Concluso tra gli applausi il festival Musica Riva 2016
Manifestazione sempre più vissuta dal pubblico, che ha raggiunto le 12.000 presenze
>
Lunghi applausi e tanta soddisfazione per l'ultima serata del 33° Musica Riva Festival, che si è concluso ieri sera martedì 2 agosto in un affollatissimo Cortile della Rocca a Riva del Garda.
Le splendide voci del soprano russo Tamara Kalinkina, del baritono coreano Eung Kwang Lee e del tenore giapponese Naoki Miyasato hanno regalato un gran finale alla prestigiosa manifestazione.
Il concerto «Gran Gala dell’Opera» diretto da Marco Boemi ha conquistato immediatamente i presenti, creando un'atmosfera magica con musiche di Verdi, Dvoràk, Puccini, Wagner, Ponchielli e Tchaikovsky.
Il pubblico appassionato tutt’uno con la bellezza della musica e delle luci suggestive della Rocca, era così coinvolto da non lasciare il proprio posto nemmeno durante la pausa, forse per timore di interrompere l'incanto.
I vincitori di varie edizioni del Concorso Zandonai sono stati i protagonisti della serata e hanno accettato con gioia di tornare a Riva seppur impegnati in una carriera nei teatri di tutto il mondo.
L'edizione 2016 del Festival rivano ha mantenuto le promesse di internazionalità e di cultura con i dodici concerti proposti, spaziando dalla grande classica al gospel, dalla lirica al rock&roll celtico, dalla folk music del Mediterraneo all'operetta, soddisfacendo le aspettative del pubblico più eterogeneo, dal cultore di musica, all’appassionato dell’archeologia e della storia, sino ai numerosissimi giovani presenti.
Questo grazie all'unico denominatore comune a tutte le serate: la qualità.
«Il festival sta diventando sempre più internazionale nel senso vero del termine, – dichiara soddisfatta la direttrice artistica Mietta Sighele. – Ieri sera, per esempio, si esibivano sul palcoscenico un'orchestra dall'Ucraina, un soprano dalla Russia, un tenore dal Giappone, un baritono dalla Corea e un direttore dall'Italia. Se non è internazionale questo!
«E poi abbiamo avuto presenze anche da Cina, Brasile, Cuba, Argentina, Francia, Svizzera, Olanda, e Spagna, praticamente da tutto il mondo.
«Il festival artisticamente cammina da solo e lo abbiamo dimostrato anche grazie al grande pubblico che è stato sempre presente a sostenere i concerti, caratterizzati dalla qualità, dalla classe e soprattutto dalla varietà, e capace di accontentare i gusti musicali di tutti.
«C'è stata anche una dichiarata audacia nelle scelte di questa edizione. Abbiamo avuto una prima esecuzione assoluta di un'opera di musica classica, ma anche il gospel, sfidando la tradizione del Natale con un trionfo di pubblico e di successo. Tutti i generi musicali fanno cultura, non solo Bach o i contemporanei! L’importante è che venga sempre mantenuto il grande livello!»
Gli apprezzamenti a Musica Riva Festival sono attestati dal numero del pubblico, che ha superato le 12.000 presenze senza considerare il numero degli artisti coinvolti tra solisti, gruppi, cori, orchestra e i 150 giovani musicisti che hanno frequentato le Masterclass organizzate negli stessi giorni da Musica Riva.
Il firmamento di Mietta Sighele, appassionata ed infaticabile direttrice artistica, ha visto brillare quest'estate stelle ormai affermate come il direttore Isaac Karabtchevsky, il clarinettista Calogero Palermo, il flautista Paolo Taballione e il direttore Marco Boemi accanto a giovani talenti ormai lanciati come il violinista Fedor Rudin, il Milano Saxophone Quartet, il clarinettista Aron Chiesa, il baritono Leon Kim, il direttore Lorenzo Tazzieri, il soprano Tamara Kalinkina, il tenore Naoki Miyasato, il baritono Eung Kwang Lee.
Non sono mancati gruppi che hanno conquistato il pubblico, come i 107 coristi del Gospel Connection Mass Choir diretto dall'esaltante pastore afro-americano Ron Ixaac Hubbard, il Selpfish Murphy dalla Transilvania e la Sossio Banda dalla Puglia, senza dimenticare l'Orchestra Filarmonica di Lviv (Leopoli), giunta dall'Ucraina per sostenere il Festival giorno dopo giorno.
«La cosa più bella di Musica Riva – conclude Mietta Sighele – è poi il clima speciale che si crea tra gli artisti, dove non c'è competizione ma condivisione, non c'è invidia ma solo voglia di far bene e dare il meglio di se stessi.
«Approfitto per ringraziare infinitamente le istituzione e gli sponsor, tutti gli artisti ospiti, i miei collaboratori, la stampa e la televisione che con una preziosa visibilità hanno dato supporto e soddisfazione enormi al Festival».
Commenti (0 inviato)
Invia il tuo commento