Alla «Pagine del Garda» l’impianto idroelettrico del Ponale
Venerdì 8 novembre viene presentato il libro «Le acque dei paesi conquistati. 1920-1933», a cura di Diego Leoni e Sonia Pinato (Ed. Museo Alto Garda, 2013)
Fortemente voluto dalle due città di Rovereto e Riva del Garda come elemento cardine della ripresa dopo la prima guerra mondiale, sostenuto finanziariamente dall'Ente Adige-Garda, progettato e realizzato da tecnici trentini (Model, Tommazzolli, Maroni), l'Impianto idroelettrico del Ponale si trovò subito al centro di un campo di tensioni forti e contrapposte che ne segnarono irrimediabilmente e a lungo il destino, così come segnarono quello delle due città, dei loro amministratori, dei loro abitanti, e dell'ente finanziatore.
Il sogno municipalistico e autonomistico si infranse contro il blocco di potere delle grandi società idroelettriche private (Edison e Sade), al quale il governo fascista offrì la copertura per accaparrarsi edito da MAG Museo Alto Garda, con il contributo di Aprie Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia della Provincia autonoma di Trento, Comune di Rovereto e Garda Cartiere «le acque dei paesi conquistati».
La vicenda viene qui ricostruita in tutte le sue articolazioni – storica, economica, tecnica, architettonica – nei saggi di Fellin, Leoni, Pinato, Selvafolta, Zerboni; e con l'ausilio di quel grande racconto foto-cinematografico che venne allestito in corso lavori sul set della centrale dai fotografi Armani, Bravo, Filippini, Pozzini.
Il libro è edito da Museo Alto Garda con il contributo di Aprie, l’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Rovereto e di Garda Cartiere.
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