A Trento presentati gli Europei di corsa in montagna di Arco 2016
Il CT della nazionale Germanetto ha dato i nomi degli azzurri convocati per il 2 luglio
Oggi alla Sala Rombo di Trentino Marketing a Trento si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dei Campionati Europei di corsa in montagna, in programma il 2 luglio ad Arco, ed il commissario tecnico della nazionale italiana Paolo Germanetto ha svelato i nomi degli azzurri convocati, futuri protagonisti dell’evento.
La corsa in montagna si rinnova, per entrare maggiormente a contatto con il popolo e con gli sportivi, lontano dai boschi e visibile al pubblico, una cavalcata che si effettuerà in… città, nei pressi del suggestivo maniero arcense, sarà questa la caratteristica unica di Campionati Europei di corsa in montagna 2016.
Un appuntamento che vedrà il record assoluto di partecipanti e di nazioni, ben 27.
Alla conferenza stampa sono intervenuti il presidente di FIDAL Trentino Giorgio Malfer, il presidente di GardaSportEvents Franco Travaglia, Tiziano Mellarini, assessore allo sport e alla cultura della Provincia Autonoma di Trento, il sindaco di Arco Alessandro Betta e l’assessore allo sport di Arco Marialuisa Tavernini, l’atleta azzurro Martin Dematteis e l’ex campione Antonio Molinari, il quale durante la carriera è riuscito a conquistare tutti i titoli, nazionali e internazionali, nella specialità della corsa in montagna, collezionando 29 maglie azzurre assolute e due nella categoria Junior, il «camoscio di Civezzano» delle 13 vittorie azzurre totali è riuscito ad aggiudicarsi ben tre edizioni dei Campionati Europei (1998, 1999 e 2001).
I convocati svelati dal CT per i Campionati Europei fra i Seniores uomini sono i gemelli Bernard Dematteis (Corrintime) e Martin Dematteis (Corrintime), due atleti che sono il simbolo della corsa in montagna italiana nel mondo e del modo di vivere l’atletica sui sentieri, il campione d’Italia 2015 (assoluto) e 2016 (lunghe distanze) Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche) e il talento cristallino Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche), mentre fra le Seniores donne ci saranno Sara Bottarelli (Freezone), Valentina Belotti (Atl.Alta Valtellina), Alice Gaggi (La Recastello Radici Group), con l’unica incognita della squadra rappresentata da Antonella Confortola (Gs Forestale), reduce dai Mondiali di lunghe distanze: se recupererà sarà lei a far parte della spedizione, altrimenti lascerà spazio ad Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini Excelsior).
Fra gli Juniores al maschile ci sarà la stella Davide Magnini (RAS Courmayeur), Daniel Pattis (Asv Bozen), Andrea Rostan (Atl. Saluzzo) e Samuele Nava (Atl. Lecco), mentre Giulia Zanne (Atl. Brescia), Giulia Murada (Pol. Albosaggia), Lorenza Beccaria (Atl. Saluzzo) e Francesca Franchi (S.a. Valchiese) rappresenteranno le Juniores azzurre al femminile.
Da domani al 30 giugno gli allenamenti della nazionale italiana si dirotteranno al Lago di Ledro, nell’omonima valle trentina a pochi chilometri da Arco.
GardaSportEvents, pur non avendo una lunga storia, vanta l’organizzazione di Campionati Mondiali under 18, due Coppe del Mondo (2011 e 2013) e una serie di gare del Campionato Italiano, un comitato organizzatore che ha inventato la corsa in montagna in città, come ha affermato Travaglia.
«In questi anni si è capito che la corsa in montagna aveva bisogno di uno slancio innovativo, portando un maggior numero di atleti, abbiamo coronato il nostro sogno di portare la corsa in montagna in città.
«Sapevamo che riuscire ad attuare quest’impresa avrebbe differenziato il Garda Trentino dal resto del mondo.
«Avremo 20 telecamere sul percorso e supporti televisivi che in altri contesti non si potrebbero utilizzare, la FIDAL ha scommesso su di noi, affidandoci quattro Campionati Italiani e due Mondiali, Arco 2016 è un riconoscimento di ciò che abbiamo fatto in questi anni.
«Porteremo in città una competizione che abitualmente avviene nei boschi o su montagne difficilmente raggiungibili, dove nessuno può vedere gli sforzi che compiono gli atleti.
«Noi in Trentino abbiamo una risorsa incredibile per quanto riguarda i volontari, con circa 150 persone che danno un valore aggiunto agli eventi, non è Travaglia che organizza, non sono i miei collaboratori, sono i volontari, una risorsa enorme per il territorio a costo zero. Il Comune di Arco ha creduto molto in noi e ne sono certo, verrete ricompensati.»
Il sindaco di Arco Alessandro Betta ha parlato dell’importanza di ospitare una manifestazione di questo tipo.
«La corsa in montagna ha una spettacolarità unica, sei portato ad andare oltre il tuo limite proprio per gli scenari in cui si svolgono le gare, siamo arrivati ad avere un Europeo e siamo riusciti a portarlo in città.
Arco ed il Trentino saranno protagonisti, avremo un circuito accessibile a tutti, i passaggi sul Colodri saranno veramente unici e scenografici.
«Un augurio agli atleti azzurri ed un ringraziamento a tutta la macchina organizzativa.»
Gli ha fatto eco il presidente di FIDAL Trentino Giorgio Malfer.
«Un evento clou con carattere innovativo, una corsa in montagna particolare regalata dal territorio Trentino, con alle spalle un movimento tecnico che funziona davvero.
«L’innovazione porta a elevare la corsa in montagna al giusto ruolo di una disciplina vera e propria, vorrei ringraziare l’assessore Mellarini perché, se noi abbiamo creduto nel progetto, lui ci ha subito sostenuto e seguito, la Federazione augura ad organizzatori ed atleti il massimo successo.»
Tiziano Mellarini coglie la palla al balzo e ribatte così.
«Se lo sport non porta valori non è uno sport vero, lo sport deve coinvolgere i ragazzi nella loro crescita formativa.
«Arco 2016 è un evento che ha un significato particolare. Crediamo in una disciplina che è in forte crescita, vogliamo dimostrare l’attenzione dell’assessorato verso la FIDAL, nella mia legislatura ho l’onore di essere responsabile politico dell’80% del volontariato trentino, una ricchezza unica, lo sport è sì legato alla realizzazione di eventi, ma questi sono legati alla forza del volontariato, oggi lo sport in Trentino sa qual è il suo peso.»
Significative le parole conclusive di Martin Dematteis, uno fra i sicuri protagonisti dell’evento assieme al gemello Bernard.
«Gli Europei di Arco saranno molto emozionanti per tutti noi, correre in Italia sarà un privilegio, non è la prima volta che gareggiamo ad Arco ed è un percorso che amo molto, che regala continui cambi di ritmo alternati a tratti in cui si dovrà spingere, per noi italiani è un onore poter correre qui, con tanto tifo, questo ci riempie di orgoglio e ci sprona ancor di più a correre forte, gareggiare non solo per noi stessi ma per tutta l’Italia.»
Gli appassionati non stanno più nella pelle, gli azzurri avranno il tifo che meritano, le condizioni per far sì che i Campionati Europei di corsa in montagna regalino soddisfazioni all’Italia ci sono tutte.
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