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Trofeo Città di Arco Beppe Viola, 10-15 marzo 2016

Franco Viola soddisfatto dell'edizione 2016, l'U.S. Arco ora deciderà le sorti del torneo

«Se uno degli indicatori del peso specifico di un evento è costituito dalla partecipazione di addetti ai lavori di grande qualità, possiamo dire, senza tema di smentite, che l'edizione 45 del nostro torneo va archiviata tra quelle di maggior successo della nostra lunga storia.»
Franco Viola, a più di un mese dalla meritata vittoria dell'Atalanta nell'importante rassegna arcense riservata agli Under 17, non vuole fare un bilancio, nel senso più tecnico del termine, di quella che è la sua creatura.
Anche perché vuole evitare ogni tipo di argomentazione che lo porti ad intervenire sul futuro della manifestazione, visto che appare sempre più probabile che l'Unione Sportiva Arco tornerà ad occuparsene o comunque a decidere se gestirla in prima persona, delegarne l'organizzazione, o porre la parola fine a quella che resta comunque una grande avventura sportiva e una grande vetrina per il calcio giovanile.
 
«Credo – prosegue Franco Viola – che mai come quest'anno siano convenuti ad Arco per il nostro torneo o per manifestazioni che hanno sfruttato il nostro cono di luce per dar vita a manifestazioni parallele. Mi riferisco a Giovanni Trapattoni, un personaggio che ha fatto la storia del calcio, non soltanto nazionale, e che a contatto con la nostra realtà ha dato conferma, semmai ve ne fosse stato bisogno, della sua disponibilità e della sua grande umanità.
«Devo ricordare che il Trap è stato gradito ospite della nostra manifestazione grazie ai buoni uffici del prof. Bruno Zucchelli, grazie al quale, in occasione della finale e delle premiazioni, abbiamo potuto ricevere anche la visita di Gianni Rivera.
«Grazie invece a Sergio Zavoli e all'indispensabile lavoro di regia di Giuseppe D'Amato, abbiamo strappato ai suoi impegni romani il presidente del Coni Giovanni Malagò che la giuria del premio Beppe Viola ha voluto accostare nello spirito, con il quale affronta il suo incarico, al compianto giornalista del quale noi da 34 anni ricordiamo la figura e lo spessore.
«Mi è piaciuto come il capo dello sport italiano ha saputo interpretare questo riconoscimento, sia nelle parole commosse pronunciate durante la cerimonia di consegna, sia successivamente in una bella lettera indirizzata al presidente dell'Arco Roberto De Laurentis e al sottoscritto.
«Grazie ai festeggiamenti del 40° di fondazione della sezione arbitri di Arco-Riva, alla quale mi piace ricordare  assegnai la prima sede, abbiamo avuto tra noi anche il capo degli arbitri italiani Marcello Nicchi.
«Ma questa sfilata di grandi personaggi del mondo dello sport non deve farci scordare i due giornalisti premiati: Sebastiano Vernazza della Gazzetta, salito alla ribalta per le sue decise prese di posizione nei confronti del mondo ultras, e Pierluigi Pardo, diventato un idolo per molti calciofili per il suo modo scanzonato di interpretare l'evento sportivo.
«Ecco, mi piacerebbe pensare che tutta questa gente non sia accorsa ad Arco per mettersi al capezzale di una manifestazione che sta bene e che ha solo bisogno di gente che ne garantisca la continuità.»
 
«Io voglio parlare solo del presente, anche nel rispetto delle decisioni che dovrà comunque assumere il direttivo dell'Us Arco, – prosegue Viola. – E il presente dice che, nonostante siano uscite di scena le big, abbiamo avuto grazie al formidabile gruppo dell'Atalanta una finale di grandissimo spessore tecnico.
«Presente che ci è garantito da grandi e piccoli sponsor, anche se credo di non offendere nessuno citando la Provincia, il Comune, la Cassa Rurale di Arco, Ingarda e la Coop.
«Ma, tornando al calcio giocato, non voglio dimenticare la bella vittoria della Fiorentina nel quadrangolare femminile e i piccoli dell'Arco finalmente in finale nel torneo riservato ai Pulcini che, da 17 anni, vive dell'entuasiasmo di Franco Vassallo.»
 
«Ma la ciliegina sulla torta – conclude Franco Viola – che la macchina ha sì bisogno di soldi per funzionare, ma si incepperebbe subito senza l'apporto dei volontari, persone che da anni danno davvero anima e corpo per fare in modo che tutto fili liscio.
«Un gruppo meraviglioso il cui spirito non si è disperso negli anni e che ringrazio per essermi sempre stato vicino. Un vero e proprio capitale che speriamo non venga disperso.»

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