Nomade compie un furto alla casa di cura «Eremo» di Arco
I Carabinieri la rintracciano grazie alle riprese delle telecamere fisse interne ed esterne
I Carabinieri della Stazione di Arco hanno denunciato una nomade per il furto di un portafoglio all’interno della Casa di Cura “Eremo”.
Alcuni giorni fa un dipendente, che come tutti i giorni aveva lasciato la propria borsa nell’ambulatorio della Casa di Cura, si era accorto del furto del portafogli e aveva sporto subito denuncia presso i Carabinieri del posto.
Bottino del furto i documenti di identità, tessere bancomat, carta di credito e 80 euro in contanti.
Grazie al prezioso aiuto della Direzione della Casa di cura, i militari hanno acquisito tutte le immagini di interesse del sistema di videosorveglianza interno, nonché quelle del Comune di Arco, dalle quali è emersa chiaramente l’autrice del furto, ripresa sia a piedi per i corridoi del nosocomio, che con il mezzo con cui si era allontanata.
Dalla targa sono risaliti all’autrice del reato, che è una 54enne nomade, abitante a Rovereto, pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, parente del proprietario del veicolo.
La perquisizione a casa della donna ha consentito di individuare i vestiti che aveva addosso al momento del furto.
La donna, davanti all’evidenza, si giustificava dicendo che si era recata alla Casa di Cura per essere sottoposta ad una visita, ma è stata subito smentita perché non presente nell’elenco giornaliero già in possesso ai Carabinieri e quindi dovrà rispondere del reato di furto aggravato di cose esistenti in uffici pubblici ed esposti alla pubblica fede.
Elemento importante è che l’indagata conosceva i locali della Casa di Cura perché alcuni mesi prima vi si era effettivamente recata per una visita, probabile che in quel momento abbia potuto compiere anche una sorta di sopralluogo.
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