Giro del Garda in canoa, per aiutare l’AIDO
Cinquanta coraggiosi stanno affrontando il giro del lago in sei giorni per una finalità benefica: almeno sette ore al giorno in acqua ma anche tanto divertimento
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Avete mai provato l’emozione di un giro completo del lago di Garda? In auto, in moto o in bici, certo, è una sensazione bellissima.
Probabilmente lo è anche in canoa, ma bisogna prenderla con più calma.
Una cinquantina di canoisti (italiani, tedeschi, svizzeri, spagnoli, con una buona percentuale di donne) hanno cominciato lunedì il loro tragitto da Desenzano dove domenica completeranno il giro dopo sei giorni di fatica.
La prova non è competitiva, ma la distanza è considerevole ed il programma molto intenso: di media, sette ore al giorno in canoa (suddivise tra mattina e pomeriggio), e con il caldo di questi giorni non è uno scherzo. Sempre sperando che il vento giri dalla parte giusta…
Si chiama 1cr.k360 questo appuntamento che si rinnova per il sesto anno con l’obbiettivo nobile di dare sostegno all’AIDO, l’Associazione Nazionale dei Donatori di Organi.
«Il nostro intento – spiega Paolo Soncina, l’organizzatore – è impegnarci per una buona causa che non è soltanto raccolta di fondi ma anche sensibilizzazione sul tema della donazione degli organi. Inoltre, è un’esperienza per creare amicizie, infatti ogni anno nuovi partecipanti si iscrivono. Attendiamo che ci raggiunga anche Josep Borrell, già Ministro del governo spagnolo e grande appassionato del Garda e della canoa, sperando gli impegni politici glielo consentano in queste delicate giornate per l’Europa.»
Garda Unico sostiene l’iniziativa «che coinvolge e valorizza tutti i versanti del lago, e che dunque appoggiamo con entusiasmo», ha spiegato Marco Benedetti, Presidente di Garda Trentino spa, che ha accolto i partecipanti a Riva del Garda insieme al vicesindaco Mario Caproni.
Il giro del lago tocca infatti tutti e 22 i comuni gardesani, anche se le «tappe» sono fissate a Maderno, Limone, Riva del Garda (dove la manifestazione è transitata ieri), Torri, Garda e Peschiera, oltre a Desenzano.
A sostegno dell’iniziativa, e dell’AIDO, si sono impegnate anche le tre sedi gardesane della Lega Navale (Riva, Garda e Desenzano) e numerosi circoli velici che hanno accolto con calore gli ospiti.
I partecipanti, fatica a parte, sembrano vivere l’esperienza con grande godimento: sono canoisti amatori ma ben allenati.
Tra di loro il più anziano è un 80enne tedesco che ha subìto tre by-pass: la canoa e i panorami mozzafiato del Garda sembrano averlo rigenerato.
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