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FBK e Anffas Trentino: innovazione nei servizi di assistenza

Nuove tecnologie e intelligenza artificiale al centro dell’accordo quadro per migliorare l'le opportunità di scelta degli ospiti nei Centri Anffas Trentino

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La Fondazione Bruno Kessler (FBK) e Anffas Trentino Onlus hanno sottoscritto un accordo di collaborazione che unisce tecnologie ed esperienza assistenziale per potenziare i servizi e migliorare la qualità della vita degli ospiti nei centri gestiti dall’Associazione delle famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale del Trentino.
L’accordo quadro triennale è stato firmato oggi alla sede FBK di via S. Croce a Trento dal segretario generale di FBK Andrea Simoni, dal direttore del Centro Digital Health and Wellbeing di FBK Stefano Forti, e dalla neo presidente di Anffas Trentino Claudia Morelli.
Alla conferenza stampa erano presenti anche l’assessore allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca Achille Spinelli, il consulente scientifico di Anffas Trentino Tiziano Gomiero e Anna Giovanazzi, coordinatrice del Polo Terapeutico di Anffas Trentino, che hanno sottolineato l’importanza di questa iniziativa, inserita all’interno delle attività del centro di competenza per lo sviluppo della sanità digitale TrentinoSalute4.0.
 
L’assessore Achille Spinelli ha ricordato come «La collaborazione tra Fondazione Bruno Kessler e Anffas Trentino Onlus rappresenta un importante passo avanti nella promozione dell'innovazione tecnologica nell'ambito dell'assistenza sociale e della nostra sanità.
«Questo accordo non solo potenzierà i servizi offerti agli ospiti dei centri Anffas in Provincia, ma contribuirà anche allo sviluppo economico e sociale della comunità trentina.»
La partnership, avviata lo scorso anno con uno studio pilota preliminare, oggi diventa un accordo che abbraccia tutti i progetti di innovazione tecnologica che nel corso del tempo saranno oggetto delle attività tra i due enti.
 
Le attività operative saranno immediate e riguarderanno tre ambiti principali: «Data Analytics», «VR-4-Anffas» e «Digital Skills»:
- utilizzare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per migliorare la qualità dei servizi personalizzati offerti da Anffas agli ospiti dei centri, sulla base della valutazione di parametri quantitativi, in funzione dei loro bisogni (attività Data Analytics);
- sviluppare soluzioni tecnologiche di realtà virtuale (con visori 3D) che aiutino a migliorare il benessere (ad esempio, la salute mentale) degli ospiti grazie a sistemi immersivi personalizzabili che permettano di interagire in ambienti virtuali controllati (attività VR-4-Anffas);
- grazie alle competenze dei ricercatori FBK, offrire percorsi di consulenza, aggiornamento e formazione agli operatori Anffas sull’utilizzo delle tecnologie digitali innovative (attività Digital skills).
 

 
Durante l’incontro sono stati mostrati i video raccolti nella struttura residenziale sociosanitaria di Nuova Casa Serena a Cognola di Trento durante lo studio pilota preliminare che ha coinvolto nei mesi scorsi una trentina di persone con disturbi del neurosviluppo e disabilità gravi.
«FBK da sempre mira a consolidare il proprio ruolo di centro di ricerca e innovazione al servizio delle persone e della comunità in linea con la propria missione per una Intelligenza Artificiale che mette al centro la persona, – ha sottolineato Andrea Simoni, segretario generale di FBK in apertura. – Modelli, come quello sperimentato con la partnership di Anffas Trentino, risultano l’esempio di come la Fondazione innova assieme agli attori del territorio per poi replicare esperienze sperimentate con successo in Trentino anche in altri sistemi territoriali e in altre realtà.
«Dove le tecnologie e l’AI incontrano il sociale nascono opportunità straordinarie per migliorare la vita delle persone e il lavoro degli operatori sanitari. Questo accordo è un esempio di come l'innovazione possa essere applicata per il bene comune.»
 
«Collaborare con un partner tecnologico come FBK ci offre l'opportunità di esplorare nuove frontiere nel campo dell'assistenza e di rendere i nostri servizi ancora più efficaci e personalizzati», – ha affermato Claudia Morelli di Anffas Trentino Onlus.
«Unire le competenze tecnologiche avanzate della FBK con l'esperienza di Anffas Trentino nel campo dell'assistenza sanitaria ed educativa e dell'inclusione sociale grazie all’intelligenza artificiale e alla realtà virtuale permetterà di offrire servizi personalizzati e migliorare il benessere degli ospiti» – ha detto Stefano Forti.
 
Capofila scientifico per Anffas Trentino Tiziano Gomiero che ha descritto l’ambito di applicazione della ricerca collegata alle nuove tecnologie, nel fondamentale orientamento dei sostegni mirati alle esigenze delle persone con disabilità intellettiva in carico all’associazione.
«Con FBK abbiamo iniziato da qualche mese una collaborazione scientifica che prevede l'applicazione di metodi di intelligenza artificiale e machine learning a dati di varia natura (sanitari, comportamentali, di risposta a trattamento/servizi) delle persone prese in carico, con l'obiettivo di migliorare le opportunità offerte nei domini di qualità della vita delle persone stesse e delle loro famiglie.
«Questo potrà essere ulteriormente migliorato e personalizzato tramite una ottimizzazione della risposta ai bisogni e la messa a disposizione dei servizi maggiormente adattati alle esigenze e alle preferenze della persona e della sua famiglia» – ha spiegato Gomiero.
 
«I dispositivi afferenti alle nuove tecnologie sono spesso utilizzati per facilitare e promuovere la riabilitazione psicosociale. In particolare, l’utilizzo della realtà virtuale immersiva ha permesso l’esposizione a contesti e a esperienze più coinvolgenti, grazie alla sua capacità di promuovere senso di presenza e immersività, oltre a permettere una stimolazione multisensoriale simile a quanto avviene dall’esperienza in contesti reali» – ha commentato Stefano Forti.
La funzionalità di utilizzo della realtà virtuale e le possibili finalità a beneficio dei pazienti sono state descritte da Anna Giovanazzi, coordinatrice del Polo Terapeutico di Anffas Trentino.
 
«Le sperimentazioni in corso con ANFFAS con questo tipo di tecnologie personalizzabili consentono di stimolare e intrattenere i residenti più apatici grazie a scenari virtuali stimolanti e interattivi e viceversa calmare i residenti più agitati e ansiosi.
«Sono state una trentina le persone che hanno testato la realtà virtuale, - specifica Anna Giovanazzi. – Di queste una decina ha accettato, ha vocalizzato e sorriso durante la sperimentazione e altre tre si sono attivate a livello motorio e verbale. Gli effetti di questo primo studio ci hanno convinto a continuare su questa strada.»

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