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Nuove opportunità per gli under 35 – Di Nadia Clementi

Intervista alla dottoressa Eleonora Angelini Presidente del Consiglio Provinciale dei giovani che ci parla della prima Legge sul ricambio generazionale

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Eleonora Angelini.

Nonostante la situazione in Trentino sia migliore rispetto alla media nazionale, la condizione lavorativa dei giovani rimane critica, specialmente nelle fasi iniziali di inserimento lavorativo e nello sviluppo delle carriere.
Molti under 35 faticano a trovare lavoro, rimanendo a carico delle famiglie e rinviando decisioni importanti come vivere da soli o formare una famiglia.
La presenza di numerosi giovani NEET (Not in Education, Employment, or Training) evidenzia un malessere esistenziale crescente.
Anche se sono stati attivati strumenti come stage e tirocini, questi non hanno risolto i problemi strutturali del passaggio dalla formazione al lavoro, particolarmente problematico per chi non ha un supporto familiare.
La possibilità di fare carriera è ulteriormente ostacolata da tempi di attesa lunghi e dalla scarsa accessibilità a posizioni di responsabilità, spesso precluse o legate al caso piuttosto che al merito.
 
Il Disegno di Legge n. 3/XVII, «Integrazione della legge provinciale 9 giugno 2010, n. 10, concernente Disciplina delle nomine e delle designazioni di competenza della Provincia autonoma di Trento e modificazione della legge provinciale 12 febbraio 1996, n. 3 (Disposizioni sulla proroga degli organi amministrativi): ricambio generazionale», proposta dal consigliere provinciale Luca Guglielmi è stata approvata dal Consiglio Provinciale all’unanimità lo scorso 7 giugno.
Il Ddl mira a creare condizioni favorevoli per la valorizzazione dei giovani under 35 «capaci e meritevoli» all'interno dei Consigli di Amministrazione delle Società Partecipate della Provincia Autonoma di Trento.

Questo provvedimento vuole offrire ai giovani opportunità di esperienza gestionale e professionale, aumentando le loro competenze e la loro conoscenza del funzionamento dell'Autonomia Trentina. Inoltre, arricchire il curriculum con tali esperienze può facilitare l'accesso a posizioni di responsabilità.
L'obiettivo della Legge, la prima di questo genere in Italia non è solo fornire responsabilità forzate ai giovani, ma valorizzare concretamente le loro capacità, offrendo loro opportunità di crescita e contribuendo allo sviluppo del Trentino con nuove energie e talenti.
Questo potrebbe anche incentivare i giovani a investire il proprio talento nella regione, piuttosto che cercare opportunità altrove.
Per approfondire l’argomento abbiamo intervistato la dr.ssa Eleonora Angelini, Presidente Consiglio Giovani della Provincia di Trento, vicepresidente giovani Confcommercio Trentino e titolare di Nova Agenzia Srl una società di architetti e ingegneri che lavora in ambito pubblico.
 

 
Quali sono gli obiettivi principali della Legge per la valorizzazione dei giovani «capaci e meritevoli» all'interno dei Consigli di Amministrazione delle Società Partecipate?
≪Questa Legge darà ai giovani la possibilità di incrementare il proprio curriculum, conoscere i meccanismi aziendali e il funzionamento dell'autonomia: ma soprattutto l'apporto di idee nuove coniugate all'esperienza degli adulti potrà dar vita a progetti innovativi.
«E potrà anche costituire una ragione in più per convincere i giovani che anche in Trentino, e non solo altrove, sia possibile mettere a frutto il proprio talento e dare sostanza alle proprie speranze e aspettative.
«Per la nostra comunità, una risorsa in più per innervare di energie nuove il proprio potenziale di sviluppo e la qualità della classe dirigente chiamata a sostenerla.≫
 
In che modo il Ddl prevede di selezionare i giovani da inserire nei Consigli di Amministrazione?
≪La selezione dei giovani avviene come per tutte le altre, attraverso la presentazione del curriculum, ma anche attraverso la possibile chiamata giuntale.≫
 
Quali criteri verranno utilizzati per valutare la ≪capacità≫ e il ≪merito≫ dei giovani candidati?
≪La capacità e il merito vengono valutati ovviamente in base a competenza e preparazione che i giovani potranno dimostrare: allo stesso modo con cui vengono valutati i meno giovani.≫
 
Quali sono le principali difficoltà che i giovani incontrano nell'inserimento lavorativo e nello sviluppo delle carriere in Trentino, e come la Legge intende affrontarle?
≪I giovani oggi sono sottopagati in ogni settore lavorativo rispetto a quanto avveniva nei decenni scorsi, inoltre hanno molte meno chances di affermazione di quante ne hanno avute i baby boomer e soprattutto si è spezzato il mito della crescita: l’ascensore sociale non funziona più come avveniva un tempo.
«Occorre riaprire spazi: bisogna che i giovani vengano considerati parte attiva, anche decisionale, per la nostra società, altrimenti andremo avanti con le caratteristiche di chi invecchia, sempre più chiudi in difesa, senza capacità di rischiare.
«In Trentino ciò avviene come nelle altre realtà italiane, europee, occidentali. Ora avremo due ottantenni che si sfidano per la Casa Bianca.
«Questa legge è un piccolissimo passo per rimettere i giovani al centro dell’attenzione: serve energia giovane oltre all’esperienza se vogliamo far sì che il Trentino laboratorio e l’Italia tutta tornino a marciare decisi in avanti.≫
 

Eleonora Angelini presidente, Sanà Sadouni vicepresidente, Raffaele Amistadi segretario, Luigi Rivieccio, Mattia Gasperotti, Aksha Ashfaq, Giuliano Tonolli, Marco Moser, Giacomo Berti, Vittorio Benoni e Aronne Mattedi.
 
Quali opportunità di carriera specifiche si prevede possano emergere per i giovani che partecipano ai Consigli di Amministrazione delle Società di Sistema?
≪Non si tratta di opportunità di carriera specifiche, ma si tratta invece di energie giovani necessarie per dare linfa nuova a società pubbliche che riguardano tutti, giovani e anziani.
«Siamo sicuri che per la governance di società pubbliche e partecipate ci sia bisogno solo dell’esperienza di cinquantenni, sessantenni e settantenni?
«Don Guetti maturò l’idea di una gestione economica di tipo cooperativo a quarant’anni, Degasperi divenne deputato dell’Impero Austriaco a trent’anni. Ora a trent’anni ti considerano ancora un bambino.≫
 
In che modo la partecipazione ai CDA può arricchire il curriculum professionale dei giovani e migliorare le loro prospettive di carriera e quali sono gli effetti positivi previsti dall'applicazione della Legge in termini di competenze gestionali e conoscenza del contesto Trentino?
≪La presenza in un CDA di società pubblica o parapubblica arricchisce il curriculum di chiunque, di per sé, a prescindere dall’età: è un arricchimento di conoscenza e di competenza per chiunque ci entri.
«È un acceleratore di conoscenza della complessità, del sistema politico-amministrativo, del Trentino, dell’Autonomia. È un fattore di crescita nell’affrontare crisi e problemi.≫
 
Quali misure sono previste per monitorare e valutare l'efficacia della Legge nel raggiungere i suoi obiettivi?
≪Non sono previsti monitoraggi. Ma d’altra parte anche le quote rosa sono state introdotte per dare una scossa e hanno ottenuto buoni risultati in pochi anni, tanto che ora con la doppia preferenza di genere c’è un 40% di presenza femminile in consiglio provinciale.≫
 
Nadia Clementi – n.clementi@ladigetto.it  
Link alle interviste a Eleonora Angelini.

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