Due giovani di Arco si iniettano eroina, poi chiamano il 118
Intervengono anche i carabinieri che denunciano uno dei due per spaccio
La sera del 08 febbraio 2016 personale del 118 interviene presso l’abitazione di M.G. 30enne residente ad Arco, operaio, poiché colpito da crisi convulsiva.
I sanitari giunti sul posto intuiscono immediatamente che il malore derivava dall’assunzione di sostanza stupefacente di tipo «pesante» (eroina-cocaina) quindi hanno richiesto l’intervento di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile che faceva piena luce sulla vicenda.
Nell’appartamento oltre M.G. c’era anche l’amico G.A. 27enne, roveretano, operaio.
I militari eseguivano una perquisizione domiciliare rinvenendo 3 siringhe (di tipo per insulina), 2 grammi di eroina, un bilancino di precisione digitale, materiale per la preparazione dello stupefacente da iniettare.
M.G. dopo le prime cure, riprendeva conoscenza rifiutando il ricovero in ospedale.
Le indagini stabilivano che M.G. si era iniettato 2 dosi di eroina offrendone una anche all’amico; dopo l’assunzione M.G. si accasciava al suolo e quindi G.A. allertava i soccorsi.
M.G. è stato denunciato alla Procura di Rovereto per spaccio di stupefacenti per aver offerto la dose iniettata dall’amico.
L’attenzione della Compagnia Carabinieri per la lotta al contrasto allo smercio ed al consumo di stupefacenti è assoluta: nel corso dei primi giorni di febbraio sono state segnalati al Commissariato del Governo di Trento nr.4 giovani per possesso di hashish (6 grammi complessivi).
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