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Welfare territoriale, percorso condiviso tra Provincia e territori

L’assessore Tonina: «Lavoro di squadra fondamentale. Favoriamo la domiciliarità»

Ridisegnare il welfare territoriale sulla base dei bisogni delle persone, alla luce dell’invecchiamento della popolazione e della costante crescita dei nuclei che contano una sola persona. Se ne è discusso stamani nell’ambito dell’incontro politico voluto dall’assessore provinciale alla salute e politiche sociali Mario Tonina e dal rappresentante delle Comunità di Valle all'interno del Cal Stefano Bisoffi, con l’obiettivo di dare avvio ad un lavoro condiviso tra i diversi professionisti per migliorare il sistema dei servizi socio assistenziali che quotidianamente si occupano di politiche sociali, garantiscono con il lavoro degli assistenti sociali supporto ed accompagnamento per rispondere ai bisogni sociali e socio sanitari delle persone, ed erogano servizi ai cittadini, anche in collaborazione con il terzo settore.
 
Vi hanno preso parte i presidenti delle Comunità di Valle con gli assessori competenti, la sindaca di Rovereto Giulia Robol e l'assessore del Comune di Trento Alberto Pedrotti oltre ai responsabili dei servizi socio assistenziali territoriali.
«Lavoriamo in squadra per definire un percorso che ci veda uniti, perché il nuovo modello di welfare al quale dobbiamo lavorare necessita della massima condivisione: guardiamo in particolare alla prevenzione e alla previdenza complementare integrativa, oltre che all’implementazione dei servizi domiciliari dedicati alle persone parzialmente autosufficienti o non autosufficienti, mettendoli nelle condizioni di evitarne l’isolamento, vivendo il più possibile in una situazione di benessere e nel loro contesto di vita. I centri diurni, per i quali già ci sono risorse disponibili, rappresentano un esempio di strumento che vogliamo sostenere, accanto ad altre risposte nuove da costruire insieme a favore della cittadinanza» sono state le parole dell’assessore Tonina, che ha annunciato l’avvio di un gruppo di lavoro ristretto, che possa operare in maniera snella per condividere la linea da seguire tenendo conto dei nuovi bisogni.
 
L’appuntamento ha visto l’intervento - tra gli altri - del dirigente generale Luca Comper, della dirigente del Servizio politiche sociali Federica Sartori, della dirigente del Servizio politiche sanitarie e non autosufficienza Monica Zambotti, del dirigente dell’Umse disabilità Roberto Pallanch e del direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari Antonio Ferro.
L’assessore Tonina ha evidenziato come la presenza contestuale di dirigenti del sociale e del comparto sanitario sia un segnale importante, che rinforza il mandato di integrazione socio sanitaria, che si rivela sempre più forte nell’attuale scenario di welfare.
 

 
Un processo avviato già negli scorsi mesi e ripreso oggi, al termine dell’operazione ascolto che l’assessore ha promosso sull’intero territorio provinciale nelle Rsa e Apsp, negli ospedali pubblici, privati e accreditati e presso le organizzazioni che sul territorio garantiscono i servizi.
«Questo incontro di ascolto reciproco rispetto alle politiche socio sanitarie è un momento politico significativo, a cui seguiranno ulteriori momenti di condivisione sul piano tecnico, per poter affrontare insieme - Provincia, Azienda sanitaria e territori - le nuove sfide del welfare, condividendo programmi e azioni anche con le consulte sociali e sanitarie» ha detto Tonina.
 
Numerosi i temi affrontati, fra cui il riparto delle risorse ai servizi socio assistenziali (invariato rispetto allo scorso anno, ma su cui si aprirà un confronto sulla revisione dei criteri e sulla biennalità), l’accesso ai servizi e il rapporto con il terzo settore, l’Amministrazione di sostegno e le nuove norme nazionali in tema di non autosufficienza, disabilità e tutela minorile.
Per quanto riguarda le case della comunità, che vogliono essere il luogo principe dove lavorare insieme ed offrire ai cittadini risposte unitarie e personalizzate ai loro bisogni, l’assessore Tonina ha parlato della volontà di avviare un tavolo di lavoro con Provincia, Apss ed i rappresentanti dei servizi sociali territoriali, nonché della Consulta della salute.
 
Guardando invece a «Spazio argento», il titolare della delega a salute e politiche sociali ha parlato della necessità di implementare maggiormente il progetto, in connessione anche con le Rsa. Proprio per la necessità di ampliare l’offerta agli anziani, si è condivisa la volontà di lavorare insieme per rivedere in modo ampio l’offerta di servizi.

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