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La conquista della montagna: Il paesaggio rurale di Campi

A Riva del Garda Workshop di ricerca, con approfondimenti e iniziative, 4-10 maggio

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 Il progetto: un piccolo borgo si trasforma in un centro di ricerca
Studiare il territorio storico e le sue trasformazioni attraverso la documentazione archivistica, le mappe storiche, le tracce presenti nei luoghi e nella memoria locale, è un imperativo per comprendere il paesaggio attuale.
Fare di Campi di Riva del Garda, piccolo borgo di mezza montagna, un centro di ricerca universitario è l’ambizione del progetto frutto della collaborazione fra MAG Museo Alto Garda e DBC - Dipartimento dei Beni culturali dell’Università degli Studi di Padova e le associazioni di Campi.
Ideatori e organizzatori dell'iniziativa sono: Gian Pietro Brogiolo per conto di DBC – Dipartimento dei Beni culturali dell'Università degli Studi di Padova, Monica Ronchini e Alessandro Paris per conto del MAG Museo Alto Garda.
 
Le iniziative di studio nascono nel solco delle ricerche sui Paesaggi Storici del Sommolago curate dal prof. Gian Pietro Brogiolo dell’Università degli Studi di Padova all’interno del progetto APSAT che, in una forma innovativa e partecipata, coinvolgeranno in un workshop di studio un gruppo di ragazzi dell’Università di Padova, chiamati a sperimentare direttamente sul campo la ricerca sulle stratificazioni storiche del territorio di Campi attraverso indagini documentarie, interviste e riprese.
Il laboratorio prosegue dunque il percorso di collaborazione fra MAG Museo Alto Garda e Università degli Studi di Padova confluito nell’allestimento della sezione di storia presso il Museo di Riva e si configura come un nuovo capitolo della ricerca sulla storia del territorio intrapreso negli ultimi anni dal museo del Basso Sarca.
Nel corso della settimana dal 4 al 10 maggio sono in programma da un lato un’attività di ricerca sul campo, dall’altro un ricco programma di serate aperte al pubblico con appuntamenti e manifestazioni organizzate dalle associazioni locali.
 
 La ricerca sulla documentazione e sul campo
Gli studenti del corso di archeologia e beni culturali, che alloggeranno nella ex-scuola comunale di Campi, studieranno strumenti e tecniche colturali, toponimi, limiti boschivi, sistemazioni idrauliche e nodi viari, allo scopo di ricostruire la storia delle trasformazioni agricole, strutturali e paesaggistiche tra alto medioevo ed età contemporanea di questa piccola realtà montana.
Fonti saranno la documentazione antica conservata presso l’Archivio storico del Comune di Riva del Garda, mappe e documenti catastali (estimo 1787 e rilevazioni catastali austriache del 1859), fotografie storiche, interviste e rilievi fotografici in loco, ma anche la memoria e le rappresentazioni del territorio raccontate e illustrate dagli abitanti di Campi.
 
A gruppi gli studenti saranno impegnati in rilevazioni e confronti sulle caratteristiche antiche e attuali del paesaggio agrario (colto/incolto, recinzioni, produttività); nell'individuazione e descrizione delle malghe (gestione, stagionalità, tipologie alpeggi) e nell'analisi della gestione privata e collettiva delle proprietà boschive; nello studio dei nuclei abitati (ubicazione catastale, tipologia, tecniche murarie) e nell'individuazione delle attività artigianali e proto-industriali (mulini, forge, magli, cartiere, carbonare, laterizi, calchère).
Gli studi su infrastrutture, vie di comunicazione, toponimi, paesaggi agrari e gestione dell'incolto, strutture abitative e produttive, sistemi di trasporto, luoghi del sacro e gestione dei cimiteri, in un continuo confronto tra passato e presente, si arricchiranno della memoria degli abitanti di Campi.
Raccogliendo testimonianze e registrando interviste la ricerca storico-archeologica si completerà così di racconti sulla vita comunitaria novecentesca, ma anche su narrazioni di più lunga durata, associate a eventi di vita contadina, a eventi storici o a leggende di ambito alpino o gardesano.
 
 Il briefing quotidiano
Sarà soprattutto la collaborazione costante di tutta la popolazione locale a rendere possibili le ricerche, che saranno condivise con gli abitanti nei risultati parziali di studio e nelle riflessioni conclusive durante un momento quotidiano di confronto.
Ogni pomeriggio i ragazzi dialogheranno con la cittadinanza presentando i risultati della giornata di lavoro e documentando il progredire della ricerca.
 
 Gli approfondimenti scientifici
Il gruppo di ricerca ascolterà e interagirà con esperti storici e geografi locali in alcuni incontri di approfondimento scientifico, aperti a tutta la cittadinanza e che avranno luogo presso la Scuola di Campi, alle 17.30 nelle giornate di lunedì 5, martedì 6, mercoledì 8 e giovedì 9. Gli incontri verteranno su tematiche più direttamente territoriali, come su ambiti più generali di riflessione sul destino dell'attività agricola nei borghi trentini. 
 
 I protagonisti
Sara Vicenzi, Campi nell’estimo teresiano e nel catasto austriaco (lunedì 5 maggio)
Maria Luisa Crosina, Da Riva, attraverso i santuari della montagna, giungendo fino alle chiese di Campi (martedì 6 maggio)
Paolo Miorelli, Agricoltura del passato, agricoltura del presente (mercoledì 7 maggio)
Mauro Grazioli, Campi, San Martino e il territorio dell'Englo nelle fonti medievali (giovedì 8 maggio)
 
 Programma
In programma anche momenti di riflessione su problematiche e prospettive dei paesaggi rurali in Trentino rivolti agli studenti ed aperti a tutte le comunità dell’Alto Garda.
Lunedì 5 maggio alle 20.30 si potrà assistere alla proiezione di un documentario sulle comunità rurali trentine, dal titolo Peio, una storia d’acqua (Fondazione Museo storico del Trentino - Ecomuseo della Valle di Peio, Trento, 2012). Sarà anche l'occasione per gli studenti per incontrare e dialogare con il regista Lorenzo Pevarello.
Mercoledì 7 maggio alle 20.30 si terrà inoltre un dialogo fra una geografa, uno storico del paesaggio, uno storico e un paesaggista, dal titolo I villaggi rurali, fra storia, abbandono e prospettive. 
 
 Ospiti
La serata, rivolta all'intera cittadinanza, riunirà attorno a un tavolo, moderato da Monica Ronchini (Fondazione Museo storico del Trentino - MAG Museo Alto Garda), i seguenti studiosi:
Elena Dai Prà (Università di Trento)
Gian Pietro Brogiolo (Università di Padova)
Giorgio Tecilla (Provincia autonoma di Trento - Dip. Territorio Agricoltura Ambiente Foreste)
Giuseppe Ferrandi (Fondazione Museo storico del Trentino)
 
Elena Dai Prà rifletterà sulla centralità dello studio della cartografia e dei rilievi topografici per la comprensione delle trasformazioni e permanenze nei paesaggi storici, mentre Gian Pietro Brogiolo presenterà il case-study della realtà del Sommolago e di Campi in particolare.
Accanto allo sguardo storico-archeologico e cartografico, vi saranno gli interventi di Giorgio Tecilla sul futuro dei paesaggi rurali trentini e di Giuseppe Ferrandi sulla loro valorizzazione con l'esperienza espositiva promossa dalla Fondazione Museo Storico del Trentino (Terre coltivate. Storia dei paesaggi agrari del Trentino, aperta a Trento sino all'8 giugno 2014 - Vedi).
 
L'incontro nasce con l’intento di associare le attività di ricerca storica e di rilievo sul territorio a una riflessione che allarghi lo sguardo dalla piccola comunità di Campi alla situazione delle altre realtà rurali trentine.
L’iniziativa nasce anche dall’esigenza di acquisire stimoli per imparare a leggere con maggior acume la realtà locale, individuando modalità e proposte per favorirne la tutela e immaginarne uno sviluppo futuro.
Il territorio di Riva del Garda, a cui appartiene Campi, ha visto infatti un graduale ma deciso sviluppo delle attività turistiche che, nate alla fine dell’Ottocento, hanno modificato radicalmente il rapporto secolare fra realtà urbana (con la sua connotazione tipicamente commerciale associata al porto) e territorio dell’entroterra, in cui la comunità di Campi era termine di riferimento principale per le attività agricole, in particolare per il bosco (di proprietà collettiva della comunità di Riva) e di conseguenza per l’importantissima industria silvo-pastorale, funzionale al commercio e alle industrie cittadine.
 
Durante il Novecento si verificarono qui fenomeni molto simili ad altre comunità montane: l’incremento della popolazione fino all’eccesso del carico antropico rispetto alle risorse, l’emigrazione che da stagionale divenne definitiva e, soprattutto nel secondo Novecento dall’abbandono degli spazi coltivati, compresi il bosco e gli alpeggi, non più funzionali né all’economia familiare (sostenuta dall’impiego nelle industrie e nelle imprese turistiche della vicina realtà urbana), né alla commercializzazione (per le rilevanti trasformazioni industriali).
Oggi il paesaggio rurale di Campi è caratterizzato dal sostanziale abbandono dei terreni, ad eccezione di aree pertinenziali delle abitazioni, dove rimangono gli orti familiari e alcuni limitati episodi di coltivazioni di pregio.
La documentazione d'archivio e la cartografia settecentesca e ottocentesca ci restituisce la vasta estensione delle aree a coltura e l’interesse precipuo per il bosco, restituendoci l'immagina di un'area ad alta produttività per le comunità rurali del tempo. Il dialogo scientifico dalla realtà locale intende estendere lo sguardo, grazie ai diversi approcci disciplinari, e tracciare un'istantanea della situazione attuale e prefigurare il futuro non solo abitativo ed economico, ma anche gestionale e di valorizzazione culturale, dei borghi trentini di mezza montagna.
 
 Le iniziative organizzate dalle associazioni di Campi
Nel corso del workshop, accanto all'attività di ricerca, le associazioni locali e i residenti di Campi cureranno per tutta la settimana alcune iniziative di carattere culturale e più strettamente conviviale, che contribuiranno ancor più a rendere Campi un centro di attività di interesse territoriale.
 
Si comincerà domenica 4 maggio alle 9.00 con Nar per erbe, la manifestazione organizzata dell’associazione Tutela Marroni e Prodotti Tipici di Campi, che invita a scoprire e sperimentare il patrimonio di erbe medicinali nella cucina tradizionale e moderna. La passeggiata si concluderà con il pranzo presso Malga Grassi.
Nella serata, alle 17.30, la Banda Liberi Falchi della Valletta di Campi accoglierà gli studenti presso la Scuola di Campi e allieterà la presentazione del progetto alla cittadinanza.
Martedì 6 maggio, alle 17.30 è in programma una nuova passeggiata verso Malga Grassi dal titolo La bellezza della natura, che si concluderà alle 20.30 con il corso di cucina vegetariana con cena. La manifestazione è a cura dell’Associazione Tutela Marroni e prodotti tipici di Campi. Sarà presente anche l'accompagnamento musicale della Banda Liberi Falchi della Valletta di Campi.
Giovedì 8 maggio il centro storico di Campi a partire dalle 20.30 si animerà nella rievocazione di una tradizione scomparsa, il Filò, che verrà interpretato tra gli avvolti di una casa storica del borgo. La manifestazione è a cura dei residenti di Campi.
Venerdì 9 maggio alle 20.30, Dolci saluti, organizzati dal Comitato parrocchiale di Campi presso l'antica chiesa di S. Rocco. Sarà l'occasione per gli studenti di confrontarsi, a conclusione del progetto, con i residenti di Campi. La serata sarà allietata dal repertorio del Coro Lago di Tenno.
 
 La visita guidata al borgo
A conclusione del lavoro, venerdì 9 maggio alle 17.30, gli studenti condurranno gli abitanti e tutta la cittadinanza alla scoperta del paesaggio storico di Campi e delle sue
trasformazioni negli ultimi secoli. 
 
 La presentazione della ricerca al Museo di Riva del Garda
I primi risultati delle ricerche e il racconto dell’esperienza saranno presentati presso la sede del Museo di Riva del Garda sabato 10 maggio alle 10.30 in un incontro gestito dagli stessi studenti e rivolto all'intera cittadinanza di Riva del Garda e Arco e altre comunità del Basso Sarca.
I risultati dell'indagine storica e sul campo confluiranno in una prima breve pubblicazione, curata da MAG Museo Alto Garda e dal gruppo di ricerca del prof. Brogiolo.
Gli studenti saranno invece chiamati, proseguendo i loro studi universitari, ad approfondire ulteriori capitoli della ricerca, presentandoli come tesine intermedie del loro corso di laurea.
 

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