Serata di premiazioni SAT: solidarietà e montagna a Lavis

In 23 edizioni sono stati raccolti oltre 150 mila euro per progetti di aiuto in tutte le parti del mondo

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Si è chiusa con la festa di premiazioni ieri sera all’Auditorium di Lavis la 23esima edizione del «Circuito SAT - Corsa in montagna», partito lo scorso 22 maggio dalla casa della SAT di Trento e che si è tenuto per tutta l’estate in ben sette tappe organizzate dalle rispettive Sezioni SAT: a LAVIS con il 3° Trofeo Avisio Memorial Luciano Pasolli (28 maggio); ad ARCO con il 6° Memorial Daria Morandi (2 giugno); a Centa con il 34° Trofeo Casarota Livio Ciola (18 giugno); a Malé con il 2° Trofeo Settimana Della Montagna Malè (15 luglio); a Piné con il 21° Trofeo Fiorella e Luca (17 settembre); a Vigolo Vattaro con il 6° Trofeo Una Cima per gli amici (24 settembre); a Mattarello con il 36° Trofeo Paludei (8 ottobre).
 
Una competizione sportiva, a carattere solidale, di grande cuore e partecipazione quella del Circuito SAT. Ogni anno è devoluta in beneficenza una parte dell’iscrizione per alimentare e sostenere progetti che vanno dal Trentino alle parti del mondo più bisognose.
«Il circuito SAT – ha detto la presidente Anna Facchini – rappresenta la massima espressione di come la SAT riesca a coniugare l’attività all’aperto, non solo di atleti ma anche di amatori, ai valori della solidarietà e del sostegno espressamente previsti dall’articolo 1 del nostro Statuto. Queste storie, queste iniziative devono essere raccontate e portare alla massima diffusione perché è qui il senso di essere SAT.»


 
Quest’anno il ricavato raccolto, di 4500 euro, andrà al progetto di sostegno all’istruzione e all’assistenza sanitaria in alcuni piccoli villaggi di montagna in Nepal, raccontato dal presidente dell’Associazione Helembu Arcobaleno, Giuseppe Dellavalle.
«Il Progetto 2023 Assistenza sanitaria nei villaggi della valle Helembu Nepal garantirà la presenza di un medico e di cure di prima assistenza in posti dove non c’è davvero nulla.
«Con poco in questi posti si riesce a fare davvero tanto e questo grazie a progetti come questi.»
 
Emozionato Giorgio Giacomelli, referente del gruppo organizzativo:
«Questo è il 23esimo progetto che andremo a sostenere. Alle spalle ce ne sono altri 22. Sono tutti di piccole dimensioni, ma hanno donato un futuro o una vita migliore a comunità e persone in varie parti del mondo.
«La soddisfazione di noi organizzatori è immensa, un risultato impensabile quando siamo partiti, poiché se oggi guardiamo il totale raccolto e devoluto in beneficenza si superano i 150 mila euro.
«Un risultato straordinario, possibile grazie ai tanti volontari, agli amici, agli sponsor e naturalmente agli atleti che si iscrivono, corrono, sudano sui ripidi sentieri, consapevoli che ci sono più traguardi da raggiungere-Il vero traguardo è sentirsi partecipi di un’azione positiva, sentirsi collettività che si muove per dare una piccola speranza, ognuno con il proprio contributo.»
 

 
Tra le iniziative sostenute dal «Circuito SAT - Corsa in montagna» vanno ricordati anche: il progetto Eco Himal in Tibet a 4.000 metri per installare dei pannelli solari per un piccolo ospedale nella regione degli Altipiani Salati, il progetto Cordillera Blanca in Perù per la costruzione di un rifugio in accoglienza delle persone in difficoltà; il progetto dell’Associazione Serenella per la costruzione di una scuola in Ecuador; e ancora iniziative in Uganda, Bolivia, India.
In Trentino è stata sostenuta l’Associazione Fibrosi cistica.
 
Protagonisti naturalmente gli atleti: chi ha partecipato, chi ha vinto, chi ha sostenuto e contribuito a far diventare grande questa competizione.
A ritirare il premio del 23ª Edizione «Circuito SAT - Corsa In Montagna» sono stati:
Premio Speciale miglior Sezione ricordando Raffaella: Roberts Faes.
Premio Speciale Giornalista: Marika Giovannini.
Premiazioni Donne 1-6 classificata: Chiara Ioriatti, Roberta Faes, Luisa Merz, Benedetta Ghezzi, Paola Giacomelli, Giovanna Dal Piaz
Premiazioni Uomini 1-6 classificato: Francesco Baldessari, Tarcisio Linardi, Claudio Polo, Tiziano Gadotti, Federico Cazzarolli, Filippo Arcari.
Sezioni 1-10 classificata: SAT Povo, SAT Val Gresta, SAT Arco, SAT Pinè, SAT Vigolo Vattaro, SAT Lavis, SAT Trento, SAT Centa, SAT Mattarello, SAT Civezzano.
Ed ecco i fedelissimi, sono 17 i senatori ovvero coloro che hanno fatto tutte 7 le gare: Francesco Baldessari, Tarcisio Linardi, Claudio Polo, Tiziano Gadotti, Federico Cazzolli, Filippo Arcari, Ivan Caset, Simone Moser, Paulo Nino Copat, Claudio Busacca, Tarcisio Cappelletti, Pier Paolo Vivaldi, Ivo Fagherazzi, Benedetta Ghezzi, Paola Giacomelli, Mirta Verones, Annamaria Simoni.
 

 
Importante raccontare anche la nascita della Corsa in Montagna di SAT nata nel 1999 da quattro sezioni - Vigolo Vattaro, Mattarello, Centa, Aldeno - con l’idea di amalgamare assieme quattro gare storiche a ricordo di soci e amici di ogni sezione.
«Successivamente - ha detto Giacomelli - è stato dato un significato ancora più profondo e più forte, proponendo qualche cosa di concreto e tangibile in aiuto degli altri. L’idea degli organizzatori è stata quella di dare un valore aggiunto a queste gare, mettendo assieme sport, passione per la montagna, socialità, amicizia e soprattutto solidarietà.
 
Così Massimo Amistadi, consigliere SAT:
«Siamo andati oltre individualismo e la competizione delle gare. Questo circuito, promosso anche per incentivare una frequentazione più giovanile della montagna, ha come obiettivo quello di unire allo sport il bene comune della solidarietà e della collaborazione.
«L’auspicio è che da queste sette sezioni la partecipazione si allarghi a tutte le sezioni SAT del territorio.
«Correre per la solidarietà’ è un modo diverso di andare insieme in montagna, diverso dal solito alpinismo o escursionismo.»
 
A sostenere l’iniziativa, insieme ai partner istituzionali di SAT, il brand IGO Sport, che distribuisce per l’Italia diversi marchi internazionali specializzati in prodotti tecnici per l’outdoor e la vita all’aria aperta.
«Siamo felici di affiancare SAT ed essere sponsor di questa manifestazione sportiva dalla così lunga tradizione che ha nel suo fine anche quello solidale, – ha detto Isabella Gomez d’Arza, CEO di IGO. – I nostri prodotti di brand hanno a loro volta come valori fondanti la qualità e soprattutto la sostenibilità.
«È importante contribuire alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica del nostro pianeta e lo possiamo fare attraverso l’impegno e la sensibilizzazione a queste tematiche.»