 1985 inizia ad interessarsi di alimentazione naturale, antroposofia, tecniche di massaggio, corsi di Yoga e training di rilassamento, fino a quando nel 2000 porta a termine una formazione triennale presso l’istituto IKSEN di Maderno, allora prima e unica scuola in Italia preposta alla formazione.
Da allora, ottenuto il diploma di kinesiologo professionale, si attiva per espandere la conoscenza di questa disciplina, tanto che dal 2010 è membro del direttivo dell’Associazione Italiana di Kinesiologia.
Noi l'abbiamo incontrata per conoscere meglio questa disciplina.
 

Contrazione deltoide anteriore, estensione deltoide anteriore.
 
Signora Giovanna Scalfi ci racconti in che modo è entrata in contatto con questo mondo della kinesiologia.
«Da sempre sono una persona attenta alla salute, ma il mio primo contatto con questa realtà è stato del tutto casuale.
«Ho ricevuto del materiale illustrativo contenente la proposta formativa della prima scuola italiana di kinesiologia a Maderno.
«Successivamente la curiosità ha fatto il resto e mi ha permesso di diplomarmi e diventare la referente per la regione Trentino Alto Adige.»
 
In breve cos’è la kinesiologia?
«Il nome kinesiologia deriva dal greco e significa kinesis = movimento più logos = scienza; da qui il significato di studio del movimento. Si tratta di una disciplina che consente, mediante semplici test muscolari, di ottenere informazioni sullo stato di equilibrio dell’individuo a livello fisico/strutturale, mentale/emotivo e biochimico/nutrizionale.
«Il Professionista, esercitando manualmente una specifica pressione sugli arti del cliente valuta la prontezza e la qualità di risposta dei muscoli rispetto agli stimoli esercitati. La risposta dei muscoli varia quando il corpo non è ben organizzato per affrontare in maniera adeguata i vari tipi di stress a cui viene sottoposto il sistema corpo/mente.
«Essa si fonda sull'utilizzo del test muscolare per valutare i sistemi energetici, strutturali, biochimici e mentali del cliente.»
 
A cosa serve?
«Nata dalla chiropratica come studio dei muscoli, si è oggi estesa a tantissimi campi, tanto che più che una tecnica, la kinesiologia è una metodica che, grazie all’ausilio del test muscolare, permette di migliorare la consapevolezza della persona che può così attingere alle proprie risorse per migliorare il suo stato.
«Tramite il test muscolare è possibile interrogare il corpo e individuare blocchi o squilibri energetici a vari livelli: fisici, emozionali, ambientali o altri…»
 
Quali sono i principi su cui si basa questa disciplina?
«Questa disciplina si basa sul principio della ricerca e del mantenimento del benessere della persona.»
 
Può raccontarci come avviene una seduta di kinesiologia? Chi può beneficiarne?
«Una seduta di Kinesiologia Specializzata si svolge in uno spazio tranquillo dotato di un lettino o una poltrona tra il Professionista e la persona che ha deciso di ricevere indicazioni e aiuto per trovare una soluzione, in relazione al momento che sta vivendo.
«In tale contesto il ruolo del Professionista in Kinesiologia è quello di aiutarla a comprenderne il movimento, l’origine e la causa. Per fare questo il Professionista in Kinesiologia si avvale della collaborazione della persona stessa e delle informazioni raccolte soprattutto attraverso il Test muscolare.
«Il Professionista in Kinesiologia procede con la valutazione del quadro generale ed energetico, si elaborano insieme le informazioni fin qui acquisite allo scopo di stabilire l’obiettivo prioritario da raggiungere per la persona e poter indirizzare le sue energie verso il raggiungimento dello stesso.
«Il Professionista in Kinesiologia esegue una serie di test preliminari (valutazione della postura, abitudini alimentari, stili di vita, livello di stress, etc.), utili a verificare l’efficacia del lavoro che sarà svolto nelle sedute successive.
«Tutto il lavoro svolto dal Professionista in Kinesiologia, attraverso l’utilizzo del test muscolare di precisione, è guidato dall’innata intelligenza del corpo, che conosce perfettamente sia lo squilibrio e le ragioni del suo essere, sia le risorse per poter riportare in equilibrio l’intero sistema.
«In tal senso il Professionista in Kinesiologia diventa lo strumento a disposizione del sistema corpo-mente per accompagnare la persona al raggiungimento del suo obiettivo.
«La finalità della Kinesiologia Specializzata è aiutare la persona a mantenere o a ripristinare uno stato ideale di equilibrio permettendole così di esprimersi al meglio nella vita.»
 

 
Quante sedute sono necessarie per ottenere dei benefici e quanto costano?
«Non esiste una durata minima di un ciclo, è possibile fare anche una sola seduta di kinesiologia ogni volta che si ritiene necessario anche per mantenere uno stato di benessere. I costi vanno da un minimo di € 60,00 / € 80,00 e variano a seconda dello specialista.»
 
A chi è consigliata?
«La kinesiologia è utile a chiunque. E' particolarmente consigliata a chiunque desideri conoscere modalità di lavoro ecologiche, naturali, olistiche e non invasive.»
 
A chi è sconsigliata?
«La kinesiologia non ha alcuna controindicazione specifica.»
 
Lo squilibrio su cui il kinesiologo lavora è di tipo emotivo, energetico o fisico?
«La kinesiologia ci permette di lavorare su tutte le parti che compongono l'essere umano, il fisico, il nutrizionale, l'emotivo e l'energetico in quanto ognuna di queste parti interagiscono l'un l'altra influenzandosi sia in modi negativo che positivo.
«Il rtriangolo della salute sotto riportato sta a identificare una situazione di equilibrio tra i vari livelli, qualora uno di quesiti modifichi (per uno stress qualunque), anche gli altri si modificheranno per cercare di mantenere una sorta di equilibrio generale biologico.
«Il corpo non funziona a compartimenti stagni, quindi per avere una reale visione del problema bisogna considerare la persona nella sua totalità e soprattutto nella sua unicità. Ad esempio, le persone possono manifestare problemi fisici ma l’origine del disturbo può essere emozionale, nutrizionale, ambientale o altra (inquinanti, tossicità)…
«La Kinesiologia ci rivela queste relazioni lasciando che sia il corpo della persona a guidarci verso la soluzione del problema, suggerendoci di quali stimoli il corpo ha bisogno per innescare poi il meccanismo dell'auto guarigione.»
 

 
Si può dire che la kinesiologia aiuta l'individuo a trovare il proprio equilibrio psicofisico?
«Certo che si! Partendo proprio dall’ascolto e accettazione di quello che ci viene raccontato, (senza giudizio, ma con una sana valutazione) per accompagnare le persone a una consapevolezza che spesso non hanno, a partire anche da piccole cose…»
 
La kinesiologia non diagnostica malattie, questo compito rimane in mano ai medici, ma in che modo può aiutare una persona che soffre?
«La Kinesiologia può aiutare in tutti i casi perché da’ un valido supporto alla persona coinvolgendola e rendendola parte integrante del processo di guarigione o recupero del benessere.»
 
Questa disciplina è diffusa oggigiorno in Italia?
«È nata negli Stati Uniti e si è diffusa anche in Europa: in Italia a partire dagli anni 70’, in Svizzera, dove ci sono ambulatori dove si pratica la kinesiologia, riconosciuta dal servizio sanitario nazionale; in Francia, dove tutte le assicurazioni rimborsano i trattamenti kinesiologici.»
 
Ha trovato scetticismo nel proporla ai suoi clienti?
«Scetticismo no, piuttosto molta curiosità nel comprenderne il metodo generale.»
 
Per dovere di cronaca dobbiamo dirle, ma Lei già lo saprà, che molti medici non sono favorevoli a questo tipo di trattamenti e la comunità scientifica ha più volte sottolineato l'infondatezza dei principi della kinesiologia. Vuole aggiungere qualcosa a riguardo?
«Anche Copernico era stato messo al bando perché sosteneva che la terra fosse rotonda, a volte è solo questione di tempo perché le cose maturino.
«La Kinesiologia non sarà la panacea a tutti i problemi dell’uomo… Ma quale altra disciplina lo è?
Posso comunque dire che ci sono anche medici, psicologi, dentisti e fisioterapisti che la utilizzano all’interno dei loro ambulatori/studi.»
 
Lei come si posiziona considerando la sua formazione infermieristica?
«La mia attitudine al benessere delle persone e la curiosità mi hanno facilitata nella ricerca e nell’accoglimento di nuove metodiche .»
 
In che modo è possibile entrare in contatto con Lei e capire se la kinesiologia può essere d'aiuto?
«Partendo dal presupposto che la kinesiologia può essere utile a tutti per un proprio sviluppo personale, consiglio di approfondire l'argomento consultando il sito dell’Associazione italiana di kinesiologia www.aksi.it o scrivere all'indirizzo e-mail scalfi.giovanna@gmail.com, sarò lieta di fornire ulteriori chiarimenti.»
 
Nadia Clementi n.clementi@ladigetto.it
Scalfi Giovanna membro del direttivo dell'Associazione italiana di kinesiologia

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