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Il «Beato Antonio Rosmini» nella chiesa Collegiata di Arco

Sabato 5 aprile secondo appuntamento con la Pasqua Musicale Arcense: «Cantare la liturgia della Passione del Signore nella Domenica delle Palme»

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Si tratta di una vera e propria celebrazione liturgica, dedicata alla lettura dei testi sacri unitamente all’esecuzione di canti, oramai inconsueta nei riti religiosi dell’epoca contemporanea.
Sabato 5 aprile a partire dalle ore 20.45 il coro liturgico Beato Antonio Rosmini propone nella chiesa Collegiata di Arco «Cantare la liturgia della Passione del Signore nella Domenica delle Palme», secondo appuntamento con la Pasqua Musicale Arcense.
Dirige il maestro Giuliano Gardumi, organista Fabio Miori. L'ingresso è libero.
 
Un'esecuzione che ripropone il rito cattolico della lettura della Passione di Cristo accompagnata dal suggestivo canto gregoriano e da altre musiche della tradizione sacra antica, in alcuni casi adattate da compositori contemporanei.
Un modo per riscoprire le radici dei riti e degli usi religiosi che appartengono alla tradizione del nostro territorio, anche per coloro che – non credenti – riescono a comprenderne in ogni caso l’affascinante e profondo significato culturale. 
 
 IL PROGRAMMA
T.L. da Victoria (1548-1611) - Hosanna Filio David
(Gregoriano) - Gloria, laus et honor
Celestino Eccher (1892-1970) - Gerusalemme
Giuliano Gardumi - Ingrediente Domino
(Gregoriano) - Christus
Giuliano Gardumi e melopea gregoriana - Passio
G.P. da Palestrina (1525-1594) - Adoramus te
 
 IL CORO
Il coro liturgico Beato Antonio Rosmini nasce ufficialmente a Rovereto il primo luglio 2011 nel contesto dell’associazione culturale Amici della Liturgia.
Ne fanno parte coristi delle parrocchie della Vallagarina (Rovereto, Mori, Villa Lagarina, Pomarolo, Marco) e della zona dell’Alto Garda.
 
I coristi mettono volontariamente a servizio del culto sacro tempo, energie e capacità, consapevoli che la liturgia costituisce il «culmen et fons» della vita della Chiesa.
L’attività formativa prevede l’animazione di vari appuntamenti fissi o stabiliti annualmente dall’associazione.
 
Per statuto il coro si richiama al magistero della Chiesa e, in particolare, alla Costituzione conciliare sulla divina liturgia «Sacrosanctum Concilium».
Dalla sua nascita il coro ha già avuto modo di offrire il suo sostegno a varie celebrazioni nella Chiesa di Santa Maria del Carmine a Rovereto, nella cattedrale di Trento e, recentemente, nella cattedrale di Orvieto, come anche nella Basilica di San Pietro a Roma.
 
Il numero dei coristi varia da 70 a 100 elementi. (www.liturgiaculmenetfons.it)

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