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Banco alimentare, presentata la nuova App

Solidarietà e innovazione: le famiglie indigenti potranno prenotare il cibo col telefonino. Gli sarà consegnato a casa da volontari in e-bike

Solidarietà fa rima con innovazione e ambiente.
Il Trentino è da sempre una terra che si mobilita e si spende per quanti sono in difficoltà e da oggi lo fa anche con una maggiore attenzione all'impatto ambientale.
Il Banco alimentare ha presentato la sua ultima iniziativa in occasione della visita nello stabilimento di via Innsbruck da parte del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e dell'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana.
«Avete un ruolo importante e prezioso per tante famiglie in difficoltà. Anche a nome della comunità dei trentini meritate un grazie per la vostra disponibilità verso il prossimo che esprimete attraverso l'attività di volontariato», – sono state le parole del governatore.
L'assessore Segnana ha invece messo in luce come il Banco alimentari rappresenti una garanzia per i donatori perché il cibo venga servito a chi ne ha davvero bisogno.
«Siete un valido alleato dei servizi sociali. La forza del volontariato e il cuore grande dei trentini sono cose di cui andare orgogliosi.»
 
I due esponenti della giunta hanno visitato la sede dell'associazione che riceve annualmente un importante sostegno provinciale.
In questa iniziativa sono stati accompagnati da decine di volontari che ogni giorno si spostano a bordo di un furgone per raccogliere i prodotti da mense, ristoranti e supermercati.
Volontari che, oltre a sostenere le famiglie povere, combattono gli sprechi alimentari. A guidarli dal 2003 è il presidente regionale Duilio Porro, che ha presentato l'attività nel dettaglio.
Nel 2018 il Banco ha raccolto 1.500 tonnellate di prodotti alimentari in Trentino Alto Adige - di cui 900 tonnellate solo nella nostra provincia - che sono stati distribuiti a circa 20mila persone, di cui 10mila trentini, attraverso 140 strutture di accoglienza convenzionate (associazioni e cooperative caritative), la metà delle quali si trova in Trentino.
 
Ma come si approvvigiona il Banco? La colletta alimentare di fine novembre, ossia la raccolta degli alimenti all'esterno dei supermercati, rappresenta un quarto del totale del prodotto fresco nell'ambito del programma «SìTiCibo», al quale si aggiungono le donazioni da parte della grande distribuzione organizzata e della filiera agroalimentare locale.
C'è poi la distribuzione gratuita delle eccedenze agroalimentari provenienti dalle scorte d'intervento dell'Unione Europea (Agea).
 
Novità d'annata è la App per lo smartphone nata da un'idea del coordinatore di SìTiCibo Roberto Scarpari e sviluppata in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler.
In questo modo l'innovazione si mette al servizio del sociale: con l'applicazione «Bring the food» i donatori possono segnalare direttamente alla struttura la disponibilità di cibo in eccedenza, mentre grazie ad una sperimentazione lanciata recentemente le famiglie indigenti possono prenotare il proprio pasto - scegliendo tra il cibo disponibile presso il Centro di solidarietà della Compagnia delle Opere - e riceverlo direttamente a casa senza doversi rivolgere alle strutture di accoglienza convenzionate con il Banco.
Le consegne vengono effettuate a bordo di biciclette elettriche.
Ad oggi il servizio viene testato su 4 famiglie e, a partire da settembre, sarà rivolto ad una platea ben più ampia.

Naturalmente non criticheremo mai nessuna iniziativa volta a favorire la solidarietà.
Ma se da una parte risulterà utilissima la App per chi ha eccedenze alimentari, per i bisognosi ci lascia perplessi l'idea che possano chiedere assistenza con l'aiuto della tecnologia.

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