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Il 14 marzo si celebra la Giornata mondiale del rene

Giovedì in piazza Fiera a Trento controlli gratuiti e attività informative dalle 8 alle 13

Anche il Trentino aderisce alla Giornata mondiale del rene, promuovendo una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crescente incidenza delle patologie renali e sulla necessità di investire sulla prevenzione e la diagnosi precoce.
Il 14 marzo in piazza Fiera a Trento dalle 8 alle 13 sarà allestito un camper/gazebo dove sarà possibile sottoporsi al controllo della pressione e all’esame delle urine (finalizzato alla ricerca di anomalie legate a malattie renali).
 
L’iniziativa è promossa dall’Unità operativa multizonale di nefrologia e dialisi in collaborazione con l’Associazione provinciale amici della nefrologia (Apan), Croce rossa italiana (Cri) e l’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (Aido). Saranno inoltre forniti materiali e informazioni sulla prevenzione e la cura delle malattie renali e il trapianto d’organo.
Chi lo desidera potrà portare al camper/gazebo un campione di urine del mattino, nell’ apposito contenitore, che sarà analizzato per verificare la presenza di anomalie urinarie, come la proteinuria (presenza di proteine) e la ematuria (presenza di sangue).
 
Dopo l’analisi sarà rilasciato un referto e, nel caso si rendessero necessari ulteriori approfondimenti, sarà informato il medico di medicina generale.
Chi soffre di un disturbo renale spesso lo ignora e quando lo scopre è ormai troppo tardi.
I reni sono infatti organi che non mostrano i sintomi della malattia finché non risultano irrimediabilmente compromessi. In questi casi, il rischio di sviluppare un’insufficienza renale è elevato e lo è ancora di più quello di sviluppare anche una malattia cardiovascolare invalidante o mortale. Di qui l’importanza di sensibilizzare le persone sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce di queste patologie.
 
In Italia sono circa 5 milioni le persone che soffrono di malattie renali croniche, con una ridotta funzionalità dei reni e a rischio di complicanze cardiovascolari, dialisi e trapianto. L’incidenza della malattia renale cronica è minore nelle fasce di età inferiori ai 40 anni, per poi crescere in maniera importante nelle fasce sopra i 60 anni.
In Trentino, a dicembre 2023, erano 232 i pazienti in terapia dialitica, di cui 189 in dialisi extracorporea nei centri dialisi degli ospedali trentini e 43 in dialisi peritoneale a domicilio.
 
La dialisi gestita direttamente dal paziente a casa, un trattamento che si esegue di notte grazie ad un’apparecchiatura miniaturizzata e silenziosa, è una modalità di cura su cui la provincia di Trento ha puntato molto perché per il paziente è molto meno gravosa della dialisi ospedaliera, garantisce una miglior qualità di vita e permette al sistema sanitario provinciale un significativo risparmio di risorse economiche.
I soggetti più a rischio di malattia renale sono gli anziani e i pazienti che soffrono di ipertensione o di diabete. Sono queste le categorie che almeno una volta all’anno dovrebbero sottoporsi ad accertamenti della funzione renale, per cogliere fin dall’inizio qualsiasi alterazione dei reni.
 
Gli esami da eseguire, peraltro semplici ed economici, sono i test delle urine e dei livelli di creatinina nel sangue e il monitoraggio dei valori della pressione.
In generale, per prevenire la malattia renale cronica è bene adottare stili di vita sani: ridurre l’utilizzo di sale da tavola (sotto i 5 grammi di sale al giorno) per non favorire l’insorgenza dell’ipertensione e di carboidrati (zuccheri) per non favorire la comparsa del diabete, e fare attività fisica con costanza per ridurre il rischio di sovrappeso e obesità.
 
La Giornata mondiale del rene 2024 è giunta alla 18ͣ edizione e punta a promuovere il messaggio: «La salute dei reni per tutti, promuovere un accesso equo alle cure e una pratica terapeutica ottimale».
Il programma di quest’anno vuole richiamare l’attenzione sulla salute dei reni come obiettivo irrinunciabile, in particolare per le categorie più fragili. Una diagnosi precoce è fondamentale, soprattutto in età giovanile, per curare o rallentare l’evoluzione delle malattie renali.

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